Sabato 23 gennaio 2016, alle 15.00, all’Autodromo internazionale del Mugello partecipo ad un dibattito su sport e doping.
News dal Parlamento
Tutte le novità della riforma
Alla Camera, l’approvazione più importante della settimana riguarda la riforma che modifica diversi articoli della seconda parte della Costituzione e che tornerà in Parlamento per l’ultima lettura per essere poi sottoposta al referendum popolare. Come sapete, ora è stato completato il primo dei due passaggi parlamentari previsti per le modifiche costituzionali. Riassumo le principali novità.
Fine del bicameralismo paritario: una sola Camera, quella dei deputati, darà la fiducia al Governo e, salvo alcune materie, svolgerà la funzione legislativa esclusiva. Il Senato sarà più snello e avrà competenze solo su leggi costituzionali, sugli enti locali e trattati internazionali. Il nuovo Senato sarà composto da 100 senatori, di cui 95 eletti e 5 nominati dal Presidente della Repubblica. Tra i 95 senatori eletti 74 saranno votati da parte dei consiglieri regionali e provinciali tra i consiglieri stessi, mentre 21 saranno votati, sempre dai consiglieri regionali e provinciali, tra i sindaci. I 100 senatori non avranno indennità.
E poi, l’iter legislativo sarà semplificato, per cui l’approvazione di una legge avrà tempi certi e ridotti; vi sarà un nuovo rapporto tra Stato e Regioni, soprattutto per quanto riguarda le rispettive competenze legislative; sono aboliti Cnel, il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, e Province; vengono modificati i quorum di validità del voto per i referendum abrogativi; i regolamenti parlamentari dovranno garantire forme e tempi certi sia della discussione che della deliberazione sulle proposte di legge di iniziativa popolare, che dovranno essere presentate da 150.000 elettori; viene modificato anche il quorum per l’elezione del Presidente della Repubblica; viene inserito nell’articolo 97 della Costituzione l’obbligo di assicurare il buon andamento, l’imparzialità e la trasparenza dell’amministrazione; per quanto riguarda la Corte costituzionale, viene introdotto il giudizio preventivo di costituzionalità per le leggi elettorali e modificata la modalità di nomina dei giudici costituzionali.
Infine, un capitolo che piacerà a tutti: i tagli ai costi della politica. Con questa riforma vengono eliminati i rimborsi pubblici ai gruppi politici regionali e stabilito un tetto agli stipendi di presidenti e consiglieri regionali che dovranno essere pari o inferiori a quelli dei sindaci dei Comuni capoluogo di regione.
Ilva, nodo sciolto
Un altro dei grossi nodi che andavano sciolti in tempi brevi, riguarda il decreto legge sui complessi aziendali del gruppo Ilva, ultimo anello di una catena per il rilancio industriale e il risanamento ambientale del più grande complesso siderurgico d’Europa, che abbiamo approvato sempre in settimana.
Il decreto fissa il termine ultimo per concludere la procedura di cessione del polo industriale, oggi in stato di amministrazione straordinaria, al 30 giugno 2016, e quello per il l’attuazione del Piano ambientale, cioè il piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria, al 31 dicembre 2016. Dovrà essere garantito il rispetto dei limiti emissivi stabiliti a livello comunitario e viene stabilito l’obbligo per l’aggiudicatario, relativamente allo stabilimento di Taranto, di presentare alle Camere, per almeno 5 anni, una relazione semestrale sullo stato della riconversione industriale.
Vengono, poi, disposti due fondi per finanziare realtà all’interno dell’azienda: un Fondo di 300 milioni per le esigenze finanziarie improrogabili e un Fondo di 800 milioni al fine esclusivo di attuare e realizzare il piano ambientale.
Previste anche misure concrete a sostegno dei lavoratori dello stabilimento di Genova: viene esteso fino al 30 settembre 2016 l’aumento del 10% della retribuzione persa a seguito dell’orario di lavoro e perseguita la continuità occupazionale anche tramite il ricorso al lavoro socialmente utile.
Sesto è più veloce del doping
“Più veloce del doping – Istruzione, informazione e prevenzione prima di tutto” è il titolo dell’incontro che si svolgerà sabato 30 gennaio 2016, dalle 9.30 alle 12.30, a Villa Visconti d’Aragona, a Sesto San Giovanni.
Organizzato dal Centro sportivo Libertas Sesto, con il patrocinio del Comune, che porterà i suoi saluti con Andrea Rivolta, vicesindaco e assessore allo Sport, vedrà, oltre alla mia partecipazione, gli interventi di Roberta Perego, assessore comunale alle Politiche educative e sociali, di Stefano Mei, oro ai Mondiali di atletica del 1985, e del medico Alessandro Da Ponte.
Sarà l’occasione per fare il punto su un problema sociale che, come sapete, mi sta a cuore e seguo da vicino e che rischia di diventare una vera e propria piaga dello sport italiano. La prevenzione, a partire dai più giovani, è l’unica soluzione valida in un mondo che ormai punta solo al risultato e non considera le conseguenze.
Paolo Cova
News dal Parlamento
Carcere come luogo di civiltà
In questi giorni ho avuto modo di tornare a visitare alcune carceri e di riflettere su quanto avviene in questo mondo. Uno degli aspetti positivi che ho registrato è stata la riduzione dell’affollamento che ci aveva anche portato a una condanna da parte della Corte europea dei Diritti dell’uomo di Strasburgo. Il problema ha cominciato a risolversi in parte grazie agli interventi legislativi approvati in questa legislatura, che hanno differenziato le pene, e in parte grazie alla costruzione di nuove carceri.
Per me rimane imprescindibile un fatto: riportare a un luogo di civiltà, o quasi, un posto che resta di sofferenza è e deve essere una delle priorità di una società che ha a cuore la persona.
Il secondo aspetto che voglio segnalare è che c’è ancora tanto da fare per cercare di recuperare chi si trova in carcere e che ha nell’animo il desiderio di tornare a una vita normale e lasciare dietro di sé gli errori commessi, anche gravi. Spetta a noi cercare e costruire percorsi per aiutare questi esseri umani.
Maroni non vuole i Cammini
Ne conosco tanti e per questo so che ha scatenato una pesante indignazione l’ultima decisione presa da Regione Lombardia nei loro confronti; sono i “camminatori”, viandanti, pellegrini e turisti che ancora una volta vengono penalizzati dall’ottusità di Maroni e soci, per nulla intenzionati a investire sui cammini storici. Durante la discussione sul bilancio regionale, infatti, è stata bocciata dalla Lega e dal resto del centrodestra la proposta contenuta in un ordine del giorno di un consigliere regionale del Pd che chiedeva di valorizzare i cammini storici lombardi.
E questo proprio mentre a livello nazionale la legge di stabilità metteva in previsione 3 milioni di euro destinati alla realizzazione di itinerari turistici a piedi. Inoltre, ricorderete che è stato approvato un mio ordine del giorno che impegna il Governo a valutare la possibilità di finanziare gli enti locali per interventi di valorizzazione e messa in sicurezza dei Cammini italiani attraverso una segnaletica puntuale dei tracciati, percorsi accessibili e una ospitalità adeguata per i viandanti. A fronte di tutto questo Regione Lombardia ha detto ‘no’ a questa opportunità, quindi non crede alla possibilità di sviluppo economico e turistico attraverso la valorizzazione di questi percorsi, appunto. E non si rende conto che molte aree potrebbero trarre un sostanzioso beneficio.
Eppure basterebbe guardare un attimo oltre il proprio naso: altre regioni da decenni hanno investito in questo particolare settore turistico, ad esempio Toscana e Lazio, e ne hanno ampiamente beneficiato i territori. Regione Lombardia rifiuta questa forma di turismo, nonostante l’ordine del giorno del consigliere mettesse le basi per cominciare a muoversi in quest’ambito. Ma Maroni, la Lega e la Giunta di centrodestra decidono di rimanere nell’immobilismo: portare sviluppo economico e dare lustro ai nostri territori è lontanissimo dai loro progetti, anche se a parole dicono il contrario.
Latte, come migliorare il comparto
Come avevo preannunciato, ho partecipato con soddisfazione a un incontro sul tema del latte e dei formaggi, a Ghisalba, nella bergamasca, organizzato dal bravo Bortolo Ghislotti, del quale ho condiviso lo spirito: mai fermarsi alla lamentela, ma cercare di cambiare le cose per migliorare il comparto lattiero caseario.
È stata, perciò, l’occasione, per me, per riaffermare alcuni concetti e punti fermi che ritengo importanti. Innanzitutto, il termine del regime delle quote latte e la nuova politica agricola mondiale devono mettere i nostri allevatori nelle condizioni di affrontare le sfide in modo strutturale. Pertanto mi è sembrato fondamentale sottolineare che l’eccessivo frazionamento degli allevatori – che porta ancora il singolo a cercare di trattare il proprio latte con una multinazionale e a pensare di sedersi al tavolo con la stessa forza contrattuale della multinazionale – deve terminare. Sono pure consapevole che il ruolo giocato dalle cooperative non è sempre stato nella logica del loro spirito originario e alcune volte hanno anche causato perdite economiche agli allevatori per errori di gestione, ma questo non deve fermare una maggiore aggregazione intorno allo spirito cooperativo.
Inoltre, ho ricordato che nel decreto 51/2015 è stata approvata l’interprofessione della filiera del latte e su questo tavolo si deve operare per una seria programmazione del settore e con spirito lungimirante e non speculativo. Il Parlamento e il Governo hanno investito su questo strumento, che deve creare le condizioni per riportare i vantaggi economici su tutta la filiera, anche nei momenti di difficoltà.
Segnalo l’importante iniziativa: Food and the cities , cena solidale a sostegno del Refettorio Ambrosiano che si terrà sabato 16 gennaio h 19.30, per maggiori informazioni clicca qui.
Paolo Cova
Il Sicomoro
Carissime e carissimi
il nuovo numero del Sicomoro propone diversi argomenti di attualità: primarie a Milano, scontro sunniti e sciiti ed effetti sulle migrazioni, la città (controllo di vicinato e ritrovare un’anima), ancora sul gioco d’azzardo, le novità scolastiche. Viene anche segnalato l’iniziativa di sabato 16/1 presso il Refettorio ambrosiano.
Se vuoi leggere clicca qui.
Puoi trovare i singoli articoli anche sulla pagine www.noifuturoprossimo.it
Ciao Paolo Cova
Sui cammini storici Regione Lombardia resta nell’immobilismo e non offre opportunità nuove ai territori
“Viandanti, pellegrini e turisti ancora una volta vengono penalizzati dall’ottusità di Regione Lombardia che non vuole investire sui cammini storici”, è tranciante l’on. Paolo Cova, parlamentare del Pd, dopo aver saputo che, durante la discussione del bilancio regionale, è stato bocciato un ordine del giorno del consigliere regionale del Pd Luca Gaffuri che chiedeva di valorizzare proprio i cammini storici lombardi.
“È assurdo – sbotta Cova –: a livello nazionale la legge di stabilità prevede che 3 milioni di euro siano destinati alla realizzazione di itinerari turistici a piedi. Inoltre, è stato approvato un mio ordine del giorno che impegna il Governo a valutare la possibilità di finanziare gli enti locali per interventi di valorizzazione e messa in sicurezza dei Cammini italiani attraverso una segnaletica puntuale dei tracciati, percorsi accessibili e una ospitalità adeguata per i viandanti. A fronte di tutto questo Regione Lombardia dice ‘no’ a questa opportunità, quindi non crede alla possibilità di sviluppo economico e turistico attraverso la valorizzazione di questi percorsi, appunto. E non si rende conto che molte aree potrebbero trarre un sostanzioso beneficio”.
Cova fa presente che “altre regioni da decenni hanno investito in questo particolare settore turistico, ad esempio Toscana e Lazio, e ne hanno ampiamente beneficiato i territori. Regione Lombardia rifiuta questa forma di turismo, nonostante l’ordine del giorno del consigliere Gaffuri mettesse le basi per cominciare a muoversi in quest’ambito. Ma Maroni, la Lega e la Giunta di centrodestra decidono di rimanere nell’immobilismo: portare sviluppo economico e dare lustro ai nostri territori è lontanissimo dai loro progetti, anche se a parole dicono il contrario”.
Roma, 8 gennaio 2016
Tavolo sul latte e formaggi italiani
Sabato 9 gennaio 2016 , dalle 9 alle 12, nella sala convegni “Le Scuderie” della Bcc dell’Oglio e del Serio, a Ghisalba (Bergamo), parteciperò a un incontro tra rappresentanti del Governo, assessori regionali, organizzazioni sindacali e di prodotto, sul tema “Latte e formaggi italiani, eccellenze nel mondo: come difenderli e valorizzarli”. Invito 9 Gennaio 2016 DEFINITIVO
News dal Parlamento
Tanta agricoltura in stabilità
Con questo inizio d’anno voglio tornare sulla legge di stabilità, in particolare sui capitoli che riguardano l’agricoltura. E posso subito dire che non c’è mai stata tanta attenzione per il mondo agricolo come in questa legge. In positivo, naturalmente, perché è una norma molto favorevole all’agricoltura e prevede interventi strutturali.
In questo modo, il Parlamento raccoglie l’eredità e la sfida di Expo e investe sul sistema dell’agricoltura e sulla biodiversità tipica italiana. I nostri prodotti agroalimentari sono di pregio e di valore e non devono essere smarriti, come è chiaramente emerso nei sei mesi dell’esposizione universale. Ecco perché sono state messe in atto misure strutturali, alcune delle quali danno immediato sostegno agli agricoltori e agli allevatori italiani. Vediamo quali.
Intanto non ci sarà più l’Imu sui terreni per le imprese agricole, ovvero da quest’anno non si pagherà più l’Imu agricola. Secondo aspetto, i settori dell’agricoltura e della pesca, dal 2016, godranno di una esenzione Irap riguardante i soggetti che esercitano un’attività agricola; gli imprenditori agricoli, le cooperative e i loro consorzi; le cooperative della piccola pesca e i loro consorzi.
La legge di stabilità stanzia, inoltre, 45 milioni di euro, che confluiranno in un apposito Fondo, creato presso l’Inail, per il rinnovo di macchine agricole, trattori agricoli o forestali, puntando su tecnologie innovative, sicure e sostenibili. La misura ha l’obiettivo di favorire l’innalzamento degli standard di sicurezza a favore dei lavoratori, l’abbattimento delle emissioni inquinanti e l’aumento dell’efficienza delle prestazioni.
Non solo: è stato istituito un Fondo presso l’Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, per la razionalizzazione e la riconversione del settore bieticolo-saccarifero e vengono aumentate le compensazioni Iva per le cessioni di latte fresco (dall’8,8 al 10 per cento) e per le cessioni di animali vivi della specie bovina (in misura non superiore al 7,7 per cento) e di quella suina (in misura non superiore all’8 per cento). Estese anche le agevolazioni per la piccola proprietà contadina: al coniuge o ai parenti in linea retta del coltivatore diretto e dell’imprenditore agricolo; agli atti di trasferimento a titolo oneroso di terreni agricoli e relative pertinenze, posti in essere a favore di proprietari di masi chiusi dagli stessi abitualmente coltivati.
Ancora, sono estesi alle imprese della pesca e dell’acquacoltura gli interventi di competenza dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea), a garanzia dei finanziamenti a favore delle imprese agricole. Viene demandata al Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea) la promozione di un Piano di ricerca straordinario per lo sviluppo di un sistema informatico integrato di trasferimento tecnologico, analisi e monitoraggio delle produzioni agricole attraverso strumenti di sensoristica, diagnostica, meccanica di precisione, biotecnologie e bioinformatica. A questo scopo è autorizzata una spesa di 5 milioni di euro per il 2016 e di 8 milioni per ciascun anno del biennio 2017-2018.
Latte, eccellenza da difendere
Sabato 9 gennaio 2016 , dalle 9 alle 12, nella sala convegni “Le Scuderie” della Bcc dell’Oglio e del Serio, a Ghisalba (Bergamo), parteciperò a un incontro tra rappresentanti del Governo, assessori regionali, organizzazioni sindacali e di prodotto, sul tema “Latte e formaggi italiani, eccellenze nel mondo: come difenderli e valorizzarli”.
Assieme a me, sul palco, tra gli altri ci saranno Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia, Matteo Lasagna, presidente di Confagricoltura Lombardia, Giovanni Daghetta, presidente di Cia Lombardia, Alessandro Ranaldi, vicepresidente nazionale Copagri, Marco Ottolini, direttore Aop Latte Italia, Gianni Fava, assessore regionale all’Agricoltura, e Angelo Zucchi, caposegreteria del Ministro delle Politiche agricole.
Combattere il doping
Preannuncio anche un incontro al quale parteciperò a fine gennaio su un altro dei temi che seguo con più assiduità. Sabato 23 gennaio 2016, alle 15, mi troverò, infatti, all’Autodromo internazionale del Mugello per un dibattito su sport e doping.
Interverrò parlando de “Il doping e la legge” e sarò assieme ad Alessandro Donati, consulente della Wada, l’Agenzia mondiale antidoping, che parlerà di “Breve storia del doping, lotta al doping in Italia e nel mondo”, e Stefano Mei, campione europeo dei 10mila metri a Stoccarda 1986, che racconterà la sua storia di atleta.
Paolo Cova
News dal Parlamento
I mille volti della stabilità
Tra gli ultimi atti dell’anno politico, abbiamo approvato un’importante legge di stabilità alla Camera, i cui tratti salienti sono un carattere espansivo, volto a favorire la crescita e il lavoro, mantenendo al tempo stesso il necessario rigore riguardo al rapporto debito/Pil, la riduzione del carico fiscale per le famiglie e per le imprese, il rilancio degli investimenti, il contrasto alla povertà. A questi tratti, se ne sono aggiunti altri, ovvero la lotta al terrorismo, la sicurezza e la cultura. Sono poi stati introdotti correttivi importanti relativamente al capitolo Mezzogiorno, per il rilancio degli investimenti.
Tra gli interventi più importanti il taglio dell’Irap per le imprese; niente più tasse sulla prima casa; bloccati gli aumenti di imposte e accise delle clausole di salvaguardia; eliminazione dell’Imu e dell’Irap per gli agricoltori; riduzione del canone Rai; taglio dei contributi sul lavoro per le assunzioni a tempo indeterminato; via l’Imu sugli imbullonati per le imprese; regime agevolato e semplificato per partite Iva, autonomi e professionisti con attività di minori dimensioni.
Inoltre, 2 miliardi di euro in più saranno destinati uno per la sicurezza e uno per cultura e l’educazione; 150 milioni di euro per le cybersecurity, per controllare comunicazioni e persone sospette sulla Rete; 50 milioni di euro per migliorare la strumentazione degli agenti; 80 euro di bonus saranno estesi a tutte le Forze armate, di Polizia e Vigili del fuoco; 500 milioni di euro sono finalizzati alla riqualificazione delle periferie.
E poi agevoliamo le assunzioni a tutele crescenti; semplifichiamo la burocrazia per le piccole imprese; abbassiamo l’aliquota per chi crea una sturt up; finanziamo un Piano straordinario per promuovere il Made in Italy nel mondo; rilanciamo gli investimenti al Sud, con il credito d’imposta e i finanziamenti agevolati per l’acquisto di macchinari e beni strumentali; stanziamo più risorse per assumere ricercatori universitari e funzionari del Ministero dei Beni culturali; confermiamo l’art bonus e il tax credit per il cinema; finanziamo i musei e un nuovo Piano strategico per individuare, recuperare e valorizzare i siti di eccezionale interesse turistico; contrastiamo la povertà con una serie di misure a sostegno di chi, per vari motivi, si trova oggi in difficoltà; finanziamo un piano straordinario per le case popolari e uno specifico di contrasto alla povertà; aumentiamo l’assegno di disoccupazione e la soglia di reddito non tassabile dei pensionati e, contemporaneamente, salvaguardiamo gli esodati; aumentiamo il budget del fondo per la non autosufficienza e per il “dopo di noi”; rendiamo più semplice donare i prodotti alimentari e sosteniamo economicamente i genitori che decidono di intraprendere la strada delle adozioni internazionali; diamo 500 euro ai ragazzi per investire nella propria cultura; sosteniamo con detrazioni le giovani coppie e chi vuole studiare all’estero con l’Erasmus; sosteniamo i pensionati; aumentiamo il tetto del reddito non tassato, inseriamo la possibilità di lavorare part time nei tre anni prima della pensione; cancelliamo le penalizzazioni per le pensioni anche per il 2016; inseriamo la possibilità di aggiungere al riscatto degli anni di laurea anche quelli di maternità facoltativa; estendiamo per il 2016, nel limite di 2 milioni di euro, la possibilità per le madri lavoratrici autonome di richiedere, in sostituzione anche parziale del congedo parentale, un contributo economico da impiegare per il servizio di baby-sitting; prevediamo l’“opzione donna” che, riconoscendo il doppio ruolo di lavoratrici dentro e fuori casa, consente loro di andare in pensione prima.
Che altro? Vengono promossi un Fondo per le aziende sequestrate e confiscate e per le aziende vittime di mancati pagamenti, viene promossa la costituzione di “società benefit”, offerti incentivi per impianti a biomasse, biogas e liquidi ed ecobonus per il controllo a distanza di impianti e caldaie, ma anche per la rottamazione dei camper. Vengono previsti il canone agevolato per le associazioni sportive dilettantistiche, misure per l’ambiente, il trasporto e le strade provinciali, la stabilizzazione del personale regionale, incentivi per le unioni e le fusioni dei Comuni, interventi per la Terra dei fuochi, l’Isochimica e l’Ilva. Viene dato uno stop alle trivellazioni nelle aree protette e vicino alle coste e sono stabilite disposizioni in materia di bonifiche. Per quanto riguarda lo studio, sono previste borse di studio per i figli delle vittime del terrorismo, più risorse per paritarie e libri di tes to, il credito d’imposta per le erogazioni liberali per le scuole e un grande impegno per l’edilizia scolastica, già iniziato con precedenti provvedimenti.
Per un’Italia più green
E siamo riusciti ad approvare anche le Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di Green Economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali. Sono molte le materie sulle quali questa legge va ad incidere: dalle procedure di valutazione ambientale ai provvedimenti nel campo dell’energia, della difesa del suolo e delle risorse idriche; dagli interventi nel settore degli acquisti verdi e della gestione dei rifiuti (in merito ai quali si elimina ogni ipotesi di riduzione o di differimento degli obiettivi di raccolta differenziata) alle misure sul capitale naturale e sulla contabilità ambientale.
Le norme vanno anche nella direzione di premiare i comportamenti virtuosi dei cittadini, oltre che delle imprese e delle amministrazioni, in grado di dare un contributo fattivo allo sviluppo della green economy.
Anche per questo provvedimento, cercherò di elencare alcuni degli interventi più importanti: si prevedono incentivi per le imprese che producono beni derivanti da materiali post-consumo o dal recupero degli scarti e dei materiali rivenienti dal disassemblaggio dei prodotti complessi; si disciplina il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata dei rifiuti urbani in ogni ambito territoriale ottimale; viene istituito il Comitato per il capitale naturale presso il Ministero dell’Ambiente, al fine di assicurare il raggiungimento degli obiettivi sociali, economici e ambientali coerenti con l’annuale programmazione finanziaria e di bilancio dello Stato e si introduce la contabilità ambientale per gli enti territoriali; è finanziato, nel limite di 35 milioni di euro, un programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro; viene ampliato l’elenco delle zone in cui è consentita l’istituzione di parchi marini e riserve marine; viene promossa l’istituzione delle oil free zone, quali aree territoriali nelle quali si prevede la progressiva sostituzione del petrolio e dei suoi derivati con energie da fonti rinnovabili; viene introdotto un Fondo di garanzia per gli interventi finalizzati al potenziamento delle infrastrutture idriche, comprese le reti di fognatura e depurazione; viene prevista l’impignorabilità degli animali di affezione o da compagnia del debitore, e degli animali impiegati ai fini terapeutici o di assistenza del debitore, del coniuge, del convivente o dei figli.
E soprattutto, si introduce una disciplina sui rifiuti di prodotti da fumo e rifiuti di piccolissime dimensioni che riguarderà da vicino tutti noi, nella vita di ogni giorno. In merito ai primi, i Comuni devono provvedere a installare nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale appositi raccoglitori per la raccolta dei mozziconi dei prodotti da fumo. Per gli altri (tra cui scontrini, fazzoletti di carta e gomme da masticare) se ne vieta l’abbandono sul suolo, nelle acque, nelle caditoie e negli scarichi. Viene prevista una sanzione amministrativa da 30 a 150 euro, applicata all’abbandono dei rifiuti di piccole dimensioni, e aumentata fino al doppio per l’abbandono dei rifiuti di prodotti da fumo.
Torna la Polfer a Rogoredo
Il Ministero dell’Interno ha deciso che il posto di Polizia ferroviaria di Milano Rogoredo va riaperto. Me lo ha annunciato con una lettera in risposta alla mia interrogazione che sollecitava, spiegando i motivi della necessità, l’urgenza di ripensare alla decisione di lasciare scoperta dalla sicurezza una stazione così importante.
“La questione da Lei segnalata è seguita con attenzione da questa amministrazione che, nell’ambito del progetto di riordino della ‘specialità’, prevede l’apertura del posto di Polizia ferroviaria di Milano Rogoredo, con propria dotazione e mezzi”: è l’incipit della risposta.
“Attualmente presso la Stazione ferroviaria di Milano Rogoredo i servizi di ‘specialità’ sono assicurati dal personale Polfer del presidio di Milano Lambrate, che utilizza locali resi disponibili dalle competenti articolazioni del Gruppo Ferrovie dello Stato”, aggiunge e conclude la lettera di risposta.
Sono davvero soddisfatto dell’attenzione che ha dimostrato il Ministero. Gli episodi di violenza che si sono avuti quest’anno proprio in questi presidi e che ho ricordato nella mia interrogazione, hanno fatto comprendere anche all’amministrazione dell’Interno che ci sono situazioni, a Milano, che non possono essere lasciate a se stesse. Rogoredo è una di queste e presto vedremo ripristinato il posto di Polfer.
La prima legge di stabilità così favorevole all’agricoltura. Ecco i principali interventi
“Non c’è mai stata prima, in nessuna altra legge di stabilità, tanta agricoltura come in questa appena approvata”, è soddisfatto l’on. Paolo Cova, parlamentare del Pd, al termine della maratona di approvazione degli ultimi provvedimenti dell’anno, il più importante dei quali la legge di stabilità, appunto. “È una norma molto favorevole al mondo dell’agricoltura e prevede interventi strutturali”.
In questo modo, per Cova “il Parlamento raccoglie l’eredità e la sfida di Expo e investe sul sistema dell’agricoltura e sulla biodiversità tipica italiana. I nostri prodotti agroalimentari sono di pregio e di valore e non vanno smarriti, come è chiaramente emerso nei sei mesi dell’esposizione universale. Ecco perché sono state messe in atto misure strutturali, alcune delle quali danno immediato sostegno agli agricoltori e agli allevatori italiani”.
Eccone lasintesi:
Niente più Imu sui terreni per le imprese agricole
Dal 2016 nonsi pagherà più l’Imu agricola.
Esenzione Irap per agricoltura e pesca
I settoridell’agricoltura e della pesca, dal 2016, godranno di una esenzione Irap riguardante i soggetti che esercitano un’attività agricola; gli imprenditori agricoli, le cooperative e i loro consorzi; le cooperative della piccola pesca e loro consorzi.
Rinnovo impianti, macchine e attrezzature agricole
La legge distabilità stanzia 45 milioni di euro, che confluiranno in un apposito Fondo, creato presso l’Inail, per il rinnovo delle macchine agricole, trattori agricoli o forestali, puntando su tecnologie innovative, sicure e sostenibili. La misura ha l’obiettivo di favorire l’innalzamento degli standard di sicurezza a favore dei lavoratori, l’abbattimento delle emissioni inquinanti e l’aumento dell’efficienza delle prestazioni.
Produzione bieticolo-saccarifera
È statoistituito un Fondo presso l’Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, per la razionalizzazione e la riconversione del settore bieticolo-saccarifero.
Misure fiscali a favore del settore agricolo
Vengonoaumentate le compensazioni Iva per le cessioni di latte fresco (dall’8,8 al 10 per cento) e per le cessioni di animali vivi della specie bovina (in misura non superiore al 7,7 per cento) e di quella suina (in misura non superiore all’8 per cento). Estese anche le agevolazioni per la piccola proprietà contadina: al coniuge o ai parenti in linea retta del coltivatore diretto e dell’imprenditore agricolo; agli atti di trasferimento a titolo oneroso di terreni agricoli e relative pertinenze, posti in essere afavore di proprietari di masi chiusi dagli stessi abitualmente coltivati.
Interventi Ismea per i settori della pesca e dell’acquacoltura
Estesi alleimprese della pesca e dell’acquacoltura gli interventi di competenza dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea), a garanzia dei finanziamenti a favore delle imprese agricole.
Sviluppo di un sistema informatico delle produzioni agricole
Demandata alConsiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea) la promozione di un Piano di ricerca straordinario per lo sviluppo di un sistema informatico integrato di trasferimento tecnologico, analisi e monitoraggio delle produzioni agricole attraverso strumenti di sensoristica, diagnostica,meccanica di precisione, biotecnologie e bioinformatica. A questo scopo è autorizzata una spesa di 5 milioni di euro per 2016, di 8 milioni per ciascun anno del biennio 2017-2018.
Roma, 23 dicembre 2015
On. Cova: “Polfer a Rogoredo: dopo la mia interrogazione, il Ministero ha deciso di ripristinare il presidio”
“La questione da Lei segnalata è seguita con attenzione da questa amministrazione che, nell’ambito del progetto di riordino della ‘specialità’, prevede l’apertura del posto di Polizia ferroviaria di Milano Rogoredo, con propria dotazione e mezzi”: è l’incipit della risposta del Ministero dell’Interno all’interrogazione presentata dall’on. Paolo Cova, parlamentare del Pd, che aveva sollevato il problema della sicurezza nella stazione di Rogoredo e della necessaria presenza di un posto di Polizia ferroviaria.
“Attualmente presso la Stazione ferroviaria di Milano Rogoredo i servizi di ‘specialità’ sono assicurati dal personale Polfer del presidio di Milano Lambrate, che utilizza locali resi disponibili dalle competenti articolazioni del Gruppo Ferrovie dello Stato”, conclude la missiva indirizzata al parlamentare Pd.
“Non posso che dirmi soddisfatto dell’attenzione che ha dimostrato il Ministero, dopo che ho sottolineato l’importanza della sicurezza in una stazione che è a forte rischio – commenta Cova –. Gli episodi di violenza che si sono avuti quest’anno proprio in questi presidi e che ho ricordato nella mia interrogazione, hanno fatto comprendere anche all’amministrazione dell’Interno che ci sono situazioni, a Milano, che non possono essere lasciate a se stesse. Rogoredo è una di queste e presto vedremo ripristinato il posto di Polfer che un tempo già c’era”.
Roma, 22 dicembre 201 5