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I mille volti della stabilità

 

Tra gli ultimi atti dell’anno politico, abbiamo approvato un’importante legge di stabilità alla Camera, i cui tratti salienti sono un carattere espansivo, volto a favorire la crescita e il lavoro, mantenendo al tempo stesso il necessario rigore riguardo al rapporto debito/Pil, la riduzione del carico fiscale per le famiglie e per le imprese, il rilancio degli investimenti, il contrasto alla povertà. A questi tratti, se ne sono aggiunti altri, ovvero la lotta al terrorismo, la sicurezza e la cultura. Sono poi stati introdotti correttivi importanti relativamente al capitolo Mezzogiorno, per il rilancio degli investimenti.

Tra gli interventi più importanti il taglio dell’Irap per le imprese; niente più tasse sulla prima casa; bloccati gli aumenti di imposte e accise delle clausole di salvaguardia; eliminazione dell’Imu e dell’Irap per gli agricoltori; riduzione del canone Rai; taglio dei contributi sul lavoro per le assunzioni a tempo indeterminato; via l’Imu sugli imbullonati per le imprese; regime agevolato e semplificato per partite Iva, autonomi e professionisti con attività di minori dimensioni.

Inoltre, 2 miliardi di euro in più saranno destinati uno per la sicurezza e uno per cultura e l’educazione; 150 milioni di euro per le cybersecurity, per controllare comunicazioni e persone sospette sulla Rete; 50 milioni di euro per migliorare la strumentazione degli agenti; 80 euro di bonus saranno estesi a tutte le Forze armate, di Polizia e Vigili del fuoco; 500 milioni di euro sono finalizzati alla riqualificazione delle periferie.

E poi agevoliamo le assunzioni a tutele crescenti; semplifichiamo la burocrazia per le piccole imprese; abbassiamo l’aliquota per chi crea una sturt up; finanziamo un Piano straordinario per promuovere il Made in Italy nel mondo; rilanciamo gli investimenti al Sud, con il credito d’imposta e i finanziamenti agevolati per l’acquisto di macchinari e beni strumentali; stanziamo più risorse per assumere ricercatori universitari e funzionari del Ministero dei Beni culturali; confermiamo l’art bonus e il tax credit per il cinema; finanziamo i musei e un nuovo Piano strategico per individuare, recuperare e valorizzare i siti di eccezionale interesse turistico; contrastiamo la povertà con una serie di misure a sostegno di chi, per vari motivi, si trova oggi in difficoltà; finanziamo un piano straordinario per le case popolari e uno specifico di contrasto alla povertà; aumentiamo l’assegno di disoccupazione e la soglia di reddito non tassabile dei pensionati e, contemporaneamente, salvaguardiamo gli esodati; aumentiamo il budget del fondo per la non autosufficienza e per il “dopo di noi”; rendiamo più semplice donare i prodotti alimentari e sosteniamo economicamente i genitori che decidono di intraprendere la strada delle adozioni internazionali; diamo 500 euro ai ragazzi per investire nella propria cultura; sosteniamo con detrazioni le giovani coppie e chi vuole studiare all’estero con l’Erasmus; sosteniamo i pensionati; aumentiamo il tetto del reddito non tassato, inseriamo la possibilità di lavorare part time nei tre anni prima della pensione; cancelliamo le penalizzazioni per le pensioni anche per il 2016; inseriamo la possibilità di aggiungere al riscatto degli anni di laurea anche quelli di maternità facoltativa; estendiamo per il 2016, nel limite di 2 milioni di euro, la possibilità per le madri lavoratrici autonome di richiedere, in sostituzione anche parziale del congedo parentale, un contributo economico da impiegare per il servizio di baby-sitting; prevediamo l’“opzione donna” che, riconoscendo il doppio ruolo di lavoratrici dentro e fuori casa, consente loro di andare in pensione prima.

Che altro? Vengono promossi un Fondo per le aziende sequestrate e confiscate e per le aziende vittime di mancati pagamenti, viene promossa la costituzione di “società benefit”, offerti incentivi per impianti a biomasse, biogas e liquidi ed ecobonus per il controllo a distanza di impianti e caldaie, ma anche per la rottamazione dei camper. Vengono previsti il canone agevolato per le associazioni sportive dilettantistiche, misure per l’ambiente, il trasporto e le strade provinciali, la stabilizzazione del personale regionale, incentivi per le unioni e le fusioni dei Comuni, interventi per la Terra dei fuochi, l’Isochimica e l’Ilva. Viene dato uno stop alle trivellazioni nelle aree protette e vicino alle coste e sono stabilite disposizioni in materia di bonifiche. Per quanto riguarda lo studio, sono previste borse di studio per i figli delle vittime del terrorismo, più risorse per paritarie e libri di tes to, il credito d’imposta per le erogazioni liberali per le scuole e un grande impegno per l’edilizia scolastica, già iniziato con precedenti provvedimenti.

Per un’Italia più green

E siamo riusciti ad approvare anche le Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di Green Economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali. Sono molte le materie sulle quali questa legge va ad incidere: dalle procedure di valutazione ambientale ai provvedimenti nel campo dell’energia, della difesa del suolo e delle risorse idriche; dagli interventi nel settore degli acquisti verdi e della gestione dei rifiuti (in merito ai quali si elimina ogni ipotesi di riduzione o di differimento degli obiettivi di raccolta differenziata) alle misure sul capitale naturale e sulla contabilità ambientale.

Le norme vanno anche nella direzione di premiare i comportamenti virtuosi dei cittadini, oltre che delle imprese e delle amministrazioni, in grado di dare un contributo fattivo allo sviluppo della green economy.

Anche per questo provvedimento, cercherò di elencare alcuni degli interventi più importanti: si prevedono incentivi per le imprese che producono beni derivanti da materiali post-consumo o dal recupero degli scarti e dei materiali rivenienti dal disassemblaggio dei prodotti complessi; si disciplina il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata dei rifiuti urbani in ogni ambito territoriale ottimale; viene istituito il Comitato per il capitale naturale presso il Ministero dell’Ambiente, al fine di assicurare il raggiungimento degli obiettivi sociali, economici e ambientali coerenti con l’annuale programmazione finanziaria e di bilancio dello Stato e si introduce la contabilità ambientale per gli enti territoriali; è finanziato, nel limite di 35 milioni di euro, un programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro; viene ampliato l’elenco delle zone in cui è consentita l’istituzione di parchi marini e riserve marine; viene promossa l’istituzione delle oil free zone, quali aree territoriali nelle quali si prevede la progressiva sostituzione del petrolio e dei suoi derivati con energie da fonti rinnovabili; viene introdotto un Fondo di garanzia per gli interventi finalizzati al potenziamento delle infrastrutture idriche, comprese le reti di fognatura e depurazione; viene prevista l’impignorabilità degli animali di affezione o da compagnia del debitore, e degli animali impiegati ai fini terapeutici o di assistenza del debitore, del coniuge, del convivente o dei figli.

E soprattutto, si introduce una disciplina sui rifiuti di prodotti da fumo e rifiuti di piccolissime dimensioni che riguarderà da vicino tutti noi, nella vita di ogni giorno. In merito ai primi, i Comuni devono provvedere a installare nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale appositi raccoglitori per la raccolta dei mozziconi dei prodotti da fumo. Per gli altri (tra cui scontrini, fazzoletti di carta e gomme da masticare) se ne vieta l’abbandono sul suolo, nelle acque, nelle caditoie e negli scarichi. Viene prevista una sanzione amministrativa da 30 a 150 euro, applicata all’abbandono dei rifiuti di piccole dimensioni, e aumentata fino al doppio per l’abbandono dei rifiuti di prodotti da fumo. 

 

Torna la Polfer a Rogoredo

Il Ministero dell’Interno ha deciso che il posto di Polizia ferroviaria di Milano Rogoredo va riaperto. Me lo ha annunciato con una lettera in risposta alla mia interrogazione che sollecitava, spiegando i motivi della necessità, l’urgenza di ripensare alla decisione di lasciare scoperta dalla sicurezza una stazione così importante.

“La questione da Lei segnalata è seguita con attenzione da questa amministrazione che, nell’ambito del progetto di riordino della ‘specialità’, prevede l’apertura del posto di Polizia ferroviaria di Milano Rogoredo, con propria dotazione e mezzi”: è l’incipit della risposta.

“Attualmente presso la Stazione ferroviaria di Milano Rogoredo i servizi di ‘specialità’ sono assicurati dal personale Polfer del presidio di Milano Lambrate, che utilizza locali resi disponibili dalle competenti articolazioni del Gruppo Ferrovie dello Stato”, aggiunge e conclude la lettera di risposta.

Sono davvero soddisfatto dell’attenzione che ha dimostrato il Ministero. Gli episodi di violenza che si sono avuti quest’anno proprio in questi presidi e che ho ricordato nella mia interrogazione, hanno fatto comprendere anche all’amministrazione dell’Interno che ci sono situazioni, a Milano, che non possono essere lasciate a se stesse. Rogoredo è una di queste e presto vedremo ripristinato il posto di Polfer.

 

 

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