News dal Parlamento

Una Giornata per le vittime dell’immigrazione

Proprio in queste ore si è consumata l’ennesima, immane tragedia dell’immigrazione. Siamo colpiti nel profondo dalla morte delle 700 vite umane che ancora una volta cercavano un futuro migliore e invece hanno trovato in modo atroce, la fine di ogni speranza.

Chi usa il tema dell’immigrazione per raccogliere voti sfrutta la vita umana per fini personali. Di fronte alla vita delle persone non ci devono essere tentennamenti perché la vita viene prima di tutto.

Solo qualche giorno fa alla Camera abbiamo votato l’istituzione di una Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, la cui data ricordasse la strage di Lampedusa, quando, anche in quel caso, un barcone stracarico di migranti affondò nel mare di fronte alla Sicilia. Era il 3 ottobre del 2013 e, d’ora in poi, quel giorno diventerà l’occasione simbolo per non dimenticare cosa accade, ormai quasi quotidianamente, a questi nostri fratelli meno fortunati.

In tale data saranno organizzati cerimonie, iniziative, incontri ed eventi con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e i cittadini, alla solidarietà civile nei confronti dei migranti, al rispetto della dignità umana e del valore della vita, all’integrazione e all’accoglienza. E i primi a essere coinvolti in questa grande opera di solidarietà saranno i più giovani: nelle scuole saranno, infatti, promosse iniziative, anche in coordinamento con le associazioni e gli organismi operanti nel settore, al fine di sensibilizzare e formare i ragazzi sui temi dell’immigrazione e dell’accoglienza.

 

Ius soli per sport

Sul tema dell’integrazione, appunto, cominciamo a fare dei concreti passi avanti. Con una larghissima maggioranza, 422 favorevoli, 12 contrari e 6 astenuti, alla Camera abbiamo, infatti, approvato la proposta di legge di iniziativa parlamentare sulle disposizioni per favorire l’integrazione sociale dei minori stranieri residenti in Italia mediante l’ammissione nelle società sportive appartenenti alle federazioni nazionali, alle discipline associate o agli enti di promozione sportiva. Ora il provvedimento va al Senato.

In pratica, si tratta di una sorta di ius soli sportivo, in quanto i ragazzi non italiani, residenti nel nostro Paese, potranno ora tesserarsi nelle società appartenenti alle federazioni nazionali, alle associazioni e agli enti di promozione sportiva secondo le stesse procedure dei loro omologhi italiani.

Il testo è frutto di una intesa parlamentare che coinvolge sia maggioranza che opposizione e da cui è rimasta fuori solo la Lega Nord, e ridisegna la disciplina sull’adesione alle società sportive da parte di ragazze e ragazzi stranieri, demandata fino ad oggi agli statuti e ai regolamenti delle singole federazioni, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, secondo un regime totalmente disomogeneo e differente. Questa normativa è, invece, inclusiva e omogenea, ispirata nei fatti al cosiddetto ius soli sportivo, il principio secondo cui, ai fini sportivi, gli atleti stranieri nati sul suolo nazionale sono titolari degli stessi diritti degli italiani.

È previsto, infatti, che i minori non italiani residenti in Italia almeno dall’età di dieci anni, potranno aderire a società sportive appartenenti a federazioni nazionali, discipline associate e associazioni di promozione sportiva con le stesse modalità previste per gli italiani. Inoltre, il provvedimento assicura la validità del tesseramento sino all’eventuale acquisizione della cittadinanza, ma la legge che individua i requisiti per l’acquisizione della stessa cittadinanza non viene modificata.

  

Alla Camera tra natalità ed Expo

In settimana abbiamo approvato una serie di importanti mozioni sulle tematiche più disparate. Alcune riguardavano la promozione, l’adozione e l’incentivazione di misure a sostegno della natalità. I documenti chiedono e impegnano il Governo a sostenere sempre più la famiglia con interventi di tipo economico, ma anche dal punto di vista dei servizi, come gli asili nido, per permettere e agevolare la formazione di giovani nuclei famigliari.

Guarda al mondo del lavoro, il secondo tema: alcune mozioni che abbiamo votato fanno, infatti, riferimento alle iniziative in merito alla situazione occupazionale e produttiva del comparto aereo-aeroportuale. Diverse sono le crisi aziendali aperte per le quali abbiamo chiesto al Governo di intervenire. Ma serve anche una revisione del settore, a partire da un’indagine conoscitiva che permetta di capire come affrontare al meglio questa profonda crisi.

Infine, una serie di mozioni, la più completa delle quali è stata senz’altro quella presentata dal Pd, sulla cosiddetta Carta di Milano che diventa una sorta di documento ufficiale per Expo 2015. Gli impegni presi con gli atti di indirizzo votati sono di far diventare il diritto al cibo fondamentale per tutti, di affrontare in modo radicale la questione del contenimento e quindi della riduzione del consumo di suolo, di incrementare le risorse per la ricerca scientifica applicata in agricoltura, di promuovere l’agricoltura e gli orti urbani, di prevedere azioni educative nella scuola che vadano sempre in questo senso, ma anche di immaginare delle misure premiali per le aziende biologiche nell’affidamento dei servizi di ristorazione nelle mense scolastiche. Sempre nell’ottica della cultura del cibo sano e di qualità, per chi non ce l’ha e per chi ne ha troppo.

 

L’Italia ratifica accordi

Come accade periodicamente, anche questa settimana abbiamo approvato una serie di ratifiche di accordi internazionali che l’Italia fa con il resto del mondo sui temi più disparati. La prima riguarda l’esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Kazakhstan sulla cooperazione militare. Altre due regolano i rapporti tra l’Italia e il Montenegro: un accordo è aggiuntivo alla Convenzione europea di estradizione del 13 dicembre 1957, finalizzato ad agevolarne l’applicazione, e l’altro è aggiuntivo alla Convenzione europea di assistenza giudiziaria in materia penale del 20 aprile 1959, sempre inteso a facilitarne l’applicazione.

Segnalo che sono state approvate anche nuove norme sul regime fiscale speciale in relazione ai rapporti con il territorio di Taiwan.

 

L’export cresce, il prezzo del latte no

La settimana appena passata sono intervenuto ancora una volta sul tema del prezzo del latte. L’occasione mi è stata data dalla pubblicazione di dati Istat, rielaborati dall’Ismea (l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), sul tema dell’export caseario nazionale, che ha registrato un valore record di 2,2 miliardi di euro e un quantitativo di oltre 331mila tonnellate, rispetto al 2013, segnando una progressione del 3,3% in quantità e del 4,8% in valore, nonostante l’embargo russo.

Sicuramente u n ottimo segnale per il comparto del lat te, ma le ricadute e i benefici vi assicuro che non arrivano in stalla e soprattutto non si fanno sentire sul prezzo che pagano i consumatori. Eppure è questa la strada che devono percorrere le nostre aziende di trasformazione per aumentare i propri profitti e per combattere realmente l’Italian souding, non certo ridurre le produzioni o pensare a quote di produzioni ​per garantire il prezzo del latte. Invece, ancora una volta, ho dovuto riconoscere, assieme a tutto il comparto, che della crescita dell’export non hanno beneficiato gli allevatori che hanno visto piuttosto diminuire il prezzo del latte pagato alla stalla.

 

Legge elettorale, comincia il percorso

In Commissione Affari costituzionali della Camera è iniziato il percorso sulla nuova legge elettorale. Come sapete, si tratta di un passaggio importante per le riforme di questo Paese, ma anche molto delicato, e non solo da un punto di vista politico o partitico. Per cominciare a capirne di più, mi sembra opportuno segnalarvi questo articolo dell’on. Michele Nicoletti.

 

Se vuoi leggerlo clicca http://www.michelenicoletti.eu/2015/04/13/in-difesa-dellitalicum-pubblicato-sulla-rivista-il-margine

70° Anniversario della Liberazione

Carissime e carissimi,

in occasione del 70° Anniversario della Liberazione

Giovedi 16 aprile – ore 21 –

presso Villa Scheibler – via Orsini 21 – (bus 40-57)

Lo scrittore Marco Albino Ferrari racconta

ETTORE CASTIGLIONI, PARTIGIANO

alpinista, esploratore e autore di celebri studi sulle

Dolomiti

Nel 1943 Ettore Castiglioni è un uomo di trentacinque anni, volto intelligente, scavato, con baffi e occhi dolci. Negli anni trenta ha scalato con i migliori alpinisti; al suo attivo ha ben 150 vie nuove sulle Alpi. E’ laureato in giurisprudenza, è’ colto, ama la musica e scrive. Ha esplorato le nostre montagne e quelle della Patagonia. Spessissimo da solo, con la serenità e il coraggio che vengono dal desiderio e dal gusto assaporato della libertà, dal contatto con la natura affascinante, severa ma leale.

Già di sentimento antifascista prima, dall’8 settembre inizia a battersi per la libertà di tanti, di tutti, dell’Italia. Lui, forte alpinista, ha le chiavi dell’alta montagna: sarà questo il suo vantaggio sul nemico. Così, dirigendo un drappello di alpini e patrioti, apre a centinaia di persone le porte della salvezza dalla persecuzione nazifascista. Per la liberazione dell’Italia compie l’ultima operazione della sua vita, una missione segreta oltre confine. Catturato, fugge, nella neve e nella notte, cercando la libertà tra le braccia, ancora una volta, dell’alta montagna.

Se vuoi vedere la locandina --Invito Castiglioni JPG

On. Cova: “Export lattiero-caseario in forte crescita, ma il prezzo del latte alla stalla continua a scendere”

On. Cova: “Export lattiero-caseario in forte crescita, ma il prezzo del latte alla stalla continua a scendere”

 

​I dati Istat elaborati da Ismea (l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) e resi noti oggi, mercoledì 15 aprile 2015, attestano che l’export caseario nazionale, con valore record di 2,2 miliardi di euro e un quantitativo di oltre 331mila tonnellate, rispetto al 2013, segna una progressione del 3,3% in quantità e del 4,8% in valore.

“​Un ottimo segnale per il comparto del latte! Ma le ricadute e i benefici non arrivano in stalla e soprattutto non si fanno sentire sul prezzo del latte”, lamenta ancora una volta l’on. Paolo Cova, parlamentare del Pd.

 

“I numeri che Ismea ci ha dato oggi indicano che i prodotti lattiero-caseari hanno avuto un grande apprezzamento all’estero e sono stati esportati con un 4,8% di volume in crescita sul 201​3​, nonostante l’embargo russo, e con un fatturato di 2,2 miliardi di euro in più”, spiega Cova.

“Questa è la strada che devono percorrere le nostre aziende di trasformazione per aumentare i propri profitti e per combattere realmente l’Italian souding e non certo ridurre le produzioni o pensare a quote di produzioni ​per garantire il prezzo del latte ​ – prosegue il parlamentare Pd –.Tuttavia, un elemento emerge chiaro anche da queste novità: della crescita dell’export non hanno beneficiato gli allevatori che hanno visto piuttosto diminuire il prezzo del latte pagato alla stalla”.

 

Roma, 15 aprile 2015

 

 

News dal Parlamento

Il Terzo settore ha la sua riforma

Alla Camera abbiamo approvato il disegno di legge delega per la riforma del Terzo settore, con 297 favorevoli, 121 contrari e 50 astenuti. Il testo ora passa all’esame del Senato. Per Terzo settore si intende il complesso degli enti privati con finalità civiche e solidaristiche che, senza scopo di lucro, promuovono e realizzano attività d’interesse generale attuando il principio di sussidiarietà. E quello che questo testo si propone è il sostegno della libera iniziativa dei cittadini che si associano per perseguire il bene comune, ma anche favorire la partecipazione attiva delle persone, singolarmente o in forma associata e valorizzare il potenziale di crescita dell’economia sociale. Infine, armonizzare gli incentivi e uniformare la disciplina in una materia caratterizzata fin qui da un quadro normativo non omogeneo.

Il disegno di legge istituisce il Codice del Terzo settore per la raccolta e il coordinamento delle norme al fine di individuare le attività solidaristiche, definire le modalità organizzative e amministrative degli enti, prevedere il divieto di distribuzione degli utili, disciplinare gli obblighi di controllo interno, rendicontazione e trasparenza e mettere a punto un registro unico del Terzo settore. Il disegno di legge contiene, inoltre, la definizione dell’impresa sociale come impresa privata con finalità di interesse generale con l’obiettivo primario di realizzare impatti sociali positivi, istituisce il servizio civile nazionale e pone le basi per misure di sostegno economico in favore di questi enti.

 

Anche in Italia la tortura è reato

Un altro provvedimento importante è passato alla nostra approvazione (244 voti favorevoli, 14 contrari), ovvero l’introduzione del reato di tortura nell’ordinamento italiano, dove non esisteva ed è atteso da 27 anni. Anche in questo caso, ora il testo torna al Senato per il voto finale. Il nuovo reato, introdotto nel codice penale, punisce con la reclusione da 4 a 10 anni chiunque, con violenza o minaccia o violando i propri obblighi di protezione, cura o assistenza, intenzionalmente cagiona a una persona a lui affidata o sottoposta alla sua autorità sofferenze fisiche o psichiche al fine di ottenere dichiarazioni o informazioni o infliggere una punizione o vincere una resistenza o ancora in ragione dell’appartenenza etnica, dell’orientamento sessuale o delle opinioni politiche o religiose. La sofferenza inflitta si deve ritenere superiore rispetto a quella che deriva dalla semplice detenzione o altre legittime misure limitative dei diritti. Specifiche aggravanti, peraltro, scattano in caso di lesioni o morte. E se a torturare è un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio, con abuso dei poteri o in violazione dei suoi doveri, la pena è aggravata da 5 a 12 anni. Inoltre, i termini di prescrizione raddoppiano per cui il reato di tortura, se prima non interviene il processo, si estinguerà in 20 anni.

La legge fa divieto assoluto di espulsione o respingimento verso Paesi che praticano la tortura o dove la violazione dei diritti umani sia grave e sistematica. Qualsiasi dichiarazione o informazione estorta sotto tortura non è utilizzabile in un processo. Infine, i cittadini stranieri indagati o condannati per tortura non possono godere di alcuna immunità diplomatica.

 

La nostra (ri)soluzione per il latte

La scorsa settimana, in Commissione Agricoltura, abbiamo anche approvato una risoluzione sulle iniziative per il sostegno del settore del latte. Un lungo documento e molti impegni per il Governo con uno scopo: assicurare la effettiva applicazione dell’articolo sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari, prevedendo, tra l’altro, un significativo inasprimento delle sanzioni pecuniarie nei confronti di chi pone in essere condotte tese a sfruttare abusivamente la maggior forza commerciale di cui dispone. Abbiamo anche chiesto di valutare l’opportunità di garantire una durata dei contratti minima di dodici mesi. L’obiettivo è di trovare strumenti per evitare che il prezzo medio alla stalla sia palesemente inferiore al costo medio di produzione, calcolato sulla base degli indicatori di mercato, del volume consegnato, della qualità e della composizione del latte crudo. Inoltre un prezzo che deve tenere conto del “valore aggiunto” del latte trasformato dato dal costo pagato dal consumatore.

Nel documento si chiede anche di riordinare le relazioni commerciali nel settore agroalimentare a partire dal comparto lattiero-caseario, convocare il tavolo della filiera del settore latte, assumere iniziative di semplificazione delle procedure burocratiche a carico delle aziende agroalimentari, introdurre modifiche o integrazioni in materia di rintracciabilità e scadenza del latte fresco, adottare criteri che rendano più trasparenti le etichette, rafforzare l’azione di controllo sanitario sul latte importato.

Paolo Cova

 

On. Cova: “Schwazer: grande fiducia in Sandro Donati, ma il Coni non dimentichi i 65 atleti che doveva ascoltare”

L’on. Paolo Cova, parlamentare del Pd che sta conducendo una battaglia contro il doping nello sport, ha partecipato alla conferenza stampa di Alex Schwazer con Sandro Donati, allenatore di atletica leggera italiano e attuale consulente per la Wada (World Anti-Doping Agency), paladino dell’antidoping, e interviene su quanto ascoltato.

“Nutro grande fiducia in Sandro Donati e nel professor Dario D’Ottavio che hanno combattuto sempre il doping – dice Cova –. Se un atleta si pente, è un fatto positivo, ma ciò non toglie che debba scontare la sua pena e che debba collaborare per scoprire i responsabili di quanto gli è accaduto. Ma devono essere penalizzati e condannati anche tutti coloro che, nel mondo dell’agonismo, hanno beneficiato di quelle medaglie prese scorrettamente, tranne poi fingere di dissociarsi e mostrarsi scandalizzati”, è l’affondo del parlamentare.

Ma Cova pone anche alcune domande: “Cosa stanno facendo la Procura antidoping e il Coni? Dei 65 atleti che dovevano ascoltare per le mancate notifiche, che ne è stato? È finito tutto nel dimenticatoio? Pensano che ci siamo accontentati di una semplice convocazione? Adesso vogliamo vedere i fatti. La lotta al doping si conduce anche facendo applicare le norme. Coni e Procura antidoping dimostrino di volere fare davvero pulizia”, conclude.

Roma, 1 aprile 2015