On. Cova: “La denuncia fatta da Donati non è archiviata: il Ministro Lotti intervenga in modo deciso contro il doping”

“L’archiviazione del procedimento della Procura Federale del Coni contro il prof. Sandro Donati non significa che è stata messa per sempre una pietra sopra a quello che l’allenatore ha segnalato sul fenomeno del doping anche nei gruppi sportivi militari durante le audizioni nelle Commissioni congiunte Istruzione e Affari sociali della Camera. Spero, cioè, che non si pensi che ora tutto possa tornare come prima e si possa fare finta che i nostri gruppi sportivi militari siano esenti dal fenomeno del doping”: è questo il senso dell’interrogazione appena presentata dall’on. Paolo Cova, parlamentare del Pd, rivolta al Ministro dello Sport Luca Lotti, al quale chiede di guardare cosa accade proprio in quei gruppi sportivi, in particolare quelli militari, di cui ha parlato Donati. Cova, senza usare mezzi termini, chiede al Ministro di intervenire per sanare le situazioni di doping. E nell’interrogazione riassume la situazione che si è creata.
 
“Le Commissioni Cultura, scienza e istruzione e quella Affari sociali della Camera stanno esaminando l​a risoluzione sull’istituzione di un’Agenzia nazionale antidoping – ricorda Cova –. Nel corso della discussione è intervenuto tra gli altri il dott. Gualtiero Ricciardi, direttore dell’Istituto superiore di sanità, il quale ha affermato che il doping in Italia è ormai un problema di salute pubblica. Inoltre, ha sostenuto che non vi sono argini alla diffusione delle sostanze dopanti nello sport a livello sia giovanile e dilettantistico, sia professionistico. Persino i genitori degli adolescenti impegnati nello sport spingono i figli ad accrescere le proprie potenzialità facendo ricorso a queste sostanze, tanto che il doping costituisce la prima causa di morte infantile e giovanile”.
 
Rivelazioni agghiaccianti, per Cova, che, appunto, hanno trovato conferma anche nell’audizione di Donati, il quale non solo ha confermato quanto esposto da Ricciardi, ma ha chiamato in causa precise responsabilità degli enti nazionali preposti. Cova stesso, del resto, aveva presentato due interpellanze urgenti sul tema, nel corso del 2015, e, nonostante gli impegni assunti dal Governo, “risulta che il fenomeno in Italia non stia arretrando e l’esposto presentato dal Coordinamento dei gruppi sportivi militari e di Stato nei confronti di Donati per il contenuto dell’audizione resa innanzi alle Commissioni riunite della Camera, e l’annessa richiesta alla Procura della Federazione italiana di atletica leggera di deferimento al Tribunale federale, sono un’evidente ammissione di incapacità di cogliere la gravità del problema. Invece di preoccuparsi di combattere il doping anche tra i proprio atleti hanno pensato di combattere chi lotta da sempre contro il doping”.
 
Roma, 11 gennaio 2017