News dal Parlamento

Scuole belle per 110 milioni di euro

Il provvedimento più importante che abbiamo approvato questa settimana alla Camera è stato il decreto legge che reca disposizioni urgenti in materia economico-sociale, nonché misure finanziarie per interventi in alcuni territori colpiti da eccezionali eventi meteorologici. Si tratta di quattro distinti interventi, relativi rispettivamente all’edilizia scolastica, all’utilizzo di lavoratori in attività socialmente utili, all’amministrazione straordinaria delle imprese e ad alcuni territori colpiti da eccezionali eventi meteorologici.
Nel primo caso si dispone l’immediato utilizzo di risorse già assegnate dal Cipe per interventi di ripristino del decoro e della funzionalità degli edifici scolastici, il cosiddetto programma Scuole belle, articolandole fra il 2015 e 2016. In particolare vengono resi disponibili 110 milioni di euro, di cui 100 per il 2015 e 10 per il 2016.
Nel secondo caso, viene previsto che le pubbliche amministrazioni continuino a utilizzare lavoratori titolari di ammortizzatori sociali in costanza di lavoro, ovvero in cassaintegrazione guadagni ordinaria e straordinaria, contratti di solidarietà e fondi di solidarietà bilaterali, per lo svolgimento di attività socialmente utili.
Un altro articolo del decreto interviene sulla disciplina dell’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza, consentendo una proroga del termine di esecuzione del programma di cessione dei complessi aziendali.
Infine, il provvedimento stabilisce una riduzione degli obiettivi finanziari del Patto di stabilità interno, per l’anno 2015, in favore degli enti locali interessati dagli eccezionali eventi meteorologici del 13 e 14 settembre 2015, che hanno colpito i territori delle province di Piacenza e Parma.
   
Internet dei diritti e dei doveri
Promuovere la Carta dei diritti in Internet e la governance della rete è invece il tema della mozione cui abbiamo dato il via libera nei giorni scorsi. Ovvero un sostegno fattivo alle regole del gioco per la rete, che oggi rappresenta uno spazio sempre più fondamentale per le persone e i gruppi, come motore e luogo di scambio, produzione di conoscenza, volano per uno sviluppo economico che rende possibili innovazione, corretta competizione e crescita in un contesto democratico.
Oltre un anno fa, è iniziato il lavoro della Commissione della Camera sui diritti e i doveri in Internet, composta da deputati di tutti i gruppi parlamentari e da esperti, studiosi, operatori del settore e rappresentanti di associazioni, che ha redatto la Dichiarazione dei diritti in Internet. Commissione che a luglio scorso ha approvato il documento che prevede riconoscimento e garanzia dei diritti, diritto di accesso, diritto alla conoscenza e all’educazione in rete, neutralità della rete, tutela dei dati personali, diritto all’autodeterminazione informativa, diritto all’inviolabilità dei sistemi, dei dispositivi e domicili informatici, trattamenti automatizzati, diritto all’identità, protezione dell’anonimato, diritto all’oblio, diritti e garanzie delle persone sulle piattaforme, sicurezza in rete, governo della rete.
Lo scopo della mozione è quello di impegnare il Governo ad attivare ogni utile iniziativa per la promozione e l’adozione a livello nazionale, europeo e internazionale dei princìpi contenuti nella Dichiarazione per i diritti e i doveri in Internet e a promuovere un percorso che porti alla costituzione della comunità italiana per la governance della rete, definendo compiti e obiettivi in una logica multistakeholder.
 
L’Italia stringe accordi
Settimana di ratifiche, quella appena trascorsa. Abbiamo dato l’ok alla Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di collaborazione culturale, scientifica, tecnologica e nel campo dell’istruzione tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Cipro e dell’Accordo sul reciproco riconoscimento dei titoli attestanti studi universitari o di livello universitario rilasciati in Italia e a Cipro, che passa ora all’esame del Senato.
Sono stati approvati, invece, in via definitiva i disegni di legge di Ratifica ed esecuzione dell’Accordo quadro tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo degli Stati Uniti d’America per la cooperazione nell’esplorazione ed utilizzazione dello spazio extra-atmosferico per scopi pacifici, fatto a Washington il 19 marzo 2013, già approvato dal Senato; la Ratifica ed esecuzione del Protocollo opzionale alla Convenzione sui diritti del fanciullo che stabilisce una procedura di presentazione di comunicazioni, adottato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 19 dicembre 2011, anch’esso passato al vaglio del Senato.
Inoltre, hanno ricevuto approvazione la Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Cile sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Roma il 25 luglio 2014 e già approvato dal Senato; la Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della
Repubblica italiana e il Governo del Montenegro in materia di cooperazione nel campo della difesa, fatto a Roma il 14 settembre 2011, approvato dal Senato; la Ratifica ed esecuzione del Protocollo che modifica la Convenzione tra la Repubblica italiana e la Confederazione svizzera per evitare le doppie imposizioni e per regolare talune altre questioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio, con Protocollo aggiuntivo, fatto a Milano il 23 febbraio 2015.
 
Il lavoro del Ministro e l’assessore agitato
Sono tornato a parlare del tema del latte e del suo prezzo in questi ultimi giorni. E l’ho fatto a sostegno del Ministro Maurizio Martina e del suo lavoro dopo un attacco a testa bassa dell’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia.
Ho ribadito che per oltre trent’anni si è parlato di indicizzazione del prezzo del latte, ma solo questo Governo e questa maggioranza sono stati capaci di farla diventare legge. Ecco perché stupisce che chi è al vertice di Regione Lombardia da oltre 20 anni si metta a parlare solo ora dell’importanza dell’indicizzazione – come fa l’assessore –, mentre negli anni precedenti, quando gli allevatori prendevano 0,30 centesimi di euro, faceva finta di niente.
Ma di certo vedere che c’è un Ministro che per la prima volta in Italia investe 108 milioni di euro per il comparto latte, che interviene in modo strutturale sul settore istituendo l’interprofessione, mette mano alla volatilità del latte regolando il contratto con una scadenza annuale, sta lavorando direttamente sul prezzo al produttore con un intervento sull’Iva in legge di stabilità, sta facendo agitare qualche politico. Forse questa agitazione nasce dal fatto che il politico in questione aveva votato, nel 2009, la legge 33, la famosa legge Zaia, che ha tolto 70 milioni di euro agli allevatori per quest’anno.
   
Ancora doping
sabato 14 novembre ore 15.00 presso i locali del Circolo Arci di Rosia comune di Sovicille, ho il piacere di partecipare all’incontro: La nostra salute deve correre più del doping” verso una nuova proposta di legge per contrastare il doping.
L’evento è programmato nel corso della manifestazione Ultramarathon Trail Val di Merse e domenica 15 si terrà la 1° maratona Val di Merse a cui parteciperò.
  Se desideri leggere il volantino clicca qui:
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Paolo Cova