News dal Parlamento

La lezione di Ingrao

Non posso non iniziare questa newsletter senza ricordare una figura di primo piano della politica italiana del nostro dopoguerra. Come saprete, la settimana che si è appena conclusa è stata segnata dalle esequie di Pietro Ingrao, la cui camera ardente è stata allestita giustamente in Parlamento. Per anni Ingrao è stato parlamentare e anche Presidente della Camera dei Deputati e in essa gli abbiamo portato tutti omaggio. Mi soffermo su questo evento proprio per ricordare brevemente l’uomo Ingrao, ma soprattutto per sottolineare alcune considerazioni, anche personali, che mi hanno aiutato a commemorare questa figura politica.

Quello che ci ha appena lasciati, dopo una lunga vita, è stato un uomo che ha mantenuto la sua sobrietà e anche un rapporto molto stretto con la famiglia, le sue figlie e gli amici, pur ricoprendo ruoli di primo piano nella politica e nelle istituzioni. Ma proprio questi legami forti e mai allentati hanno innervato la sua azione politica e gli hanno permesso di restare con i piedi per terra e a contatto con la realtà.

Ingrao era un uomo preparato e studioso, che non improvvisava nulla ed era un attento osservatore. Certamente doti che ora farebbero fatica a bucare i media, ma che riempirebbero di sostanza la nostra vita politica. Una dimostrazione lo sono i discorsi, fatti nella sua lunga militanza. Ascoltateli: sono sempre attualissimi e non immaginereste mai che risalgono a trent’anni fa.

 

Il rilancio passa dalla concorrenza. E dalla Calabria

Per quanto riguarda l’attività di questa settimana, alla Camera abbiamo cominciato a discutere la legge annuale per il mercato e la concorrenza, ovvero misure estremamente importanti per il Paese, perché concorrono alla crescita, accrescono l’efficienza del sistema economico e aumentano la competitività delle imprese. Tra i temi che tratta la norma vi sono le RcAuto, le assicurazioni, l’energia, la telefonia e le telecomunicazioni, i professionisti.

La trattazione riprenderà, dunque, la prossima settimana.

Invece, abbiamo approvato un’importante mozione per il sud, quella che chiede al Governo di impegnarsi per portare finalmente a conclusione i lavori dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria e potenziare il sistema dei trasporti della regione, in particolare l’alta velocità, il sistema portuale e aeroportuale.

In sostanza, si chiede che venga dato impulso a tutti i programmi in corso da parte dei Ministeri competenti e degli enti e delle società partecipate, integrando la programmazione degli investimenti per la Calabria nel settore delle infrastrutture e della logistica, adoperandosi affinché siano potenziati i collegamenti lungo le principali direttrici nazionali e regionali, assicurando un’integrazione modale con porti, aeroporti e stazioni ferroviarie.

Questo perché la Calabria si pone obiettivi europei per la crescita, lo sviluppo, i servizi e le infrastrutture e la competitività del sistema produttivo, cercando una collocazione tale che da realtà problematica, periferica e marginale possa diventare un territorio privilegiato del Mediterraneo, grande bacino di scambi, frontiera di possibilità da cogliere.

 

Un uomo chiamato Calderoli

Siamo abituati alle sue intemperanze e anche alle sue boutade. Ma Roberto Calderoli – ecco: l’esatto contrario di una persona come Pietro Ingrao – questa volta ha davvero esagerato. Nella figuraccia.

Come ricorderete, solo pochi giorni fa, aveva presentato al Senato, dove esercita la sua funzione pubblica, 72 milioni di emendamenti. Tranquilli: un programma informatico li sforna a man bassa e cambia dall’uno all’altro nient’altro che le virgole. Non parliamo di sostanza, ma di ostruzionismo addirittura ridicolo. Faccio questa considerazione perché mi preme che la Politica non venga ridicolizzata in questo modo per poter apparire sui media come vera forza che fa ostruzionismo.

In questi anni queste azioni ad effetto colpiscono l’opinione pubblica ma sono vuote di reale sostanza ed interesse per il bene delle persone.

 

Pordenone contro il doping

Venerdì 9 ottobre, alle 20.30, sarò all’auditorium dell’istituto Vendramini, a Pordenone, a parlare di “Doping, una legge per uscirne”, ovvero presenterò la mia proposta per arginare il grave fenomeno che avvelena lo sport. Vorrei ricordare che assieme a me ci sarà Alessandro Da Ponte, ematologo e medico sportivo, che modererà la serata e l’assessore alla Cultura del Comune di Pordenone, Claudio Cattaruzza. L’evento si tiene nell’ambito degli appuntamenti “Aspettando la maratonina”, legati alla decima Maratonina internazionale “Città di Pordenone” che si svolgerà l’11 ottobre.

Se vuoi leggere la locandina clicca qui

 

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