Settore latte bovino e audizione del Ministro Martina

Martedì 10 marzo 2015 in commissione Agricoltura c’è stata l’audizione del Ministro Martina sulle prospettive del settore latte a partire dalla fine delle “Quote Latte” che avverrà ad aprile 2015.

E’ stato ribadito che è stato raggiunto l’accordo europeo per la rateizzazione senza pagamento degli interessi in caso di splafonamento per la campagna lattiero-casearia 2014-2015. Sottolineata la necessità di sviluppare l’interprofessione per dare maggiore forza al comparto. Declinati alcuni punti di intervento per i 108 milioni di euro messi in legge di Stabilità per il settore latte, miglioramento qualità latte-riduzione e tracciabilità farmaci-incremento consumi prodotti lattiero caseari.

Bene il percorso per avere una chiara indicazione del luogo di provenienza del latte, così che i consumatori possano scegliere avendo chiaro se consumano prodotti italiani o no.

Alcune mie considerazioni:

  •  Serve l’identificazione chiara del luogo di produzione del latte, ma anche aggiungere quale tipo di prodotto iniziale è stato usato per la trasformazione. Deve essere indicato se stiamo parlando di latte fresco, cagliate, cagliate congelate o semilavorati. Questa è una indicazione chiara per i consumatori.
  • il Tavolo dell’Interprofessione, nell’ambito di quanto disposto dalla Proposta OCM unica all’art. 104 e dell’articolo 4 lettera c) del DM 199/2012, definisca i parametri per stabilire dei limiti minimi e massimi del prezzo del latte bovino alla stalla su base regionale, combinando vari fattori che possono comprendere indicatori di mercato che riflettono cambiamenti nelle condizioni di mercato, il volume consegnato e la qualità o la composizione del latte crudo consegnato, i costi delle materie prime e il costo finale di vendita del latte e dei prodotti trasformati ai consumatori. Studio già effettuato da ISMEA negli anni scorsi.

In proposito all’indicizzazione del prezzo del latte bovino mi sembra interessante riprendere la Relazione svolta dal Garante della Concorrenze e del Mercato. Se la vuoi leggere clicca su Audizione Presidente sul settore del latte 4 marzo 2015.

In particolare indica come ci sia stata una diminuzione del valore del latte fresco al produttore di circa il 28% rispetto al 2013 mentre il consumatore ha avuto un leggero aumento. Cosa che avviene anche sui formaggi, pagati di meno ai produttori( circa 12%-16%) e con alcune lievi diminuzioni al consumatore (2,7% e un +0,8%)

L’Autorità Garante della Concorrenza indica chiaramente come i consumatori non ottengano benefici economici da questa riduzione dei prezzi ai produttori.

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