News dal Parlamento

E adesso torniamo al Mattarellum

Dunque, è notizia di queste ore che abbiamo un nuovo Presidente del Consiglio incaricato. Si tratta di un politico di esperienza, Paolo Gentiloni, Ministro degli Esteri uscente. A lui l’incarico di formare un nuovo Governo, evidentemente di transizione e nel segno della continuità. Non gli si può che augurare buon lavoro, visto come si sono svolti gli eventi in quest’ultima settimana.

D’altra parte, l’esito del referendum costituzionale è stato netto e chiaro: gli italiani hanno manifestato chiaramente la propria decisione di mantenere il bicameralismo paritario e la stessa organizzazione dello Stato. E bene ha fatto Matteo Renzi a rassegnare le proprie dimissioni, proprio perché è stata bocciata la riforma per cui era stato nominato Presidente del Consiglio.

Concordo anche con l’invito del Presidente Mattarella di cercare di scrivere una legge elettorale con tutti i gruppi presenti in Parlamento, anche se oggi, alla luce delle consultazioni, la vedo molto dura. Sempre facile urlare, ma poi quando si deve fare carico del governo del paese, alcuni movimenti non riescono proprio a farlo e antepongono il proprio tornaconto.

Tuttavia, non ritengo opportuno trascinare all’infinito la discussione: se si conferma la non volontà di condividere il percorso, è giusto che il Pd si assuma questa responsabilità con i gruppi che vogliono dare il loro apporto, approvi una legge elettorale per la Camera e il Senato e poi si vada a elezioni immediatamente.

Sono, inoltre, favorevole a trovare una soluzione alla legge elettorale che preveda un premio di maggioranza e che non si torni a un proporzionale. In queste ore ho firmato una proposta di legge che restituisca il Mattarellum, una legge che non ha subito giudizi da parte della Corte Costituzionale, una legge che rende contendibili a tutti le elezioni.

 

Buon cibo, vita sana

Secondo i dati forniti dal rapporto Eurostat a ottobre, in Europa la percentuale di adulti con obesità, che circa 10 anni fa era del 10-14 per cento, oggi arriva quasi al 16 per cento, con un deterioramento della salute evidenziabile in un aumento del diabete, dell’ipertensione, della dislipidemia, dei disturbi cardiovascolari e dell’infarto, come pure del cancro e di molte altre patologie degenerative. Particolarmente preoccupante è il fenomeno dell’insorgenza della obesità infantile che predispone alla obesità in età adulta e che si accompagna sempre di più a patologie in età pediatrica come l’aumentata insorgenza di diabete e ipertensione.

Per questo, in settimana, alla Camera, abbiamo approvato una mozione sulle iniziative per promuovere una corretta alimentazione, in particolare al fine di prevenire l’obesità infantile. Abbiamo, perciò, impegnato il Governo a mettere in atto, entro sei mesi, concrete iniziative di intervento che consentano la gratuità dei percorsi diagnostici e di prevenzione dell’obesità per i minori di età inferiore ai 12 anni; a predisporre un’attività di monitoraggio uniforme a livello nazionale per misurare il tasso di allattamento al seno in termini di percentuale delle mamme italiane; a predisporre apposite iniziative di lunga prospettiva per la prevenzione e la cura dell’obesità infantile; ad attivarsi, quanto prima, per una rapida adozione di specifiche linee guida in materia, sul modello di altri Paesi europei, che rappresenteranno un primo passo per dare indicazioni pratiche volte ad indirizzare in ma niera uniforme la pediatria italiana, per prima, e le famiglie nella corretta alimentazione; a promuovere politiche per una sana alimentazione tra bambini e adolescenti, riducendo l’assunzione di alimenti non salutari e bevande zuccherate; a implementare le iniziative finalizzate a incentivare l’attività fisica e a ridurre comportamenti sedentari tra bambini e adolescenti; a promuovere la cultura della nutrizione e della salute, anche attraverso le istituzioni scolastiche.

 

Non dimentichiamo le stragi di guerra

Nella fase finale della seconda guerra mondiale, in particolare nel triennio 1943-1945, l’Italia si è liberata dalla dittatura e dall’occupazione straniera anche grazie alla Resistenza, alla Guerra di liberazione e al sacrificio di migliaia di donne e uomini, civili e militari. Ma dobbiamo ricordare anche il sacrificio di decine di migliaia di cittadini trucidati dagli occupanti nazisti e dai militi della Repubblica sociale in Italia e all’estero, in particolare nel corso della fase finale della seconda guerra mondiale e di cui ancora poco diffusa è la conoscenza e la memoria.

Oltre 2.300 fascicoli riguardanti questi eccidi, che hanno causato dai 15 ai 20mila morti per gran parte anziani, donne e bambini, nell’immediato dopoguerra furono sottratti ai magistrati militari territoriali e occultati.

Alcuni processi sono stati celebrati e numerose condanne all’ergastolo comminate, anche se nessun condannato ha poi, nei fatti, scontato un solo giorno di prigione, soprattutto per il rifiuto del Governo della Germania ad applicare l’esecuzione delle pene comminate.

Ecco perché in settimana, alla Camera, abbiamo approvato una mozione sulle iniziative di competenza in relazione alle stragi naziste del 1943-1945, con particolare riferimento all’esecuzione in Germania delle sentenze di condanna emesse dai tribunali italiani. L’atto impegna il Governo ad adoperarsi perché sia assicurata l’esecuzione anche in Germania, sotto il profilo civile e penale, delle sentenze di condanna dei criminali tedeschi, emesse dai tribunali italiani; ad assumere iniziative presso la Repubblica federale tedesca per far sì che ai primi atti di riparazione compiuti facciano seguito iniziative concrete e consistenti volte alla ricostruzione di una memoria storica condivisa e alla riparazione morale per le vittime da parte della Germania, secondo le richieste formulate da molte associazioni e dall’Anpi; ad assumere iniziative per continuare a sostenere l’attuazione dei progetti promossi da enti e associazioni competenti volti a creare una memoria condivisa del tragico passato di guerra degli anni 1943-45; ad attivare tutti gli strumenti volti a favorire la conoscenza e lo studio delle vicende sopra richiamate; ad adottare iniziative atte a facilitare, sostenere e promuovere studi e ricerche storiche, anche a livello territoriale.

 

Firmata l’etichettatura

Il Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina e quello dello Sviluppo economico Carlo Calenda hanno firmato il decreto interministeriale concernente l’indicazione dell’origine in etichetta della materia prima per il latte e i prodotti lattiero-caseari, in attuazione del regolamento Ue relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori. Ora sarà possibile indicare con chiarezza per il consumatore la provenienza delle materie prime di molti prodotti come latte Uht, burro, yogurt, mozzarella, formaggi e latticini.

La firma è seguita al parere positivo delle Commissioni Agricoltura della Camera e del Senato e all’intesa raggiunta in Conferenza Stato Regioni. Come avevo già spiegato, con questo nuovo sistema, una vera e propria sperimentazione in Italia, sarà possibile indicare con chiarezza al consumatore la provenienza delle materie prime di molti prodotti, visto che il provvedimento si applica al latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale. Sono esclusi solo i prodotti Dop e Igp che hanno già disciplinari relativi anche all’origine e il latte fresco già tracciato.

In fase di approvazione in Commissione Agricoltura della Camera, avevo dichiarato il voto favorevole del Pd, sottolineando come l’intervento fosse atteso da molto tempo dagli operatori del settore e dai consumatori che richiedono maggiore tracciabilità dei prodotti che consumano. Al riguardo ho ricordato anche che in passato era stata scelta la strada dell’indicazione Made in Italy che però non garantiva l’origine delle materie prime. Il decreto è dunque volto a valorizzare la produzione tipica italiana ed è fondamentale per il comparto primario. Su questo ho anche ribadito la grande battaglia condotta in Europa dal Governo italiano nel senso da sempre auspicato pure dalla stessa Commissione.

 

 

Ratifiche prima del ponte

Lunga serie di ratifiche, prima del ponte dell’Immacolata. Abbiamo, infatti, discusso e approvato la Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica dell’Azerbaijan sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Roma il 6 novembre 2012; la Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Regno hascemita di Giordania sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Roma il 29 aprile 2015; la Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra la Repubblica italiana e la Romania per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali, con Protocollo aggiuntivo, fatta a Riga il 25 aprile 2015; la Ratifica ed esecuzione dell’Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Angola in materia di sicurezza ed ordine pubblico, fatto a Luanda il 19 aprile 2012; la Ratifica ed esecuzione dell’Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Capo Verde in materia di cooperazione di polizia, fatto a Praia l’8 luglio 2013; la Ratifica ed esecuzione dell’Accordo interinale in vista di un accordo di partenariato economico tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la parte Africa centrale, dall’altra, con Allegati, fatto a Yaoundé il 15 gennaio 2009 e a Bruxelles il 22 gennaio 2009; la Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica di Slovenia, il Governo di Ungheria e il Governo della Repubblica italiana sulla Multinational Land Force, con Annesso, fatto a Bruxelles il 18 novembre 2014.

Abbiamo poi approvato la Ratifica ed esecuzione dei seguenti Trattati: a) Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo dello Stato del Qatar sui servizi aerei, con Allegato, fatto a Roma il 24 settembre 2002, con Accordo per l’introduzione di emendamenti, fatto a Roma il 16 aprile 2012; b) Accordo sui servizi di trasporto aereo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica algerina democratica e popolare, con Allegati, fatto ad Algeri il 22 gennaio 2013; c) Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica socialista del Vietnam, con Allegati, fatto a Roma il 21 giugno 2013; d) Accordo di cooperazione nel campo dei trasporti marittimi tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica algerina democratica e popolare, fatto ad Algeri il 14 novembre 2012; e) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Kosovo sulla regolamentazione reciproca dell’autotrasporto internazionale di viaggiatori e merci, fatto a Pristina il 24 luglio 2014; f) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Moldova sulla regolamentazione reciproca dell’autotrasporto internazionale di viaggiatori e merci, fatto a Roma il 19 settembre 1997; g) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo di sua altezza serenissima il Principe di Monaco concernente la regolamentazione del trasporto internazionale di viaggiatori e di merci su strada, fatto a Roma l’8 novembre 2012; h) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo del Montenegro sulla regolamentazione reciproca dell’autotrasporto internazionale di viaggiatori e merci, fatto a Roma il 12 marzo 2014; i) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Serbia sulla regolamentazione reciproca dell’autotrasporto internazionale di viaggiatori e merci, fatto ad Ancona il 15 ottobre 2013; l) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica dell’Azerbaijan sul trasporto marittimo, fatto a Roma il 14 luglio 2014; m) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Principato di Andorra concernente la regolamentazione del trasporto internazionale di viaggiatori e di merci su strada, fatto a Bruxelles il 19 maggio 2015.

Paolo Cova