Pensieri Democratici

Povertà educativa: vera sfida politica

In questi anni il tema della povertà e delle disuguaglianze è diventato sempre più presente e pressante, ma è chiaro a tutti che l’origine del problema e la sua parte predominante è costituita dalla povertà e dalla disparità educativa, ovvero dal tipo di formazione che le persone ricevono durante l’iter scolastico svolto. È sempre più evidente, infatti, che l’ascensore sociale inizia a incepparsi quando non si riceve una corretta istruzione.

Recentemente anche l’Istat ha ripreso questo concetto indicando come la mancanza di una adeguata formazione non consenta, in particolare a chi si trova in difficoltà o è più fragile, di poter accedere a certe qualifiche e a un percorso lavorativo superiore a quello dei propri genitori. Non è possibile stabilire delle distinzioni territoriali: ciò accade al Nord come al Sud, nei piccoli comuni come nelle grandi città. Anche a Milano è così: ci sono zone dove l’offerta formativa è ricca e variegata, altre dove, a parità di impegno da parte di docenti ed educatori, le disparità formative, culturali e sociali sono tali che diventa difficile dare prospettive e sbocchi lavorativi.

In questi contesti non basta l’impegno dei lavoratori scolastici e delle diverse associazioni di volontariato che “abitano” questi territori. Serve un impegno diverso da parte della politica: capace di investire di più in queste situazioni in termini di risorse, impegni, opportunità.

Credo sia una sfida che la politica deve affrontare, ma che deve porsi anche il mondo sindacale, perché il diritto dei bambini e dei ragazzi ad avere una formazione adeguata, che permetta di accedere a qualsiasi grado di livello scolastico, deve essere prioritario.

Basta bullismo

La Camera ha approvato in via definitiva e all’unanimità la proposta di legge in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo, provvedimento che nasce da un lavoro iniziato dal Pd nelle scorse legislature. Il testo contiene misure necessarie a fronteggiare un fenomeno che purtroppo colpisce fin troppi ragazzi e ragazze e che mette insieme prevenzione e contrasto, con l’obiettivo di sradicare quella che è una vera e propria forma di violenza che non va assolutamente minimizzata.

La nuova norma approvata interviene modificando la legge n. 71 del 2017 sul cyberbullismo, con l’obiettivo di estenderne il perimetro di applicazione anche al bullismo, di introdurre una definizione di bullismo che mancava, di coinvolgere le scuole con l’adozione di un codice interno per la prevenzione e il contrasto a tutte le forme di bullismo e cyberbullismo, di garantire ai genitori di essere tempestivamente informati riguardo a questi episodi.

La legge rappresenta, insomma, un segnale chiaro dell’impegno a proteggere i più vulnerabili e a promuovere una cultura di rispetto e tolleranza che, attraverso una serie di misure diversificate, miri a prevenire il fenomeno e a rieducare i minori coinvolti in questi comportamenti aggressivi. Per questo come Pd abbiamo giudicato positivamente l’istituzione di un servizio di assistenza e supporto psicologico per i minori coinvolti in comportamenti aggressivi e la possibilità di adottare misure alternative alla detenzione per i minori autori di reati di bullismo, con il sostegno dei servizi sociali territoriali e delle famiglie. Non abbiamo apprezzato, invece, il fatto che, nel passaggio al Senato, sia stata cancellata la figura del coordinatore pedagogico.

Maltempo: Regione negligente

Il maltempo che ha colpito la Lombardia e Milano in questi giorni ha ancora una volta messo in evidenza come gli esponenti della destra e in particolare della Lega, che governa la regione da anni, sono molto bravi a fare lo scaricabarile e a incolpare delle proprie negligenze le altre istituzioni. Ci hanno provato con l’amministrazione Sala, fingendo di dimenticare che l’esondazione dei nostri fiumi è responsabilità assoluta di Regione Lombardia, rimasta indietro con le opere che andavano concluse già da tempo. Il Comune di Milano ha, invece, fatto la sua parte.

Al presidente Fontana e ai suoi spettava realizzare le vasche di laminazione di Senago, Paderno Dugnano e Lentate sul Seveso, importanti 10 anni fa, figuriamoci oggi con i cambiamenti climatici in atto. Ma a Palazzo Lombardia, dove i negazionisti non sono pochi, sembrano non capirlo e sono in pesante ritardo. Lo ha riconosciuto lo stesso presidente Fontana che ora, pare, correrà ai ripari in fretta e furia. Dopo due esondazioni e rischi e allerte non ancora terminati. Intanto a pagare le conseguenze sono cittadini e attività produttive.

D’altra parte, quando da un bilancio all’altro vengono tagliate risorse del 59,93% di investimenti propri tra tutela del territorio e dell’ambiente, togliendo 167 milioni di euro dai capitoli di bilancio, cosa si pretende? Come Pd abbiamo ricordato che mentre Milano e la Città Metropolitana hanno lanciato il progetto Pnrr “Spugna”, che prevede 90 interventi per favorire il drenaggio delle acque meteoriche laddove è alta la densità urbanistica, la Regione ha azzerato le risorse per la de impermeabilizzazione e drasticamente ridotto le voci su rigenerazione urbana e rischio idrogeologico.

Appuntamenti

Giovedì 23 maggio alle ore 21.00 sarò a Cassine de Pecchi a parlare di ambiente e del programma elettorale della Lista Cammino Comune

Vi mando anche gli appuntamenti di Fabio Pizzul candidato alle Elezione Europee del 8 e 9 giugno 2024. Per vedere appuntamenti clicca qui  Pizzul.jpg

Elezioni comunali

Mi permetto di segnalare la candidatura come consigliere di Anna Favata al Comune di Arluno per la lista di Alfio Colombo. Clicca qui per il volantino  Favata_Arluno.jpg

Cormano c’è la candidatura di Giordano Ghione al consiglio comunale a sostegno di Marco Pilotti.

Se vuoi leggere una sua comunicazione clicca su  lettera_Ghioni.pdf

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