News dal Parlamento

Senza muri è accoglienza

Quella di sabato 20 maggio è stata una manifestazione di un successo straordinario: una fiumana di persone, di tutte le provenienze, mille colori assieme, proprio come quelli dell’arcobaleno che idealmente si voleva rappresentare. A dire sì all’accoglienza non soltanto tanti cittadini milanesi, lombardi e italiani, ma soprattutto i tanti rappresentanti delle comunità che in città vivono da anni e si sono integrate perfettamente, a dimostrazione che un mondo plurale è possibile.

Una questione di civiltà che nel 2017 non può mancare in nessun caso perché accogliere la persona è attenzione a tutte le persone e l’egoismo chiude sempre ogni strada.

Il cyberbullismo si combatte con la prevenzione

E un’altra, imprescindibile questione di civiltà è stata l’approvazione, avvenuta in settimana alla Camera, della proposta di legge sulle Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo. Il provvedimento pone al centro la tutela dei minori, sia autori, sia vittime di illeciti, privilegiando azioni di carattere formativo-educativo rispetto a un’impostazione maggiormente repressiva e sanzionatoria.

Le principali novità consistono, innanzitutto nel prevenire e contrastare il cyberbullismo, inteso come qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on-line aventi a oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo.

In secondo luogo, ciascun minore ultraquattordicenne, nonché ciascun genitore o soggetto esercente la responsabilità genitoriale può inoltrare al titolare del trattamento o al gestore del sito Internet o del social media un’istanza per l’oscuramento, la rimozione o il blocco di qualsiasi dato del minore vittima di cyberbullismo. Viene, poi, istituito un tavolo tecnico di lavoro, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il compito di redigere un piano di azione integrato per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo, e la stessa presidenza promuoverà campagne informative di prevenzione e sensibilizzazione. In ogni istituto scolastico verrà individuato fra i docenti un referente con il compito di coordinare le iniziative di prevenzione e di contrasto del fenomeno. A questi scopi, vengono stanziati 203mila euro per gli anni 2017, 2018 e 2019 per lo svolgimento di attività di formazione.

Infine, viene mutuata dalla disciplina dello stalking la procedura dall’ammonimento, prevedendo che il questore convochi il minore, unitamente a un genitore, e procedendo con l’ammonizione.

Hotspot decorosi e ospitali

L’evento di Milano sull’accoglienza trova radici in quello che continua a succedere nei nostri mari: nei primi mesi del 2017 si è registrata una netta crescita, con un incremento di circa il 30 per cento rispetto all’anno precedente, di sbarchi di migranti sulle coste italiane, lasciando presagire la possibilità che, per la prima volta, quest’anno si possa sfiorare il tetto delle 200.000 persone giunte via mare sul nostro territorio.

La complessa questione della gestione dei flussi migratori, e in particolare degli sbarchi, è stata oggetto, negli ultimi anni, di un forte impegno dei Governi in questa legislatura, con l’adozione di misure che garantissero anzitutto l’accoglienza, nel rispetto della dignità e dei diritti umani di ciascuno, ma anche efficaci modalità di espletamento delle pratiche di identificazione e gestione delle richieste di protezione internazionale.

Per questo abbiamo approvato una mozione relativa al funzionamento dei cosiddetti centri hotspot per i migranti che impegna il Governo ad adottare ogni iniziativa utile per rilanciare una politica europea condivisa sull’asilo attraverso la revisione del regolamento Dublino III e l’adozione di nuovi e più efficaci accordi di relocation per un’equa distribuzione dei richiedenti protezione internazionale fra gli Stati membri dell’Europa; a proseguire negli sforzi intrapresi per rendere effettivi i rimpatri e le espulsioni dei migranti privi di titolo per restare nel nostro Paese, ferma restando la garanzia del pieno rispetto dei diritti costituzionalmente garantiti; ad adottare ogni iniziativa utile a garantire che gli hotspot siano strutture decorose e ospitali; ad assumere iniziative per rafforzare i servizi di mediazione linguistico-culturale e di informativa legale all’interno degli hotspot; ad adottare ogni iniziativa utile a consentire un più rapido trasferimento dei migranti dagli hotspot alle strutture di accoglienza, garantendo il rispetto della dignità umana e l’effettivo accesso all’esercizio del diritto di asilo.

Imprese, il Governo salvaguarda

Al fine di salvaguardare gli assetti proprietari delle società operanti in settori ritenuti strategici e di interesse nazionale, con una legge del 2012 è stata disciplinata la materia concernente i poteri speciali esercitabili dal Governo nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, oltre che in alcuni ambiti definiti di rilevanza strategica nei settori dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni. L’obiettivo del provvedimento era di rendere compatibile con il diritto europeo la disciplina nazionale dei poteri speciali del Governo. Per questo, alla Camera, abbiamo approvato una mozione concernente iniziative volte all’estensione dei cosiddetti poteri speciali del Governo al fine di salvaguardare gli assetti proprietari delle aziende italiane di rilevanza strategica.

Il testo impegna il Governo a valutare, per quanto di competenza, la possibilità di assumere iniziative per rafforzare i poteri speciali allo scopo di permettere una più incisiva azione governativa nella fase iniziale dei processi di cessione; introdurre un’apposita disciplina finalizzata a incrementare gli obblighi di trasparenza a carico degli acquirenti esteri di partecipazioni societarie in società italiane; a cooperare con i gruppi parlamentari per lo sviluppo di iniziative legislative che promuovano l’estensione della normativa sui poteri speciali dello Stato anche alle società nazionali operanti nel settore finanziario.

Inoltre, l’atto impegna l’esecutivo ad assumere iniziative per aggiornare i decreti di individuazione delle attività di rilevanza strategica per il sistema di difesa e di sicurezza nazionale, delle reti e degli impianti, dei beni e dei rapporti di rilevanza strategica per l’interesse nazionale nei settori dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni.

Lega in passerella, ma da vent’anni non interviene

L’ho definita una “bella passerella”: è il sopralluogo che il presidente del Municipio 4 di Milano ha fatto con il presidente di Aler al quartiere Mazzini, in zona Corvetto, nelle case popolari. E cos’altro è se non questo? Un modo per mettersi in luce a scopo, forse, elettorale? Da vent’anni la Lega governa Regione Lombardia assieme al centrodestra, perciò è inutile che faccia finta di niente. Non posso credere che si accorga solo ora del disastro delle case popolari.

I leghisti vogliono fare un referendum consultivo per una presunta richiesta di autonomia, spendendo decine di milioni di euro, e non investono in un patrimonio abitativo che è dei lombardi, ma anzi lo abbandonano completamente. Il centrodestra ha avuto 20 anni per intervenire, risolvere i problemi e bloccare le occupazioni. I soldi li avevano, erano tanti ed erano dei cittadini, ma hanno preferito fare altro e lasciare nel degrado i propri inquilini.

E non è nemmeno la prima volta che si vedono queste passerelle, ma poi nessuno ha fatto mai nulla. Invece, Regione, che è il livello di governo responsabile delle case popolari, e Aler facciano finalmente partire i lavori e Maroni cominci a stanziare i soldi. Solo allora i cittadini lombardi crederanno che la Lega e il centrodestra hanno davvero a cuore il loro patrimonio.

Infiltrazioni mafiose: se ne parla al Corvetto

Nei prossimi giorni siamo a 25 anni dall’anniversario della strage di Capaci con la morte di Falcone di sua moglie e della sua scorta.

Come Circolo PD Corvetto vogliamo continuare a tenere viva questa memoria e questa lotta alla mafia con un incontro informativo e formativo sul tema della mafia.

Lunedì 29 maggio , alle 21, al Circolo Pd del Corvetto, in via Mompiani 10, a Milano (citofono 60), si terrà un incontro dal titolo “ Le infiltrazioni mafiose a Milano e al Corvetto” .

Relatori saranno Marco Satariano, estensore di una tesi di studio sulle infiltrazioni mafiose nel quartiere Corvetto, e David Gentili, consigliere comunale del Pd e presidente della Commissione antimafia del Comune di Milano.

Paolo Cova