News dal Parlamento

Il valore delle cooperative

Il valore sociale della cooperazione e la sua funzione ha trovato spazio in una mozione che abbiamo approvato, alla Camera, questa settimana. Nell’atto impegniamo il Governo ad adottare le opportune iniziative, anche di carattere normativo, finalizzate a raccordare i soggetti pubblici deputati a svolgere il controllo mutualistico nei confronti delle cooperative; a costituire appositi organismi paritetici con le associazioni cooperative nazionali per il coordinamento delle attività ispettive e la messa a punto di appositi protocolli operativi; a definire programmi di revisioni che abbiano per oggetto prioritario le cooperative che non siano state sottoposte da lungo tempo alle revisioni o alle ispezioni, così come le cooperative appartenenti ai settori più a rischio; a riprendere e rilanciare lo strumento dell’autocertificazione o, ancora meglio, della “dichiarazione sostitutiva”, inserendo voci coerenti c on l’obiettivo di identificare le false cooperative; a modernizzare le metodologie ispettive attraverso procedure informatizzate e la condivisione delle banche dati al fine di favorire la costruzione delle basi informative a supporto dei processi-revisionali; a verificare la congruità, alla luce dell’evoluzione del fenomeno cooperativo, dei requisiti dimensionali per la costituzione delle associazioni, escludendo la possibilità della pluri-iscrizione della medesima società cooperativa a più organizzazioni associative della cooperazione; a rafforzare la partecipazione dei soci ai processi decisionali delle loro imprese, anche per fornire loro gli adeguati strumenti volti a garantire il ricambio degli amministratori, anche attraverso la fissazione di limiti per gli incarichi di vertice; ad assicurare la regolarità dell’erogazione delle risorse finanziarie necessarie per la gestione delle attività ispettive del Ministero dello sviluppo econ omico, valutando la possibilità di un loro incremento in linea con quanto versato dalle società cooperative con l’apposito tributo.

 

Siria: Governo in prima fila

I numeri della guerra civile in Siria sono da brividi: oltre 5 anni di conflitto, 470mila morti, 54mila feriti, 11,4 milioni senza casa, 4,8 rifugiati all’estero, 6,6 sfollati, 250 miliardi di dollari di danno, 69.180 raid, 37.501 barili bomba sganciati sulla popolazione, 18 località assediate. Per questo abbiamo approvato anche una mozione sulla situazione in Siria, con particolare riferimento all’emergenza umanitaria e alla condizione dei bambini nella città di Aleppo.

In questo caso, il Governo deve rafforzare il proprio impegno sia in sede comunitaria, sia presso le sedi internazionali e raggiungere urgentemente un accordo tra le parti in conflitto nella città di Aleppo volto a consentire la cessazione dei raid aerei e dei bombardamenti terrestri, in particolare verso gli obiettivi più sensibili, quali scuole, ospedali e mercati; il divieto di utilizzo delle bombe a grappolo, delle bombe anti-bunker e delle barrel bomb; l’apertura di accessi umanitari ad Aleppo, destinati a dare attuazione ai piani dell’Onu per soccorrere la popolazione civile e ad allontanare dal teatro degli scontri, sotto la copertura dell’Onu e con tutte le garanzie necessarie, i civili bisognosi di cure e i minori rimasti privi del sostegno familiare e le famiglie che volontariamente intendano lasciare la parte della città nelle mani degli insorti; lo svolgimento delle attività scolastiche per tutta la popo lazione in età scolare che ancora risiede nella città di Aleppo, garantendo la sicurezza degli edifici e la regolarità delle lezioni, al fine di restituire ai bambini una dimensione di vita normale e senza traumi.

Inoltre, abbiamo impegnato il Governo ad assumere iniziative per contrastare il fenomeno dei matrimoni precoci e forzati che vengono usati in Siria come arma di guerra e di ricatto per diffondere il panico, intimidire e disperdere la popolazione; a portare avanti la riflessione, con i partner europei, sulle modalità di applicazione delle sanzioni nei confronti della Siria; ad assumere iniziative per rafforzare i corridoi umanitari dalla Siria già in essere; a individuare specifiche risorse destinate al sostentamento e alla messa in sicurezza dei profughi interni e degli sfollati; a valutare l’opportunità di attivare specifiche campagne di comunicazione istituzionale volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sugli eventi in corso in Siria.

 

Renzi fa il punto sul sisma

Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi è intervenuto, alla Camera, per informarci sulla situazione del centro Italia dopo il terremoto. Le persone assistite sono oggi oltre 30mila. Di queste, circa un terzo, 11mila, sono alloggiate in alberghi e in strutture ricettive, sia nei territori direttamente interessati, sia lungo la costa marchigiana e nell’entroterra umbro, mentre le altre persone sono ospitate in strutture pubbliche rese disponibili a livello comunale. Gli operatori in campo sono oltre 6.500, dispiegati sul territorio, tra i vari appartenenti al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, alle forze di polizia, alle forze armate, ai servizi sanitari regionali, ai centri di competenza tecnica scientifica, alle organizzazioni di volontariato nazionale.

Le forme di assistenza garantita alla popolazione sono state diverse rispetto a quelle di fine agosto, intanto per un fatto semplicemente climatico e, in secondo luogo, perché vi è un elemento innovativo, oggettivamente legato all’ampiezza dei territori coinvolti. Si è pensato, perciò, a soluzioni alloggiative di prossimità, che sono però provvisorie e precedenti l’arrivo delle casette di legno, con le quali si dovrà affrontare l’intera fase della ricostruzione. Ma Renzi ha ammesso anche che non è semplice affrontare un’emergenza che durerà mesi.

Esiste, poi, la particolarità dell’attenzione agli edifici scolastici. Gli eventi sismici hanno ulteriormente aggravato i danni. Si sta facendo una nuova analisi puntuale, edificio per edificio, per verificare quali sono, anche per quelli che erano già stati dichiarati agibili dopo il 24 agosto, gli eventuali danni in tutte le realtà delle quattro regioni. Si prevede la sistemazione provvisoria della popolazione scolastica in altri istituti dello stesso comune o di comuni limitrofi, eventualmente ricorrendo ai doppi turni o di ricorrere, anche in questo caso, a moduli temporanei.

Per quanto riguarda i beni culturali, sono stati effettuati importanti recuperi di opere d’arte e collocati in depositi sicuri.

Particolare attenzione è stata posta sul tema del comparto zootecnico e dell’agroalimentare. Un grande lavoro è stato fatto da tutte le regioni. In particolar modo, Lazio e Umbria hanno effettuato gare per la fornitura di stalle e di fienili e per il noleggio di moduli abitativi provvisori rurali. Il Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina si è recato più volte in visita e ha già annunciato una serie di interventi di sostegno, anche fiscale ed economico, nei confronti degli agricoltori.

Rogoredo: grazie a chi non molla

Avrete letto tutti cosa è accaduto questa settimana attorno a Rogoredo. Nel boschetto della droga un blitz delle forze dell’ordine ha portato a una vasta retata di spacciatori e consumatori e chissà cos’altro ne è saltato fuori. Una situazione non più tollerabile che, per fortuna, si sta provando ad arginare.

Me ne ero interessato anche io, già diversi mesi fa, e sono molto soddisfatto per la brillante operazione ultimata.

Ringrazio le forze dell’ordine per l’intervento perché la nostra fiducia nel loro operato e nel risultato delle indagini è grande, anche se richiede tempi lunghi, ma alla fine paga e torna a dare sollievo ai cittadini. Ringrazio il Prefetto per il suo interessamento e la sua continua attenzione al problema. Ringrazio la Polizia locale e l’assessore alla Sicurezza del Comune di Milano Carmela Rozza che non hanno mai desistito e fanno l’impossibile per assicurarci una città vivibile.

 

Un po’ di appuntamenti

Vi informo su una serie di appuntamenti sul tema della riforma costituzionale che mi vedranno tra i protagonisti.

 

Lunedì 14 novembre 2016 , alle 20.45, all’auditorium Atrion di Carugate, parteciperò a un incontro pubblico sul referendum costituzionale. Assieme a me, per portare avanti le ragioni del Sì, ci sarà Roberto Cenati, presidente Anpi della provincia di Milano, che parlerà delle ragioni del No. Introduce Claudio Sangalli, presidente dell’associazione culturale “Carugate in Movimento”, coordina Paolo Molteni, consigliere comunale di Carugate in Movimento. Qui la locandina.

 

Giovedì 17 novembre 2016 , alle 21.00, a Palazzo Kuster, in via Roma 2, a Cuggiono, intervengo all’incontro “Referendum costituzionale: le ragioni per votare Sì o No”, con l’on. Daniela Santanchè, il sen. Mario Mantovani, il vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia Fabrizio Cecchetti. Parteciperanno amministratori comunali dell’Altomilanese.

 

 Venerdì 18 novembre 2016, alle ore 21.00, sala consigliare a Vermezzo,“Le ragioni del SI e le ragioni del NO” con Giulio Gallera Assessore Regione Lombardia e Fabrizio Cecchetti vicepresidente del Consiglio regionale. Introduce Andrea Cipullo, sindaco del comune di Vermezzo. Qui la locandina.

Domenica 20 novembre 2016 , alle 10.00, all’auditorium biblioteca di via Dante 4, a Cassano d’Adda, sono all’incontro “Basta un Sì – Tante voci per il Sì”, con Ada Lucia De Cesaris, avvocato, già vicesindaco di Milano, l’on. Flavia Malpezzi, parlamentare del Pd,  Alessandro Rota della Coldiretti,  Gianbattista Armelloni, Acli e Fondazione Enaip Lombardia. Modera il sindaco Roberto Maviglia.

Martedì 22 novembre 2016 alle ore 21.00 presso Nocetum a Milano in via San Dionigi confronto “Le ragioni del Si e del No” con On. Paolo Cova per il Si e On. Elena Centemero per il No.

 

LA RIFORMA PASSO PASSO

 

 

 

Altre funzioni della nuova Camera

 

Riprendiamo il nostro viaggio alla scoperta della riforma costituzionale, andando a vedere altre funzioni delle due Camera che verrebbero modificate.

 

 

Testo vigente art. 78 Testo modificato art. 78
Le Camere deliberano lo stato di guerra e conferiscono al Governo i poteri necessari.

 

La Camera dei deputati delibera a maggioranza assoluta lo stato di guerra e conferisce al Governo i poteri necessari.

 

Testo vigente art. 79

 

Testo modificato art. 79
L’amnistia e l’indulto sono concessi con legge deliberata a maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascuna Camera, in ogni suo articolo e nella votazione finale.

 

L’amnistia e l’indulto sono concessi con legge deliberata a maggioranza dei due terzi dei componenti della Camera dei deputati, in ogni suo articolo e nella votazione finale.

 

La legge che concede l’amnistia o l’indulto stabilisce il termine per la loro applicazione.

 

identico
In ogni caso l’amnistia e l’indulto non possono applicarsi ai reati commessi successivamente alla presentazione del disegno di legge.

 

identico

 

 

 

 

Testo vigente art. 80 Testo modificato art. 80
Le Camere autorizzano con legge la ratifica dei trattati internazionali che sono di natura politica, o prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari, o importano variazioni del territorio od oneri alle finanze o modificazioni di leggi.

 

La Camera dei deputati autorizza con legge la ratifica dei trattati internazionali che sono di natura politica, o prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari, o importano variazioni del territorio od oneri alle finanze o modificazioni di leggi. Le leggi che autorizzano la ratifica dei trattati relativi all’appartenenza dell’Italia all’Unione europea sono approvate da entrambe le Camere.

 

 

 

Commento

L’articolo 17 del testo di legge costituzionale modifica l’articolo 78 della Costituzione, che disciplina la deliberazione dello stato di guerra, attribuendo alla sola Camera dei deputati la competenza ad assumere tale deliberazione ed a conferire al Governo i poteri necessari, modificando il quorum richiesto. Tale deliberazione deve infatti avvenire a maggioranza assoluta dei componenti della Camera.

L’articolo 18 del testo di legge costituzionale interviene sul primo comma dell’articolo 79 della Costituzione, stabilendo che l’amnistia e l’indulto sono concessi con legge deliberata a maggioranza dei due terzi dei componenti della Camera dei deputati – e non di ciascuna Camera, come attualmente previsto – in ogni suo articolo e nella votazione finale.

L’articolo 19 del testo di legge costituzionale modifica l’articolo 80 della Costituzione che disciplina l’autorizzazione con legge alla ratifica dei trattati internazionali inerenti alle cinque categorie di materie indicate dal medesimo articolo: trattati di natura politica; che prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari; che importano variazioni del territorio; che comportano oneri alle finanze; che comportano modificazioni di leggi. Il testo di riforma riferisce alla sola Camera dei deputati le previsioni (nel testo vigente relative ad entrambe le Camere) in ordine alla competenza ad autorizzare con legge la ratifica dei trattati internazionali. Nel caso di ratifica di trattati relativi all’appartenenza dell’Italia all’Unione europea è attribuita al Senato della Repubblica una competenza paritaria con la Camera per l’esame dei relativi disegni di legge. Ai disegni di legge di amnistia e ind ulto e a quelli di ratifica di trattati internazionali (con l’eccezione dei trattati di appartenenza all’Ue) si applicherà dunque il procedimento legislativo monocamerale.

 

 Paolo Cova