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L’etichetta per “conoscere” il latte

Questa settimana ho partecipato all’importante appuntamento organizzato da Coldiretti, alla Fiera di Milano, per la Giornata nazionale del latte italiano. Ho potuto ascoltare in diretta l’importante annuncio del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, alla presenza del Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, della firma del decreto sull’etichettatura dei prodotti per la salvaguardia del Made in Italy. Si tratta di un decreto interministeriale relativo alle informazioni da fornire ai consumatori che è già stato sottoscritto e inviato a Bruxelles.

Come attendevo da tempo, dunque, abbiamo fatto un altro passo avanti per valorizzare il nostro latte e i prodotti lattiero-caseari. Da anni chiedo, spingo e sostengo l’opportunità di una tracciabilità totale che deve essere chiara già dall’etichetta. Lo dobbiamo ai nostri allevatori, ma anche e soprattutto ai consumatori finali. L’obiettivo, per noi, deve essere proprio quello di rafforzare il rapporto con i consumatori italiani, ma l’importante novità sarà un trampolino di lancio fondamentale anche per promuovere all’estero il latte italiano e i suoi derivati e aprire nuovi mercati.

Dopo di che, rimangono altri nodi da affrontare, primo fra tutti quello del prezzo del latte alla stalla. Siamo sulla strada giusta e l’origine in etichettatura potrebbe rappresentare un tassello che manca per risolvere la questione di un prezzo che soddisfi tutte le parti. Ma ci vuole la collaborazione di tutti, anche a livello locale, dove, invece, nella regione agricola più grande d’Italia, c’è sempre qualcuno che rema contro e che l’altro giorno, in mezzo all’esultanza degli agricoltori, ha “rosicato” non poco. Invece, è necessaria l’unità per combattere queste battaglie e vincerle anche a livello europeo. Speriamo lo capiscano tutti.

Paolo Cova