News dal Parlamento

Siamo in concorrenza

Questa settimana, alla Camera, abbiamo approvato la Legge annuale per il mercato e la concorrenza. In estrema sintesi, il primo provvedimento che intende consentire un’attività periodica di rimozione dei tanti ostacoli e freni, normativi e non, ancora presenti nei mercati dei prodotti e dei servizi e che produrrà questi effetti: una maggiore concorrenza per migliorare l’efficienza del sistema economico, ridurre il costo dei servizi, aumentare la scelta; una riduzione delle rendite da monopolio, dunque più equità sociale e nuove opportunità; sconti sulle polizze Rca auto per chi accetta di installare la scatola nera con i costi a carico delle compagnie; più notai: da 1 ogni 7mila abitanti a 1 ogni 5mila; regole per garantire il passaggio al mercato libero dell’energia in modo graduale e più risparmi per i consumatori; meno vincoli per chi cambia fornitore di telefonia o television e.

Ma nella legge si parla anche di fondi pensione, servizi bancari, distribuzione cinematografica, servizi postali (a partire dal 10 giugno 2017 non sarà più solo Poste Italiane a occuparsi dei servizi legati alle notificazioni e comunicazioni di atti giudiziari e di quelli riguardanti le multe), ambiente, servizi professionali (nuove regole per le società tra avvocati e in particolare tra giovani professionisti), sanità (più concorrenza e più chiarezza nella distribuzione farmaceutica e per le farmacie la possibilità di restare aperte più a lungo), trasporti (maggiori tutele per gli utenti dei servizi di trasporto di linea), turismo (possibilità per gli alberghi di offrire tariffe più vantaggiose).

 

Pensioni e assunzioni: le novità nel Def

Abbiamo dato voto favorevole anche alle due risoluzioni che accompagnano la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2015, che rivede le previsioni economiche e di finanza pubblica contenute nel Def dell’aprile 2015, al fine di adeguare il quadro previsionale finanziario per l’anno in corso e per quelli successivi ai mutamenti nel frattempo intervenuti negli andamenti economici.

Una delle risoluzioni, quella che ha dato il via libera al rinvio del pareggio di bilancio e che aveva bisogno della maggioranza assoluta, cioè 316 voti favorevoli, è passata con 342 sì e 159 no. Questo documento ha inoltre autorizzato l’aumento del rapporto deficit/Pil programmatico nei limiti massimi, cioè al 2,4%, dal 2,2% attualmente previsto, tenendo conto anche dell’ulteriore flessibilità che potrebbe essere concessa dalla Ue per il cosiddetto “sconto migranti”, ovvero un ulteriore 0,2%.

L’altra risoluzione, quella di maggioranza, è passata con 339 voti a favore, 159 contrari e 6 astenuti, e impegna il Governo, tra l’altro, a prorogare gli sgravi per le assunzioni stabili e a introdurre flessibilità in uscita per le pensioni. Inoltre, vengono previsti interventi sugli esodati, per il contrasto alla povertà assoluta e all’esclusione sociale, in materia di tutela del lavoro autonomo, per il Sud, la famiglia, le tasse, gli investimenti. Altre misure riguardano l’opzione donna per tutte le lavoratrici che maturino i requisiti anagrafici e contributivi previsti entro il 31 dicembre 2015, lo stop sulla prima casa e il rafforzamento degli strumenti a favore degli affitti, la cancellazione dell’Imu sui terreni agricoli e sui macchinari cosiddetti imbullonati, la progressiva riduzione dell’imposizione sugli utili d’impresa, la proroga degli eco-bonus, il programma dei pagamenti dei debiti comm erciali delle pubbliche amministrazioni, un sistema di finanziamento delle Città Metropolitane e degli enti di area vasta, la difesa del suolo e la salvaguardia del territorio, a partire dalle aree maggiormente esposte al rischio idrogeologico, la lotta all’evasione fiscale, la spending review.

 

Più chiarezza sui venditori di energia

Come sappiamo tutti, sono sempre numerose le segnalazioni degli utenti che lamentano l’invio di bollette incongrue, dagli importi esagerati imputati a sostanziosi conguagli, da parte delle società venditrici di energia. Secondo le associazioni dei consumatori sarebbero state commesse gravi violazioni del codice del consumo nella fatturazione di queste bollette a causa di conteggi errati, con l’addebito di consumi stimati, ma non effettivi, e di errori di valutazione e verifica, determinati da sistemi di calcolo imprecisi e poco trasparenti. Il cittadino non ne può più, perché poi è suo onere togliersi dagli impicci creati da queste spiacevoli situazioni.

Ecco perché alla Camera abbiamo approvato una mozione che impegna il Governo a favorire, per quanto di competenza, nel caso in cui l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ravvisasse comportamenti illegittimi da parte dei gestori dei servizi, che venga assicurato il diritto degli utenti a non effettuare il pagamento per conguagli considerati errati ovvero a ricevere tempestivamente il rimborso delle somme eventualmente già versate ma non dovute. Inoltre, abbiamo chiesto di promuovere l’emanazione di più appropriate modalità e tempistiche di fatturazione e conguaglio, anche tenendo conto delle innovazioni tecnologiche (contatori e reti intelligenti, elettrotecnologie, domotica), che siano volte a ridurre, a vantaggio del cliente finale, i casi di fatture con consumi sottostimati cui facciano seguito conguagli di importo elevato, così come i casi di fatture con consumi sovrastimati rispetto ai co nsumi effettivi. L’impegno è anche a garantire un capillare monitoraggio dei mercati retail del gas e dell’energia elettrica verso la piena liberalizzazione.

 

L’importanza di vaccinare i bambini

L’Organizzazione mondiale della sanità è in allarme in quanto sono ormai troppi i genitori che evitano di vaccinare i neonati nel timore che possano esserci gravi conseguenze di salute, dimenticando che proprio i bambini, in assenza di adeguata copertura vaccinale, sono i soggetti più a rischio di contrarre malattie infettive e che la prevenzione svolge un ruolo fondamentale per evitare l’insorgere di malattie.

In questi anni anche in Italia sono diminuite le vaccinazioni che lasciano scoperti da una protezione fondamentale tanti piccoli. Spesso questo fenomeno avviene dopo aver letto su Internet o sui social notizie in merito che sono per lo più false e prive di fondamento. E la scelta di questi genitori avviene senza aver consultato i medici e senza aver letto articoli o documentazione scientifici.

Sul tema ho firmato un’interrogazione al Ministro della Salute al quale viene chiesto quali misure intenda adottare per far fronte alla bassa percentuale di vaccinazioni in atto e se ritenga necessario avviare una profonda e diffusa campagna d’informazione e sensibilizzazione.

Non possiamo permettere che la disinformazione produca danni più grandi di quelli che questi cittadini credono di evitare, non solo ai propri figli, ma anche a quelli degli altri, considerato che l’efficacia dei vaccini è proporzionale alla loro diffusione.

 

Una legge per le badanti

Ho sottoscritto un progetto di legge sulla deducibilità e la detraibilità degli oneri e delle spese sostenuti dalle famiglie per gli addetti all’assistenza personale, in una parola le badanti. Sono, infatti, necessarie alcune modifiche all’attuale contesto normativo al fine di sostenere le famiglie rafforzando le previsioni di legge che già oggi consentono di dedurre o detrarre gli oneri e le spese connessi all’instaurazione di lavoro domestico. Questa previsione consentirebbe, tra l’altro, di porre un freno al significativo tasso di irregolarità che contraddistingue il comparto, permettendo quindi di tutelare tutti quei lavoratori del settore oggi occupati in “nero”.

Le famiglie, nella loro qualità di datori di lavoro domestico, sostengono tutti gli obblighi e gli oneri che in materia gravano sul lavoro dipendente e non beneficiano di alcun sostegno da parte dello Stato, se non attraverso una parziale deducibilità degli oneri previdenziali e la detraibilità al 19% dei costi per l’assistenza personale destinata a soggetti non autosufficienti.

La proposta di legge si propone, dunque, di rafforzare gli strumenti di sostegno fiscale a favore delle famiglie che per necessità o per scelta decidono di avvalersi della collaborazione professionale di un addetto all’assistenza personale contribuendo anche all’emersione di forme di irregolarità nella conduzione dei rapporti di lavoro.

Paolo Cova