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Tutti i numeri della Pa

Con 286 voti favorevoli, 132 contrari e 2 astenuti, alla Camera abbiamo proceduto con l’approvazione di un altro passo importante per il funzionamento della nostra Repubblica: il disegno di legge di conversione del decreto sulle misure per l’efficienza della pubblica amministrazione e degli uffici giudiziari. Il provvedimento contiene vari interventi in materia di lavoro pubblico, di organizzazione della pubblica amministrazione, di semplificazione, di incentivazione della trasparenza e correttezza delle procedure nei lavori pubblici, norme in materia di giustizia che vanno nella direzione di uno snellimento del processo amministrativo e dell’attuazione del processo civile telematico.

Nel dettaglio, il decreto è quello che prevede che i dirigenti pubblici possano andare in pensione a 62 anni, cioè 4 in anticipo rispetto alla riforma Fornero, ad eccezione dei magistrati, che potranno restare in servizio fino a 70 anni e dei medici e i professori universitari, che potranno lavorare fino a 65 anni. Viene poi risolto anche il problema della cosiddetta “quota 96”, che consentirà a 4mila insegnanti di andare in pensione a settembre se accetteranno di riscattare il trattamento di fine rapporto alla data prevista dalla riforma Fornero.

Buone novità anche per gli enti locali che avranno più margini di manovra per le assunzioni a tempo determinato e per i contratti a termine. Grande dibattito ha sollevato la questione delle Camera di commercio: per ora vale il taglio degli importi dovuti che sarà graduale nei prossimi tre anni, partendo da un meno 35% nel 2015, meno 40% nel 2016 e meno 50% nel 2017.

Per gli statali la mobilità sarà obbligatoria, ma non verrà applicata ai dipendenti pubblici che hanno figli al di sotto dei tre anni, disabili e che godono del congedo parentale. Inoltre i criteri saranno stabiliti più avanti e solo dopo aver consultato i sindacati.

Per quanto riguarda Expo, l’unità operativa speciale dovrà operare fino alla completa esecuzione dei contratti di appalto di lavoro, servizi e forniture e al massimo fino al 31 dicembre 2016. Potranno, poi, essere commissariate anche le società appaltatrici dei lavori coinvolte nelle inchieste per corruzione.

Ancora, il decreto stabilisce l’assunzione di 1.030 vigili del fuoco e salva le sezioni distaccate dei Tar, che si trovano nelle città sedi di Corti d’appello (Salerno, Reggio Calabria, Lecce, Brescia e Catania). La soppressione delle altre sedi slitta dall’ottobre 2014 a luglio 2015. Novità anche per chi vuole insegnare all’università: saranno sufficienti 10 pubblicazioni anziché 12 per presentare la candidatura e saranno rivisti i criteri di valutazione.

 

L’agricoltura fa i bilanci

Nelle ultime settimane sono stato nominato relatore per il Rendiconto del bilancio dello Stato per l’esercizio finanziario 2013 e l’assestamento 2014 del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. Ho avuto, dunque, l’onore e l’onere di portare, appunto, una relazione all’esame dei colleghi. Ai quali ho ricordato che nell’ambito del più generale processo di taglio della spesa pubblica avviato dal 2011, il Ministero ha provveduto a una revisione degli assetti organizzativi che ha rideterminato la dotazione organica, portando a una riduzione dei posti di funzione dirigenziale e del personale non dirigenziale.

Il riordino ha comportato nel 2013 la riduzione del numero degli enti vigilati che da 9 sono passati a 6, di cui uno in liquidazione. Per quanto riguarda altri aspetti gestionali, ho sottolineato un punto che mi sta particolarmente a cuore, come sapete: la Corte dei conti ha riscontrato notevoli criticità nella gestione degli interventi per il recupero del prelievo supplementare dovuto dagli allevatori nell’ambito del regime delle quote latte. E le cause dei ritardi stanno nelle responsabilità dei molteplici soggetti istituzionali operanti nel settore, nella confusione della normativa, delle procedure, delle competenze, nella incertezza sui dati di produzione.

Al riguardo, la Corte dei conti ha segnalato anche che il mancato recupero comporta una probabile rivalsa sulla generalità dei contribuenti e che questo modo di procedere consente di mantenere sommerso un debito a carico del bilancio statale. Infatti, la Commissione europea ha già disposto l’avvio di una procedura di infrazione.

Ho chiuso il mio intervento auspicando che nei prossimi anni il debito a carico del bilancio statale sia contabilizzato in modo più trasparente, ma ho chiesto anche una maggiore conoscenza della situazione finanziaria del Sian, il Sistema informativo agricolo nazionale, partecipato al 51% da Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura e della stessa AGEA.

 

Veterinari e tracciabilità per essere competitivi

Lunedì 4 agosto, in Aula, riprenderemo l’esame del testo del decreto competitività e io ho presentato in proposito due emendamenti che riguardano il veterinario aziendale e la dematerializzazione del famigerato Modello 4 per il trasporto degli animali.

Come ricorderete, il decreto legge “Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale” prevede interventi di carattere fiscale per il rilancio dell’economia, per accelerare il pagamento dei debiti arretrati delle pubbliche amministrazioni, norme in materia di revisione ed efficienza della spesa pubblica. Lunedì ripartiremo con la discussione sulle linee generali e a seguire ci sarà l’esame del disegno di legge di conversione. Le disposizioni riguardano tra l’altro anche il settore agricolo ed è in quest’ambito che entro a gamba tesa. Il primo dei miei emendamenti si occupa dell’aspetto della consulenza aziendale, per la quale chiedo di aggiungere quella zootecnica veterinaria e la figura del veterinario aziendale. Se lo volete leggere cliccate qui.

Questa norma consentirebbe di ampliare la consulenza aziendale anche al comparto zootecnico e di garantire che sia fatta dal veterinario aziendale, come già previsto da una legge del 1999.

L’altro emendamento riguarda la dematerializzazione del Modello 4, quello usato per il trasporto degli animali e di cui vi avevo già scritto tempo addietro per le complicazioni che comportava. Qui lo potete leggere.

In sostanza, chiedo che quel documento sia dematerializzato e realizzato all’interno del sistema Banca dati nazionali dell’Anagrafe zootecnica sul sito del Sistema informativo veterinario e che al solo trasportatore venga rilasciata una copia cartacea, semplificando la compilazione e la trasmissione dei dati di trasporto degli animali e la loro tracciabilità.