INTERROGAZIONE PROCESSO QUOTE LATTE

Il 16 ottobre è iniziata l'udienza preliminare su alcune vicende che riguardano le famose "Quote latte" e le indagini conoscitive da parte dei Carabinieri e della Finanza.
Potrebbe ravvisarsi un danno nei confronti dello Stato italiano per una sbagliata quantificazione delle quote latte realmente prodotte.
Ora spetta alla magistratura verificare quanto emerso e se siamo di fronte ad un reato.
Personalmente volevo capire se Il Presidente del Consiglio e il Ministro delle Politiche Agricole e Foresteali intendano costituirsi parte civile.
Se vuoi leggere l'interrogazione clicca qui

Alcatel: Deputati PD, salvare i posti di lavoro per sostenere innovazione e ricerca

Chiudere le sedi italiane di Alcatel Lucent, che ha il suo quartiere generale in Lombardia, a Vimercate, significa uccidere la ricerca e l’innovazione, ovvero un settore strategico per il nostro Paese. Non possiamo permetterci di perdere competenze preziose. Per questo, sosteniamo con forza le ragioni dei lavoratori che hanno manifestato questa mattina davanti a Montecitorio.

Alcatel Lucent ha presentato infatti il piano di ristrutturazione “Shift Plan”, annunciando per l’Europa 5870 esuberi. Per l’Italia la direzione ha comunicato tagli occupazionali per 586 lavoratori.  Inoltre l’azienda ha annunciato una serie di esternalizzazioni totali o parziali di attività che, se aggiunte al piano presentato, aumenterebbero significativamente il numero di tagli previsti per il nostro Paese.

Stiamo sollecitando quotidianamente il Governo, che è impegnato anche sul versante della cosiddetta Agenda digitale. Per questo ci auguriamo di avere rassicurazioni già nelle prossime ore. Lì si capirà se saremo capaci di dare spazio a nuovi investimenti in questo settore o se invece lasceremo che i nostri «cervelli» e le nostre competenze, davvero di alto livello, anche internazionale, diventino risorse inutilizzabili.

Deputati PD – Delegazione lombarda

INTERROGAZIONE ALCATEL LUCENT

Interrogazione urgente al Ministro dello Sviluppo Economico

 

 

PREMESSO CHE:

 

Alcatel Lucent ha presentato il piano di ristrutturazione “Shift Plan”, annunciando per l’Europa 5870 tagli su un totale mondiale di 15.000.

L’Europa paga ancora una volta il prezzo più alto e questo è dovuto a precise scelte aziendali che localizzano gli investimenti nelle aree geografiche, dove l’andamento dei mercato è più favorevole a discapito dei lavoratori europei ed italiani.

Il piano prevede la chiusura o cessione di numerose sedi in Europa. Per l’Italia sono a rischio le sedi della Field Force (Sesto Fiorentino, Padova, Bari, Napoli) e le sedi di Rieti e Battipaglia.

La direzione ha comunicato i tagli occupazionali per paese. Per l’Italia i 586 tagli occupazionali sono così ripartiti: IP Routing: 407 (su 893 addetti), IP Platform: 53 (su 148), Fixed Network: 4 (su 48), Wireless: 3 (su 16), COO: 67 (su 531), Sales: 14 (su 54), Strategic Industry: 9 (su 53), Finance: 16 (su 34), HR e Learning: 12 (su 29), Legal: 1 (su 8).

In modo particolare per il personale di R&D pari a 550 addetti i tagli ammontano a 247 così articolati: R&D Legacy: 144 (su 153 addetti), R&D Growth: 103 (su 397).

Inoltre l’azienda ha comunicato una serie di esternalizzazioni totali o parziali di attività, che se aggiunte al piano presentato, aumenterebbero significativamente il numero di tagli previsti per il nostro Paese. 

Le attività che sono sotto analisi per un potenziale outsourcing sono: Sviluppi IT di applicazioni utilizzate dal Gruppo (B&ITT), Facility Mangement Service, Field Force.

La portata dei tagli e delle cancellazione di attività nel nostro Paese è enorme e senza precedenti.

L’azienda ha deciso di disinvestire massicciamente in Italia sia sulle attività di R&D, che sulle attività e servizi di supporto ad essa correlate.

Il prezzo che dovranno pagare le lavoratrici ed i lavoratori italiani è altissimo.

 

CONSIDERATO CHE:

 

L’azienda ha annunciato che si terranno in tempi rapidi una serie di incontri in tutti i Paesi europei per approfondire e dettagliare gli annunci dati.

L’incontro per l’Italia è previsto il 17 Ottobre.

 

Si chiede quali iniziative si intendano attivare per evitare la cancellazione di fatto della presenza industriale di Alcatel Lucent nel nostro Paese anche in considerazione della portata strategica di queste attività nel campo della ricerca e dell’innovazione.

 

Roberto Rampi

Alessia Mosca

Gian Mario Fragomeli

Paolo Cova

FRAGOMELI (PD) – EMENDAMENTI SU TARES E IMU: NON TECNICISMI MA IL PRINCIPIO SACROSANTO DELL’AUTONOMIA DEGLI ENTI LOCALI

«Esprimo grande soddisfazione per l’approvazione, nella seduta di lunedì 14 ottobre alla Camera, di un mio emendamento che, dettagliando ulteriormente quello già approvato nei giorni precedenti, va a specificare la facoltà, anche per l’anno 2013, di applicare il tributo 2012. Ciò significa, non l’obbligo di dover affrontare l’ennesimo tecnicismo normativo ma, al contrario, l’opportunità di rimarcare con forza quello che è un principio imprescindibile per gli Enti Locali: l’autonomia.»

 

Questo il commento dell’On. Gian Mario Fragomeli (PD) in merito alla recente approvazione dell’emendamento da lui presentato e con il quale si va a dare una risposta alle problematiche sollevate dagli Amministratori locali circa la questione Tares/Tarsu.

 

Continua Fragomeli: «Nello specifico, con l’applicazione di questo emendamento, si eviteranno gli spropositati aumenti cui sarebbero state sottoposte alcune categorie di contribuenti (famiglie numerose, attività commerciali, etc) che, diversamente, pagheranno lo stesso importo del 2012 (salvo i 30 centesimi/mq da versare all’erario).

Non verrà infatti reintrodotto il tributo del 2012 (Tarsu/TIA) ma, più correttamente, sarà ora possibile applicare i criteri di calcolo del tributo 2012.

I comuni che pertanto avessero già approvato i regolamenti istitutivi della Tares non dovranno revocarli ma potranno semplicemente adeguarli per la definizione dell’importo dell’ultima rata. Non ultimo si eviterà anche di attuare una disciplina – di fatto – già superata dall’introduzione, il prossimo anno, della Service Tax.»

 

«Vorrei segnalare infine» conclude l’On. Fragomeli «l’approvazione, nella giornata di ieri, di un altro importante emendamento che reintroduce per i Comuni – come avveniva nell’ICI – la possibilità di equiparare alla prima casa (con onere a carico dello Stato) l’immobile concesso da un soggetto – a titolo gratuito – a genitori o figli. Il proprietario quindi, su quell’immobile assimilato appunto a prima casa, non pagherà la seconda rata dell’Imu.»

 

RELAZIONE COMMISSIONE RIFORME COSTITUZIONALI

Oggi in aula il Ministro Quagliariello ha presentato la Relazione finale della Commissione per le Riforme Costituzionali.
Ho ascoltato la relazione del Ministro e a caldo posso dire che sono necessari approfondimenti sulla riforma dello stato e su un eventuale passaggio ad un semi-presidenzialismo.
Positiva l'indicazione della richiesta di eliminare il bicameralismo perfetto tra Senato e Camera, la riduzione dei parlamentari e la valorizzazione delle Regioni nel Senato federale.
Mi riservo un commento più preciso dopo una attenta lettura.

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NEWS DAL PARLAMENTO DEL 13 OTTOBRE


Primo passo contro il femminicidio


Con il voto definitivo del Senato (143 sì, 3 no, Lega, Sel e M5S non hanno partecipato al voto) il decreto legge contenente le misure per il contrasto della violenza di genere è diventato legge, nonostante abbia rischiato di saltare per i numerosi emendamenti presentati.

Ricordo brevemente le novità che prevede: l’inasprimento delle pene in caso di maltrattamento in presenza dei minori (la cosiddetta violenza assistita), in caso di violenza sessuale su donne in gravidanza e sul coniuge, anche se divorziato o separato; la possibilità per gli inquirenti di raccogliere le testimonianze in modalità protetta, cioè la vittima può essere interrogata senza aver di fronte il compagno; la querela è irrevocabile, dunque una volta che è stata presentata, non può più essere ritirata in modo da sottrarre la vittima al rischio di nuove intimidazioni allo scopo di farla desistere; l’arresto in flagranza obbligatorio in caso di maltrattamenti su famigliari e conviventi.

Troppo poco? E che dire della polemica sul fatto che il decreto contiene anche altre misure che nulla c’entrano? Dal mio punto di vista, è importante che almeno un punto sia stato portato a casa: sono necessari più centri antiviolenza e di protezione della donna, si doveva cominciare a prendere provvedimenti seri. Questo è un primo passo.


Il populismo vola Alitalia


Visto quanto successo negli ultimi giorni, vorrei fare alcune riflessione sulla vicenda Alitalia. La campagna elettorale del 2008 del centrodestra puntava su abolizione dell’Ici e mantenimento di Alitalia come compagnia di bandiera italiana. Proposte con cui stravinse, ma oggi raccogliamo i cocci di quelle scelte.

Mantenere Alitalia in mani di privati italiani comportò che la “bad company” della società costò circa 3,5 miliardi ai cittadini e il carico di tutti gli esuberi. Ora, dopo 5 anni siamo ancora al punto di partenza e vendiamo ai francesi incassando meno del 2008.

L’altra vicenda, quella dell’Ici, ha dimostrato che abolirla totalmente ha portato al dissesto i comuni e ha comportato una drastica riduzione dei servizi ai cittadini. Due scelte che sono costate veramente tanto al Paese.

Ricordiamo tutti quanto il marketing politico e il populismo trionfavano in quei giorni di campagna elettorale…


Il refrain dei grillini


Dopo l'approvazione del Decreto contro il femminicidio alla Camera, sono continuate, in Aula, la discussione e la votazione degli emendamenti della legge sul finanziamento pubblico dei partiti. Nel merito del provvedimento entrerò in seguito dopo l'approvazione,invece mi sembrava opportuno raccontare quanto avvenuto nella giornata di giovedì.

A inizio seduta i deputati del M5S hanno usato toni provocatori e offensivi per ritardare l’approvazione di questo provvedimento, risulta oltremodo evidente la difficoltà sulla vicenda del reato di immigrazione (avete presente le polemiche interne al movimento). I lavori sono stati, dunque, sospesi per alcune ore per consentire la riunione dei capigruppo, ma anche nel pomeriggio i toni non si sono abbassati.

Mi rendo conto che l’approvazione di alcuni provvedimenti sta togliendo motivazione ai grillini, ma è da 6 mesi che non fanno che raccontare sempre le stesse cose, come in un insolito refrain.

Tutti al tavolo per il latte

Buone notizie per la mia battaglia sul prezzo del latte. La Ministro alle Politiche agricole Nunzia De Girolamo ha convocato il Tavolo della filiera del latte per mercoledì 23 ottobre 2013, nei suoi uffici di Roma. E’ la palese dimostrazione che ha accolto e dà pieno atto alla mia risoluzione, approvata prima del breve stop seguito alla crisi, e che la impegna a lavorare celermente per stabilire quanto prima un prezzo equo del latte bovino italiano.

E anche se questo è un tavolo di lavoro più ampio, il Ministro si è impegnata a convocarlo con prospettive a lungo termine e dunque è la sede opportuna per poter iniziare a formulare l'indicizzazione.


Milano va a Congresso


Venerdì è scaduto il termine per la presentazione delle candidature alla Segreteria provinciale del Pd di Milano. Quattro sono le/i candidate/i che sono stati presentati, che conosco personalmente e con alcuni dei quali ho condiviso anche parte del mio impegno politico: sono Pietro Bussolati, Arianna Cavicchioli, Arianna Censi e David Gentili.


Personalmente sono stato interessato dal documento “Idee in movimento per il prossimo Partito democratico”, presentato nei giorni scorsi, che contiene idee su quale Pd metropolitano desideriamo costruire nei prossimi anni. Lo potete leggere cliccando qui.

Sono convinto che Milano può rappresentare una spinta propulsiva per continuare nella costruzione del Pd, anche a livello nazionale, perché Milano e il Pd milanese devono giocare un ruolo primario nell’Expo 2015 che trascini anche il nostro Paese verso la fine di questo tunnel.


Come appuntamento di sicuro interesse, vi segnalo quello di martedì 15 ottobre 2013, alle 21, all’Energolab di via Plinio 38, a Milano, dove si terrà un incontro con il candidato
Pietro Bussolati. Mi sembra una buona occasione per ascoltare quali proposte e quali prospettive vengono messe in campo.

Tavolo filiera del latte: è la prima risposta alla mia risoluzione sul prezzo equo e indicizzato

“Il Ministro De Girolamo ha accolto e dà pieno atto alla mia risoluzione”. Commenta così Paolo Cova, parlamentare del Pd, la notizia che il Tavolo della filiera del latte sarà convocato per mercoledì 23 ottobre 2013, al Ministero delle Politiche agricole, a Roma.

Cova è il primo firmatario della risoluzione che impegna il Ministro a lavorare celermente per stabilire quanto prima un prezzo equo del latte bovino italiano, approvata prima del breve stop seguito alla crisi della scorsa settimana.

 

“Anche se questo è un tavolo di lavoro più ampio, la Ministro si è impegnata a convocarlo con prospettive a lungo termine e dunque è la sede opportuna per poter iniziare a formulare l'indicizzazione”, aggiunge il parlamentare Pd.

 

Roma, 10 ottobre 2013

 

Amianto: Deputati Lombardi PD, dare attuazione al Piano Nazionale Amianto. Servono risorse nella Legge di stabilità

Amianto: Deputati Lombardi PD, dare attuazione al Piano Nazionale Amianto. Servono risorse nella Legge di stabilità

“Per risolvere il problema dell'amianto servono azioni concrete che diano corso agli impegni assunti con il Piano Nazionale Amianto, ancora oggi fermo alla Conferenza delle Regioni, per mancanza di garanzie sulle risorse da parte dei Ministeri competenti”.  Di questo si è discusso nel corso della riunione informale che si è tenuta in mattinata in Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati tra i parlamentari e rappresentanti dell'AIEA, Associazione Italiana Esposti Amianto, che oggi manifestato davanti a Montecitorio. Impegno ribadito anche nel successivo incontro tra la delegazione lombarda dei Deputati PD e i rappresentanti del Co.P.A.L. (Comitato Prevenzione Amianto Lombardia).

“Il Piano Nazionale Amianto, promosso lo scorso novembre durante la conferenza intergovernativa di Venezia, è stato un passaggio importante che ha definito tre macroaree di intervento: tutela della salute, dell'ambiente e sicurezza del lavoro e previdenziali. Le misure contenute nel Piano devono però trovare presto attuazione, in stretta collaborazione con le associazioni e i soggetti che da anni operano su questo fronte – hanno detto durante la riunione i Deputati lombardi del Partito democratico – In Lombardia, infatti, diversi Comitati e Associazioni hanno dato vita alla Conferenza prevenzione amianto Lombardia e hanno approvato lo scorso novembre un documento conclusivo, che contiene proposte dettagliate in materia di censimento, sorveglianza sanitaria, bonifiche e tutela delle persone esposte a rischio amianto.  Occorre ripartire da qui, prevedendo già nella prossima Legge di stabilità lo stanziamento di alcune risorse minime necessarie per avviare l'attuazione del Piano e creare le condizioni perché anche Regione Lombardia possa compartecipare al finanziamento delle misure più urgenti."

Roma, 8 ottobre 2013

NEWS DAL PARLAMENTO DEL 6 OTTOBRE

Quando la crisi è la strada per il rinnovamento

Siamo stati testimoni tutti, fuori e dentro il Palazzo, che questa settimana è iniziata con una grande fibrillazione che ha coinvolto tutto il Parlamento, il Governo, ma anche gran parte degli italiani. La scelta di Berlusconi di far dimissionare i Ministri, aprendo di fatto una crisi, è stato il rotolamento di una palla di neve che ha provocato una valanga all’interno del Pdl, dove si è aperto uno scontro tra chi poneva al primo posto il “capo” e chi era preoccupato della situazione italiana.

La conclusione è nota a tutti e mi sembra importante dire che condivido quanto espresso da Enrico Letta, ovvero che ora abbiamo un governo politico diverso da quello numerico. Lo scenario che ci si prospetta è di un centrodestra che si sta ristrutturando e spero che si incammini verso una dimensione di destra europea e non populista.

Anche all’interno del Pd cambiano gli scenari: ora è sempre più necessario costruire un profilo di partito progressista che sappia e voglia mettersi alla guida del nostro Paese. Non devono più esserci alibi, ma dobbiamo fare un cammino che arrivi a proporre una politica economica che riequilibri le disuguaglianze tra generazioni e tra persone. Dobbiamo, cioè, immettere nel tessuto sociale quella dimensione di solidarietà che è andata persa lasciandoci più poveri e più soli.

Serve investire sul futuro dei nostri giovani, pensando che le loro conoscenze, capacità e talenti sono una ricchezza per tutti noi. Spesso abbiamo posto altre priorità, ma è da loro che dobbiamo ripartire per rinnovarci.

E’ l’ora dell’accoglienza

Ho aspettato alcuni giorni prima di esprimere alcuni pensieri su quanto è avvenuto a Lampedusa. Immagino che vi aspettiate da me una proposta politica, ma credo che ora serva altro. La politica e le soluzioni per decidere cosa fare vengono dopo.

Oggi la parola d’ordine è “accoglienza”: dobbiamo imparare ad accogliere e a non chiuderci in noi stessi. Chi è capace di accogliere gli altri sarà accolto a sua volta.

Abbiamo perso questa dimensione, siamo ripiegati su noi stessi, sul nostro egoismo e sulle nostre paure. Ora è necessario andare incontro a chi è in difficoltà maggiori delle nostre e che ci guarda con la speranza negli occhi.

Non possiamo pretendere che il mondo venga cambiato solo dalla politica: ognuno di noi lo può modificare, facendo piccoli gesti di accoglienza.

Come ti delego il Governo

La Camera ha approvato il testo unificato delle proposte di legge con le quali si è inteso conferire una delega al Governo riguardante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita, cioè quella che viene chiamata Delega fiscale.

La proposta si compone di 16 articoli concernenti alcuni principi generali e le procedure di delega. I punti più importanti che tocca sono vari: la revisione del catasto dei fabbricati, le norme in materia di evasione ed erosione fiscale, la disciplina dell’abuso del diritto e dell’elusione fiscale, norme in materia di tutoraggio, semplificazione fiscale e revisione del sistema sanzionatorio, la revisione del contenzioso e della riscossione degli enti locali, la delega per la revisione dell’imposizione sui redditi di impresa e la previsione di regimi forfetari per i contribuenti di minori dimensioni, la razionalizzazione della determinazione del reddito d'impresa e di imposte indirette e in materia di giochi pubblici (ne ho parlato nella scorsa newsletter) infine la delega a introdurre nuove forme di fiscalità ambientale.

Temi per addetti ai lavori? Non proprio, perché come per la questione relativa alla ludopatia, questi provvedimenti entrano a gamba tesa nella vita dei cittadini. L’obiettivo è semplificarla e renderla più equa. In questo caso, soprattutto rispetto ai “furbetti” dell’evasione. Speriamo finalmente di riuscirci.

Caro il mio grano

C’è un altro problema, oltre a quello annoso del latte, che colpisce il mondo dell’agricoltura e di conseguenza noi consumatori: quello del grano duro, pagato poco alla fonte e venduto a molto di più sul mercato. In Commissione Agricoltura della Camera abbiamo ascoltato su questo tema i rappresentanti delle organizzazioni Agrinsieme (Confagricoltura, Cia, Alleanza delle cooperative), Coldiretti, Copagri, UeCoop e Unci.

Essi hanno confermato che anche in questo settore, esistono delle forme di speculazione che danneggiano i produttori e i consumatori. Succede, infatti, che i produttori vengano pagati circa 24 euro al quintale, mentre i consumatori, dopo il passaggio attraverso le industrie, si ritrovano un ricarico del 300-400%. E’ evidente il guadagno massiccio che incamera la trasformazione.

Eppure, stiamo parlando di un prodotto primario della dieta mediterranea, si tratta di pasta e pane, prodotti acquistati dai consumatori quotidianamente. Ancora una volta, come nel caso del latte, non c’è corrispondenza tra quanto la materia prima viene pagata alla fonte e il prezzo con cui viene immessa sul mercato. Queste speculazioni sono sempre a carico del consumatore che paga caro un prodotto che viene remunerato di meno all'origine.

L’Unesco tornerà a Monza

Il Forum Unesco per la cultura e i sistemi culturali si è tenuto, nelle ultime edizioni, a Monza, negli spazi della Villa Reale. La prossima edizione dovrà, però, traslocare poiché il palazzo è sottoposto a lavori di restauro. Per la precisione, l’evento verrà ospitato a Firenze e per l’occasione il Decreto Valore cultura del Ministro Massimo Bray ha stanziato 400mila euro.

Alla notizia la Lega, ma solo in Lombardia, ha fatto il diavolo a quattro: secondo il Carroccio, il Pd permette al sindaco fiorentino Matteo Renzi di scippare a Monza una manifestazione di rilievo. Peccato che nessuno dei leghisti in Parlamento, al momento di votare il provvedimento, si sia alzato a muovere alcuna lamentela.

Noi del Pd, alla Camera e in Consiglio regionale, abbiamo una posizione più equilibrata: se necessità vuole che per ora il Forum venga spostato, non ce ne faremo un cruccio, ma Regione Lombardia deve, comunque, garantire che l’Unesco torni a Monza per il 2015, cioè in tempo per l’Expo, del quale deve diventare uno degli appuntamenti di punta. E a questo scopo la Lega, invece di berciare come sempre inutilmente, visto che qui governa, deve adoperarsi per trovare adeguate risorse.

Contestualmente, alla Camera abbiamo fatto votare un ordine del giorno, dentro il Decreto Bray, che impegna il Governo a prevedere un sostegno al Forum Unesco in vista di Expo. E posso assicurare che il Ministro si è dichiarato più che disponibile a dare seguito all’indicazione.

Da Pompei al concerto dal vivo

Ma cosa prevede il cosiddetto Decreto Valore cultura, recante “Disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei Beni e delle Attività Culturali”, voluto e promosso dal Ministro dei Beni culturali e del turismo Massimo Bray? Interviene in molti settori, ad esempio stanziando fondi per diversi scavi archeologici, in particolare quello di Pompei (in quelle che sono denominate “Disposizioni urgenti per la tutela, il restauro e la valorizzazione del patrimonio culturale italiano”), per musei, tax credit per i cinema, misure per risanare i debiti delle fondazioni liriche e dei teatri.

E stabilisce anche un’agevolazione alle donazioni fino a 5mila euro in favore della cultura, fondi per promuovere giovani artisti e compositori emergenti e un apprezzato provvedimento che interessa la musica dal vivo: basterà, infatti, un’autocertificazione da consegnare in Comune, per annullare l’iter di licenze e autorizzazioni oggi necessarie per organizzare un concerto con meno di 200 spettatori entro le 24.

Grano duro: poco pagato alla fonte, venduto al 300-400% in più al consumatore

Si sono tenute oggi, giovedì 3 ottobre 2013, in XIII Commissione Agricoltura della Camera, le audizione dei rappresentanti delle organizzazioni Agrinsieme (Confagricoltura, Cia, Alleanza delle cooperative), Coldiretti, Copagri, UeCoop e Unci su questioni riguardanti il grano duro italiano.

 

“Anche in questo settore, esistono delle forme di speculazione che danneggiano i produttori e i consumatori – interviene Paolo Cova, parlamentare del Pd e componente della Commissione –. Succede, infatti, che i produttori vengano pagati circa 24 euro al quintale, mentre i consumatori, dopo il passaggio attraverso le industrie, si ritrovano un ricarico del 300-400%. E’ evidente il guadagno massiccio che incamera la trasformazione”.

 

Eppure, dice, non senza disappunto, Cova, “stiamo parlando di un prodotto primario della dieta mediterranea, cioè si tratta di pasta e pane, prodotti acquistati dai consumatori quotidianamente. Ancora una volta, come nel caso del latte, non c’è corrispondenza tra quanto la materia prima viene pagata alla fonte e il prezzo con cui viene immessa sul mercato. Queste speculazioni sono sempre a carico del consumatore che paga caro un prodotto che viene remunerato di meno all'origine”.

 

Roma, 3 ottobre 2013