FRAGOMELI (PD) – EMENDAMENTI SU TARES E IMU: NON TECNICISMI MA IL PRINCIPIO SACROSANTO DELL’AUTONOMIA DEGLI ENTI LOCALI

«Esprimo grande soddisfazione per l’approvazione, nella seduta di lunedì 14 ottobre alla Camera, di un mio emendamento che, dettagliando ulteriormente quello già approvato nei giorni precedenti, va a specificare la facoltà, anche per l’anno 2013, di applicare il tributo 2012. Ciò significa, non l’obbligo di dover affrontare l’ennesimo tecnicismo normativo ma, al contrario, l’opportunità di rimarcare con forza quello che è un principio imprescindibile per gli Enti Locali: l’autonomia.»

 

Questo il commento dell’On. Gian Mario Fragomeli (PD) in merito alla recente approvazione dell’emendamento da lui presentato e con il quale si va a dare una risposta alle problematiche sollevate dagli Amministratori locali circa la questione Tares/Tarsu.

 

Continua Fragomeli: «Nello specifico, con l’applicazione di questo emendamento, si eviteranno gli spropositati aumenti cui sarebbero state sottoposte alcune categorie di contribuenti (famiglie numerose, attività commerciali, etc) che, diversamente, pagheranno lo stesso importo del 2012 (salvo i 30 centesimi/mq da versare all’erario).

Non verrà infatti reintrodotto il tributo del 2012 (Tarsu/TIA) ma, più correttamente, sarà ora possibile applicare i criteri di calcolo del tributo 2012.

I comuni che pertanto avessero già approvato i regolamenti istitutivi della Tares non dovranno revocarli ma potranno semplicemente adeguarli per la definizione dell’importo dell’ultima rata. Non ultimo si eviterà anche di attuare una disciplina – di fatto – già superata dall’introduzione, il prossimo anno, della Service Tax.»

 

«Vorrei segnalare infine» conclude l’On. Fragomeli «l’approvazione, nella giornata di ieri, di un altro importante emendamento che reintroduce per i Comuni – come avveniva nell’ICI – la possibilità di equiparare alla prima casa (con onere a carico dello Stato) l’immobile concesso da un soggetto – a titolo gratuito – a genitori o figli. Il proprietario quindi, su quell’immobile assimilato appunto a prima casa, non pagherà la seconda rata dell’Imu.»