Sicurezza

Il tema della sicurezza è stato l'asse portante della campagna elettorale della maggiornaza di destra.
Molte proposte sono state dette ma colpisce quanto invece viene fatto dal governo.
Tutte le sigle sindacali dei sindacati di Pubblica Sicurezza hanno pubblicato questo
comunicato stampa che mostra come poi nei fatti la sicurezza passa in secondo piano.

E' importante raccogliere voti con una grande capacità di marketing politico, ma poi niente altro.

Fontana, Rogoredo e via Pestagalli

Buona partecipazioni di abitanti di Rogoredo alla fiaccolata di ieri sera per le strade del quartiere.
Una prima risposta è stata data questa mattina dalla Dr.ssa Cantù(Direttore Generale dell'Asl di Milano).
Infatti ha comunicato l'intenzione di destinare provvisoriamente dei locali in via Monte Palombino per i servizi sociali.Puoi leggere il comunicato dei sindacati unitari cliccando qui .
Ho chiesto la convocazione di una Commissione Politiche Sociali per informare i cittadini di rogoredo.

Ci è stato comunicato che l'apertura della via Pestagalli potrebbe avvenire intorno alla fine del 2009.
Questo crea grossi problemi di trasferimenti all'esterno del quartiere di Rogoredo con l'avvento delle nuove famiglie.
Inutile dire che è una questione che si trascina da almeno 4 anni ed è un'ulteriore dimostrazione dell'incapacità di amministarre una città da parte delle Destre.

Da ultimo la fontana di Piazzale G.Rosa.
La raccolta firme degli abitanti per rimuovere la fontana ha prodotto solo una richiesta di intervento di manutenzione della stessa.
Ho richiesto di convocare una commissione per discutere le reali richieste degli abitanti.

Clinca Santa Rita

MALASANITA’ IN LOMBARDIA
RIPORTIAMO LA SALUTE AL PRIMO POSTO  

È di estrema gravità l’episodio di malasanità che ha visto protagonista la Clinica Santa Rita di Milano in cui è stata messa in discussione la salute, e in alcuni casi la vita, di centinaia di pazienti per interessi di mero carattere economico.
La Magistratura è al lavoro per accertare tutte le responsabilità penali.
La Regione Lombardia non può e non deve minimizzare un caso grave come questo – che non è isolato; non può scaricare le colpe solo sui medici ma deve assumersi tutte le responsabilità politiche ed amministrative.
 

Il modello sanitario lombardo, con il suo sistema di accreditamento, la modalità di rimborso delle prestazioni, i controlli troppo spesso inefficaci, ha mostrato, con questo episodio, tutta la sua fragilità. Un sistema sanitario che di fatto “incentiva le prestazioni”, determina una maggiore esposizione al rischio di truffe e di illegalità da parte delle strutture oltre che non garantire l’appropriatezza delle cure per i cittadini.

L’unico obiettivo delle Aziende sanitarie e degli operatori deve essere la salute del paziente e la qualità delle cure da conseguire a partire da:

 ·     un modello di controlli rivisto, qualificato e potenziato da affidare ad una agenzia indipendente;  
 ·     la modifica dei criteri di accreditamento affinchè la remunerazione dei medici sia legata alla qualità del lavoro e non alla quantità degli interventi effettuati;
 
 ·     il riconoscimento dei diritti per i pazienti ad una informazione trasparente e adeguata rispetto alla diagnosi e alle cure possibili.

Gruppo Regionale Partito Democratico
 
 

SICOMORO

E' in distribuzione il nuovo numero del Sicomoro che potete leggere cliccando qui.
La riflessione di Alexis De Tocqueville fatta nel 1840 deve essere uno stimolo per leggere  i nostri tempi

Via Monte Ortigara

Martedi 10 giugno si è tenuta la Commissione Territorio di Zona 4 sulla situazione dei lavori in via Monte ortigara.
Ne ho già parlato e mostrato alcune foto della situazione di degrado.
Un passo importante avvenuto martedi' è la conferma della ripresa dei lavori di sistemazione delle opere di urbanizzazione che interessano via Monte ortigara. C'è stato l'impegno diretto della società esecutrice dei lavori a iniziare i lavori entro 1-2 settimane.

Forti sono i dubbi sul progetto definitivo, gli abitanti hanno manifestato diverse lacune e problematiche di questo intervento.
Credo opportuno iniziare un lavoro volto a verificare questo intervento e la sua condivisione nel quartiere.

Accreditamenti

le vicende di questi giorni mi portano a fare alcune riflessioni.

Formigoni sta cercando di difendere strenuamente il modello Sanitario della Lombardia.
Scarica ogni colpa sui medici, ma tutte queste osservazioni e dubbi erano stati sollevati negli anni scorsi nella discussione sulla Riforma Sanitaria Lombarda in Consiglio Regionale.
Quando si istituisce una Azienda sanitaria e non si parla più della Salute e della Sanità come beni primari e Valori Insindacabili, si rischia di cadere nella tentazione del fare reddito.
E' successo più volte e inoltre ha fatto lievitare la spesa Sanitaria Regionale con un aggravio dell'IRPEF Regionale a carico dei cittadini.
Beffati 2 volte: pagano di più e rischiano maggiormente di essere sottoposti a esami più o meno invasivi.

FANZAGO- INDECOROSO TEATRINO

INDECOROSO TEATRINO TRA FORMIGONI E MORATTI SULL’EXPO’

Stiamo   assistendo  da  settimane  ad  un  indecoroso  battibecco  tra  il
Presidente   Formigoni   ed  il  Sindaco  Moratti.  Motivo  del  contendere
naturalmente  la regia dell’ Expò, con il contorno della pioggia di milioni
di  euro che cadranno su Milano per la realizzazione delle opere connesse e
delle infrastrutture.
Crediamo  innanzitutto  che,  per  il  bene  di  Milano,  l’Expò  non possa
riguardare  solo  i confini del dazio della città. Quale visione limitata e
parziale  può  avere  quell’Amministratore pubblico che pensa di gestire in
proprio e nel proprio cortile questo evento mondiale!
Inoltre  abbiamo  sempre sostenuto che questa opportunità debba interessare
un’area che va ben oltre quella metropolitana, ma deve coinvolgere tutte le
Regioni  del Nord, perché sarà pur vero che chi viene a Milano nel 2015 non
potrà  non  perdere l’occasione di visitare città come Venezia, o viaggiare
verso  Firenze  e  Roma  con  l’Alta  velocità  ed  in tre ore essere nella
capitale!
Solo  in  questo  modo  Milano  potrà  avere un vero ruolo di motrice dello
sviluppo  del  Nord e questa opportunità potrà essere utile per lo sviluppo
dell’intero sistema paese.

Basta   litigi:  le  istituzioni  lavorino  insieme  per  questo  ambizioso
obiettivo  e  magari  si  preoccupino  anche  di rendere cooperativo questo
progetto,  garantendo  partecipazione  e raccogliendo i contributi di tutti
coloro che, istituzioni in primis, desiderano parteciparvi.

Andrea Fanzago, Consigliere PD

Ancora Rogoredo

Nel Consiglio di Zona 4 di giovedi' 22 maggio abbiamo richiesto ancora la convocazione della Commissione Politiche Sociali-famiglia-Salute(leggi qui) per affrontare la situazione delle strutture Sanitarie A Rogoredo.
Da mesi facciamo richieste per poter conoscere come l'Amministrazione Comunale di Destra intenda affrontare questo problema che interessa sia le persone anziane sia le famiglie giovani.
Fra pochi mesi arriveranno nuovi nuclei famigliari e non vengono date delle risposte.

Intervento di Marilena Adamo

Care colleghe e cari colleghi,

ho   appena  rassegnato  le  mie  dimissioni  da  Consigliere  Comunale  al
Presidente  del  nostro Consiglio. Ci ho pensato molto dopo la mia elezione
al Senato, per la quale ho ricevuto da tutti voi parole affettuose di stima
e  incoraggiamento.  Molti,  dentro e fuori quest’aula, mi hanno chiesto di
rimanere  e di garantire così anche attraverso una presenza il rapporto tra
questo Consiglio e il Parlamento, rapporto di cui abbiamo sentito tutti, al
di  là  delle  appartenenze  politiche, la mancanza. E questo nonostante la
presenza  di  colleghi di Giunta e di Consiglio con incarichi parlamentari.
Non  lo sottolineo con spirito polemico, ma per evidenziare il fatto che la
sola  presenza  non  basta. Abbiamo visto negli ultimi 7 anni alternarsi un
governo  con tanti ministri lombardi che hanno fatto ben poco per la nostra
città  e  viceversa  un  governo  –  quello  di  Prodi-  che  ha  garantito
investimenti  per  opere  strutturali  strategiche  per il suo sviluppo, la
candidatura e la vittoria di Milano per  EXPO 2015.
Oggi  si  è  aperta  una  nuova  stagione,  con un nuovo governo, con tanti
ministri  milanesi  e  lombardi,  ma già sentiamo altre priorità nazionali.
Nonostante  le  mie  dimissioni  quindi  l’impegno che prendo con chi mi ha
eletto nelle liste del PD, con i colleghi del mio gruppo e con tutti voi, è
di   essere  una  senatrice  “milanese”e  autonomista,  mantenendo  stretti
rapporti di lavoro con la città e le sue istituzioni.
L’incarico  che  ho  ricevuto  alla  Commissione  Affari  Costituzionali in
particolare  mi permetterà di affrontare molte delle questioni che stanno a
cuore   a   quest’area   del   Paese:  riforme  istituzionali,  snellimento
burocratico, federalismo fiscale; ma anche
sicurezza,  casa e così via. Mi conoscete e sapete che cercherò di svolgere
coerentemente  il  mio ruolo di opposizione con un profilo chiaro. Tuttavia
proprio  in  quella  Commissione  sarà  possibile verificare se e come alla
volontà  di  apertura  e  collaborazione  seguiranno  i  fatti.  Ma riforme
condivise non nasceranno io credo solo
se i vertici delle rispettive forze politiche troveranno un accordo. Quello
in  fondo  non  sarebbe  difficile se ci fosse la volontà. Quello veramente
difficile,  la  vera  sfida che abbiamo davanti, è che queste riforme siano
utili  al  Paese, condivise, frutto anche di una ricomposizione unitaria di
una  società  che  sembra  frantumata  in corporazioni, interessi, fortezze
territoriali,  tutte  realtà  apparentemente  in  contrasto  insanabile;  e
soprattutto  siano  in  grado  di  restituire  fiducia  tra cittadini nelle
istituzioni e nella politica.
   In  questo  senso intendo la rappresentanza territoriale, come strumento
necessario – non ci sono infatti scorciatoie – alla costruzione di un nuovo
senso di interesse nazionale.
Ma  di tutto questo avremo tempo se vorrete di parlare. Ho proposto a molti
eletti  dei  diversi  schieramenti  di  organizzarci  come milanesi non con
spirito  campanilistico – anche se un po’ di lobbismo meneghino non farebbe
male  – ma per verificare se c’è davvero un punto di vista comune, al di là
della retorica dei modelli ambrosiani o lombardi.
Una prima occasione sarà la legge speciale per EXPO. Credo che dovrà essere
una  legge  coerente  con  gli  obiettivi del Dossier che ci ha permesso di
vincere:  che esalti il ruolo delle istituzioni locali anche nelle funzioni
gestionali,  che  confermi  gli impegni di cooperazione internazionale, che
permetta   la  partecipazione  alle  scelte  dei  cittadini  e  delle  loro
rappresentanze,  che  punti  sull’innovazione  e la ricerca nel campo della
salvaguardia  ambientale  ed  energetico,  che  mantenga  tutti gli impegni
economici del Governo precedente.
   A  proposito  di EXPO permettetemi una considerazione:  abbiamo detto in
tanti  che  può essere una straordinaria occasione per Milano di crescita e
di riscoperta di un ruolo nazionale e internazionale. Ne resto convinta. Ma
tutto  questo  non  riusciremo  a  raggiungerlo  se  ci  occuperemo solo di
Malpensa,  delle  infrastrutture,  dello  stesso ambiente, di compatibilità
economiche  e  tempi  di  realizzazione.  E  ho  citato  cose che considero
importantissime.  Avremo  davvero qualcosa da “far vedere” agli altri se ci
cimenteremo  con  spirito nuovo sui temi della solidarietà e della coesione
sociale  interetnica  e  intergenerazionale, sulla qualità della vita nelle
nostre  periferie,  sulla  formazione  dei  giovani e degli  adulti, con la
pazienza  delle  piccole  buone  prassi  che creano cultura diffusa e senso
comune.  Milano  non  può  tollerare  baraccopoli,  tantomeno può tollerare
razzismo e spedizioni punitive. Se lo facesse avrebbe già perso.
   Tornando  alle  mie  dimissioni,  credo che siano un giusto passaggio di
coerenza  con  la  richiesta  di  non cumulare incarichi – come prevede tra
l’altro  lo Statuto del Partito Democratico – e che siano una risposta, per
quanto piccola e personale, all’esigenza, da parte di quelli della mia età,
di lasciare ruolo e possibilità di crescita ai giovani e alla formazione di
una nuova classe dirigente.
Sarei  ipocrita  se  vi  dicessi  che  mi  dispiace di essere in Senato, ma
lasciatemi  dire  con  altrettante schiettezza che sono convinta che non ci
sia nulla di più bello, di più formativo, per chi ha passione politica, che
cimentarsi in questo Consiglio e con questa complicata, affascinante città.
   Auguri  di  buon  lavoro,  grazie  per gli anni passati insieme, scusate
qualche  mia  intemperanza  e  qualche tono da maestrina. Non vi libererete
comunque facilmente di me.

Via Monte Ortigara

Questa sera in Consiglio di Zona 4 ci è stato comunicato che la società IPI si è impegnata a portare a termine i lavori di sistemazione della via Monte Ortigara.
Dovrebbero riprendere a metà giugno.
Finalmente una buona notizia per gli abitanti della zona.