MOZIONE PRECARI

Ricevo dalla Senatrice Mazzuconi

Legislatura 16º – Aula – Resoconto stenografico della seduta n. 163 del 03/03/2009
Mozione FINOCCHIARO, TREU, ZANDA, LATORRE, ROILO, ADRAGNA, BIONDELLI, BLAZINA, GHEDINI, ICHINO, NEROZZI, PASSONI, ADAMO, AGOSTINI, AMATI, ANDRIA, ANTEZZA, ARMATO, BAIO, BARBOLINI, BASSOLI, BASTICO, BERTUZZI, BIANCHI, BIANCO, BOSONE, BRUNO, BUBBICO, CABRAS, CARLONI, CAROFIGLIO, CASSON, CECCANTI, CERUTI, CHIAROMONTE, CHITI, CHIURAZZI, COSENTINO, CRISAFULLI, D'AMBROSIO, DE CASTRO, DE LUCA, DE SENA, DEL VECCHIO, DELLA MONICA, DELLA SETA, DI GIOVAN PAOLO, DI GIROLAMO Leopoldo, DONAGGIO, D'UBALDO, FILIPPI Marco, FIORONI, FISTAROL, FOLLINI, FONTANA, FRANCO Vittoria, GALPERTI, GARAVAGLIA Mariapia, GARRAFFA, GASBARRI, GIARETTA, GRANAIOLA, GUSTAVINO, INCOSTANTE, LEDDI, LEGNINI, LIVI BACCI, LUMIA, LUSI, MAGISTRELLI, MARCENARO, MARCUCCI, MARINARO, MARINI, MARINO Ignazio, MARINO Mauro Maria, MARITATI, MAZZUCONI, MERCATALI, MICHELONI, MILANA, MOLINARI, MONGIELLO, MORANDO, MORRI, MUSI, NEGRI, PAPANIA, PEGORER, PERTOLDI, PIGNEDOLI, PINOTTI, PROCACCI, RANDAZZO, RANUCCI, ROSSI Nicola, ROSSI Paolo, RUSCONI, RUTELLI, SANGALLI, SANNA, SBARBATI, SCANU, SERAFINI Anna Maria, SERRA, SIRCANA, SOLIANI, STRADIOTTO, TOMASELLI, TONINI, VERONESI, VIMERCATI, VITA, VITALI, ZAVOLI – Il Senato,premesso che:la crisi economica internazionale, come ampiamente previsto, da mesi sta facendo sentire i suoi effetti anche nel nostro Paese. Gli ultimi dati, recentemente resi noti dal Servizio studi della Confindustria, configurano il 2009 e il 2010 come due anni di recessione con conseguente tracollo dei posti di lavoro: secondo gli stessi dati nell'anno in corso saranno 600.000 i lavoratori che perderanno il posto di lavoro e la disoccupazione salirà al 8,4 per cento. Solo nel mese di dicembre 2008, il ricorso alla cassa integrazione ordinaria da parte delle aziende ha conosciuto un incremento pari al 526 per cento rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Dati, questi, che prefigurano un anno particolarmente nero per l'occupazione italiana;in questo quadro, già di per sé abbastanza fosco, si inserisce il problema dei lavori con contratto a termine, i lavoratori cosiddetti precari, che nel nostro Paese riguarda un lavoratore su otto. Un fenomeno molto vasto ed in costante crescita: il lavoratore atipico è molto più frequente nel Sud del Paese, ma avanza anche nelle regioni del Nord: secondo i dati elaborati dalla Confartigianato di Mestre i lavoratori precari in Italia ammontano a 2.812.000, circa il 12 per cento degli occupati. Negli ultimi cinque anni, il lavoro precario nel Nord è aumentato del 17 per cento, contro un modesto 3,1 per cento di contratti a tempo indeterminato, con punte, però del 24,6 per cento solo nel Nord-Est;si tratta di migliaia di lavoratori privi di tutele, che saranno i primi a pagare gli effetti della crisi economica. Si stima che sono circa 305.000 i contratti scaduti solo al 31 dicembre 2008 per i quali il decreto-legge n. 185 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 2 del 2009, il cosiddetto "sostegno all'economia", ha previsto un sussidio poco più che simbolico e comunque non ancora operativo, pari al 10 per cento dell'ultima retribuzione. Inoltre, la platea dei precari che beneficerà delle norme contenute nel decreto non sarà superiore al 10 per cento del totale dei lavoratori precari. Mentre, in un recente studio pubblicato dall'Università "La Sapienza" di Roma, si calcola che siano oltre 800.000 gli atipici a "rischio precarietà", vale a dire con un solo contratto e un solo committente;a fronte di questa situazione le misure predisposte dal Governo si sono rilevate totalmente inefficaci a contrastare la profonda crisi in atto. Gli stanziamenti previsti e la platea alla quale si riferiscono i benefici, in particolare del citato decreto-legge n. 185, appaiono sottostimati e totalmente inadeguati a far fronte alla grave crisi economica ed occupazionale che sta già investendo il nostro Paese e che perdurerà almeno per i prossimi due anni. Per di più, con il decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008, è stato abolito il processo di stabilizzazione del personale precario avviato con le due leggi finanziarie del Governo Prodi, e ciò determinerà la perdita di lavoro di oltre 60.000 lavoratori precari della pubblica amministrazione e della scuola;a distanza di pochi mesi, si evidenzia tutta la fondatezza delle critiche mosse dal Partito Democratico alle misure del Governo che hanno distolto ingenti risorse per interventi inefficaci o iniqui come l'eliminazione dell'Ici o la detassazione degli straordinari. Una misura, quest'ultima, assolutamente inappropriata perché, in un momento di crisi economica e di rischio occupazionale, gli straordinari sicuramente non sono una misura alla quale ricorrono le aziende in difficoltà. Queste risorse avrebbero potuto invece essere indirizzate verso gli ammortizzatori sociali, vera e propria emergenza dell'anno in corso; manca, a tutt'oggi, una strategia condivisa di sostegno all'occupazione, così come non è stata data attuazione ad un disegno organico di riforma degli ammortizzatori sociali, secondo le linee guida concordate tra Governo e parti sociali, con il Protocollo del 23 luglio 2007;in questo quadro gli interventi proposti dal Governo sono tardivi ed ancora una volta inefficaci: anche l'accordo recentemente raggiunto con le Regioni non si propone di avviare la riforma degli ammortizzatori sociali, cosa che è diventata urgente, ma si limita ad intervenire sui vecchi strumenti, aumentando le risorse sulla cassa integrazione in deroga;appare necessario approntare, con strumenti eccezionali, misure che assicurino forme di tutela economica, tramite un assegno mensile di disoccupazione, pari almeno al 60 per cento della retribuzione percepita ogni mese nell'ultimo anno lavorativo, per quei lavoratori che, in caso di licenziamento, fino ad ora risultano esclusi dall'accesso agli ammortizzatori sociali, vale a dire: i lavoratori a tempo determinato e indeterminato appartenenti ai settori ed alle imprese che non risultano destinatari di alcun trattamento di integrazione salariale, i dipendenti da imprese nel settore artigiano; gli apprendisti; i titolari di partita IVA, in regime di monocommittenza, con un reddito inferiore ad una determinata soglia; i soggetti iscritti alla gestione separata INPS di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335;in coerenza con tale impostazione il Partito Democratico ha già avanzato precise proposte, sia in occasione dell'esame del citato decreto-legge n. 185 del 2008, sia con appositi progetti di legge (Atto Senato n. 1110 del 14 ottobre 2008 a firma Finocchiaro, Treu e altri e Atto Camera n. 2100 del 23 gennaio 2009 a firma Damiano e altri) volti ad assicurare l'estensione delle misure di sostegno del reddito dei lavoratori esclusi dall'applicazione degli strumenti previsti in materia di ammortizzatori sociali;gli interventi previsti nel Protocollo tra Governo, Regioni e Province autonome del 12 febbraio 2009 riguardano esclusivamente i lavoratori coinvolti in trattamenti in deroga ai sensi dell'art. 19, comma 8, del decreto-legge n. 185 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 2 del 2009, e che quindi escludono i soggetti iscritti alla gestione separata INPS di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335;gli effetti della crisi economica non possono essere fatti gravare esclusivamente sui lavoratori ed in particolare sui lavoratori più deboli, quali risultano i lavoratori precari e i lavoratori delle imprese artigiane e delle piccole imprese industriali; le misure di sostegno al reddito dei disoccupati sono uno strumento di giustizia sociale e, insieme, di sostegno ai consumi e alla domanda che contribuirà al rilancio dell'economia,impegna il Governo:ad adottare, entro il 31 marzo 2009, misure volte ad assicurare per l'anno 2009 forme di sostegno del reddito, attraverso l'istituzione di un assegno mensile di disoccupazione, pari almeno al 60 per cento della retribuzione percepita ogni mese nell'ultimo anno lavorativo, per tutti quei lavoratori attualmente esclusi dall'accesso agli strumenti previsti dal sistema di ammortizzatori sociali e che hanno perso il posto di lavoro dal 1° settembre 2008;ad estendere a tutti i lavoratori le tutele della cassa integrazione previste nei casi di crisi temporanea e di sospensione del lavoro. Oggi i dipendenti delle piccole imprese e i precari sono largamente privi di tutela, con la conseguenza che anche crisi temporanee hanno effetti sociali gravi, lasciano senza reddito i lavoratori e costringono spesso le imprese a licenziare i dipendenti, disperdendo così risorse umane preziose, necessarie per la futura ripresa;a procedere, con il coinvolgimento delle parti sociali, al varo di un disegno organico di riforma degli ammortizzatori sociali attraverso le linee guida concordate tra Governo e parti sociali con il Protocollo del 23 luglio 2007 e indicate nei disegni di legge del Partito Democratico sopra ricordati, che preveda forme di attivazione per la ricerca di impiego e per la formazione da parte dei lavoratori beneficiari delle tutele al reddito (Patto di servizio);a realizzare la copertura degli oneri dell'assegno mensile per i disoccupati tramite: 1) il riavvio delle politiche anti-evasione, a cominciare dalla tracciabilità dei corrispettivi, dal limite massimo dei trasferimenti in contanti e dal ripristino delle sanzioni per le imposte evase. Lo smantellamento ha portato, al netto della crisi economica, ad una perdita di gettito quantificata, in via prudenziale, sulla base dei dati contenuti nei "Conti economici Nazionali" comunicati dall'Istat il 2 marzo 2009, in 7 miliardi di euro per il 2008;2) l'introduzione della centrale unica per gli acquisti nelle pubbliche amministrazioni centrali e regionali (con operatività estesa agli enti locali presenti sul territorio regionale e alle società in house degli enti territoriali);3) la ricostituzione presso il Ministero dell'economia e delle finanze della Commissione per la spending review al fine di completare l'analisi avviata nel 2007 ed individuare i programmi di spesa da eliminare e riorganizzare, in alternativa agli iniqui, inefficienti ed inefficaci tagli lineari al centro della manovra di finanza pubblica di cui al decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008.4) l'utilizzo immediato delle risorse di competenza nazionale, previste nel Protocollo tra Governo, Regioni e Province autonome del 12 febbraio 2009, non impegnate nell'erogazione di trattamenti in deroga ai sensi dell'art. 19, comma 8, del decreto-legge n. 185 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 2 del 2009.(1-00095 p. a.)  

15 marzo, Primarie PD. Sostegno alla candidatura di Paolo Cova

Carissimi,
         domenica  15  marzo il Partito Democratico avvia una consultazione
della base -iscritti, sostenitori, simpatizzanti- per individuare una serie
di  possibili  candidature  alle  Provinciali  del giugno 2009 (la città di
Milano  non  avrà  le comunali, che scadono invece nel 2011). Per dare tali
indicazioni  sulla  formazione delle liste, potranno votare, sia coloro che
sono  già  iscritti  al  PD, sia coloro che chiederanno l’adesione entro il
giorno  delle  primarie, ma  anche i non iscritti, se hanno già partecipato
alla  costituzione  dei  Circoli  (avvenuta  il 24 gennaio 2008). Una vasta
consultazione  quindi,  che  dovrebbe raggiungere circa 3.000 persone sulla
città.
         Come   impegnati  a  livello  istituzionale  nel  PD  -consiglieri
comunali  e  di  zona- vorremmo segnalare la candidatura di Paolo Cova, che
conosciamo   personalmente   e   di   cui   possiamo   garantire   impegno,
professionalità,  capacità  di  aggregazione.  Le  nostre istituzioni hanno
infatti  bisogno  di  persone  capaci,  disponibili a lavorare per il “bene
comune”  rispetto  ad  un  imperante  individualismo,  con una sana dote di
ottimismo  che  permetta  di  sorridere e di restare sereni anche di fronte
alle difficoltà (sociali e politiche).
         Paolo  Cova,  coniugato  e  padre  di tre figlie, è un veterinario
professionista  che si dedica all’allevamento e all’alimentazione, entrambi
aspetti  rilevanti  nell’area  milanese perché essa non è solo fruitrice di
beni e servizi della terra, ma dispone di vaste aree verdi e spazi agricoli
dedicati  ad  attività  produttive  (più  di  quanto possa sembrare a prima
vista).  Molto  del  suo  tempo  libero  è  stato generosamente dedicato ad
iniziative  associative  rivolte  ai  giovani e alla costruzione di reti di
solidarietà.  Anche nel suo attuale impegno in Consiglio di Zona 4, in poco
tempo ha saputo raccogliere la fiducia di diverse sensibilità che gli hanno
permesso di essere eletto capogruppo del PD in ZONA 4.
         Per  questi  motivi  sosteniamo  e  ci  permettiamo  chiederti  di
sostenere  Paolo    nelle  primarie consultive di domenica 15 marzo: il suo
nominativo potrà essere scritto sulla scheda consegnata in ogni Circolo, in
tutta la città di Milano.
  Crediamo  che  questa  scelta  sia  per  tutti un buon investimento nella
prospettiva  di rinnovamento e di ringiovanimento del Partito Democratico e
della sua rappresentanza istituzionale.
         Fiduciosi……

Andrea Fanzago , Vice Presidente consiglio comunale di Milano
Marco Granelli, consigliere comunale PD
Marco Cormio consigliere comunale PD
Gianluca Pirovano consigliere di Zona 2 PD
Salvatore Gioia consigliere di Zona 2 PD
Paolo Giovannelli consigliere di Zona 2PD
Vittoria Sblendido consigliere di Zona 2 PD
Alberto Farina consigliere di Zona 3 PD
Carlo Greco consigliere di Zona 4 PD
Francesco Mapelli consigliere di Zona 4 PD
Claudio Muzzana consigliere di Zona 5 PD
Alessandro Amodio consigliere di Zona 9 PD

PRIMARIE PROVINCIALI

Care amiche e amici
giovedi è stata presentata la mia condidatura ed ora mi trovo ad affrontare il secondo passo di questa corsa verso le Elezioni Provinciali.
Ho preparato un volantino con una breve biografia e alcuni punti che ritengo importanti per la costruzione del Partito Democratico e per la nostra società.
Confido sul vostro aiuto nel diffondere la mia candidatura e a sostenermi Domenica 15 marzo 2009 alle votazioni.
Se abiti fuori Milano inoltrala ad amici della città.
ciao Paolo Cova

ALTRI TAGLI SUI SERVIZI AI MINORI DEL COMUNE DI MILANO!

La scure dei tagli si sta abbattendo ancora una volta sulle attività per i minori in difficoltà del Comune di Milano.
Dopo l'allarme dei giorni scorsi sul servizio affidi ecco  un'altro segnale preoccupante.

Si tratta dei i Centri Diurni Integrati che ospitano minori di età compresa tra i 6 e i 10 anni inviati dal Settore “Servizi Sociali della Famiglia” del Comune di Milano: minori che hanno bisogno di un cammino di cure ed attenzioni del tutto particolari, che erano accolti in questi centri dopo la frequenza scolastica.
Si tratta di interventi previsti anche dal Piano di Zona del Comune di Milano proprio per evitare il loro ricovero in istituto.

COSA STA SUCCEDENDO?
A giugno scadranno le convenzioni con i Centri, ed il Comune ha fatto sapere che non verranno più confermate le convenzioni che interessano i bambini dai 6 ai 10 anni.

ABBIAMO PRESENTATO UN’INTERROGAZIONE URGENTE PER CHIEDERE ALL'ASSESSORE MOIOLI PER QUALE RAGIONE IL COMUNE HA SCELTO DI TAGLIARE PROPRIO QUESTI SERVIZI, nonostante nel Piano di Zona ci sia scritto:
“Riconvertire i percorsi di tutela nei confronti di minori in condizioni di abbandono, ricorrendo– non appena è possibile – non all’istituzionalizzazione, ma a percorsi alternativi basati più sulle relazioni significative (quali
l’affido familiare o in comunità familiari o relazionali) percorsi di sostegno educativo, reti di servizi diurni integrati, anche attraverso l’utilizzo di risorse progettuali, con finanziamenti ad hoc"

Andrea Fanzago, Vicepresidente del Consiglio Comunale
David Gentili, Consigliere Comunale

Degrado in piazza Santa Maria del Suffragio

E' stato preparata questa mozione urgente che verrà discussa nel prossimo Consiglio di Zona 4.
il tema è molto scottante e non ha trovato soluzione da molti anni.

Lo stato di degrado di piazza Santa Maria del Suffragio, ed in particolare dell’edificio sito al civico n. 3, già segnalato più volte dal Consiglio di Zona 4 a tutti gli Enti e le Autorità competenti nel corso degli ultimi anni, non solo non accenna a migliorare, ma anzi continua a peggiorare.

 

A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, si riportano, per l’ennesima volta, gli aspetti più degradanti della piazza, segnalati da anni dai residenti della zona:

         le facciate dell’immobile del civico 3 sono in uno stato di degrado indescrivibile: finestre divelte, vetri rotti, masserizie di tutti i generi accatastate sui balconi e sui ballatoi, stracci, cartoni e tavole di legno messi ad oscurare gli interni, tubi di scarico di gas, che fuoriescono sulla facciata, antenne paraboliche aggettanti con precarietà di supporti dalle finestre stesse, antenne normali divelte appoggiate ai tetti dell’edificio;

         gli appartamenti sgomberati e murati del civico 3 sono stati smurati e rioccupati da persone, che stazionano ogni giorno in piazza Santa Maria del Suffragio, vivendo di questue, rifugiandosi nel palazzo verso le 22,30, riuscendone alle 8,30 del giorno dopo.

         elementi d’arredo lasciati marcire sono abbandonati e accatastati mediamente 2-3 volte la settimana sul marciapiede antistante il civico suddetto;

         l’interno dell’edificio consta di un cortile, in cui sono stati costruiti abusivamente volumi destinati a magazzino, le cui coperture sono un ammasso stratificato di rifiuti organici, stracci e quant’altro gettati dai piani superiori.

 Il tutto è inammissibile e inconcepibile, se si considera il fatto che su tale cortile si affacciano le scale della sede ASL di zona 4. 

Per tutti i motivi suesposti il Consiglio di Zona 4 chiede al Sindaco e agli Assessori competenti, che, direttamente o attraverso gli enti preposti, si attivino URGENTEMENTE al fine di:

 

·        intervenire sulla Proprietà privata dello stabile, responsabile prima di un degrado tanto scandaloso;

·        valutare lo stato di agibilità dell’edificio (richiesta già avanzata dal Consiglio di Zona 4 al Sindaco in data 22 aprile 2008) da tutti i punti di vista, coinvolgendo tutti gli Enti preposti alla valutazione della sicurezza e dell’igiene degli stabili (Vigili del Fuoco, ASL, Ufficio di Igiene, ecc.)

 

Dal momento che i residenti sono esausti ed esasperati da questa situazione, poiché le singole iniziative risalenti all’ottobre 2003 non hanno mai risolto il problema, in quanto agli sporadici interventi avuti in merito dai vari Enti non si è mai dato continuità, il Consiglio di Zona 4 si impegna ad organizzare un’Assemblea Pubblica nel teatro ARCA di Corso XXII Marzo , entro 45 giorni dalla data della presente delibera, invitando il Sindaco, gli Assessori competenti e i responsabili degli Enti coinvolti a riferire ai cittadini residenti.

  

MI CANDIDO ALLE PRIMARIE DEL PARTITO DEMOCRATICO PER LE PROVINCIALI

ho deciso di candidarmi alle primarie del Partito Democratico per formare la lista dei candidati al Consiglio Provinciale per la città di Milano.
Ritengo questo strumento delle primarie un'ottima opportunità per contribuire al confronto e al dibattito fra persone, consente di esprimere le sensibilità che animano la nostra società ed il nostro Partito.
Certamente non deve essere abusato e ricondotto tutto alle sole primarie.
La mia scelta di candidarmi scaturisce dal desiderio di dare il mio contributo di idee,proposte, progetti e di esperienze maturate in questi anni nel campo del volontariato, dell'associazionismo e della politica. C'è anche tanto entusiasmo e voglia di “mettersi in gioco” perché anche nell’ambito sociale e politico è possibile vivere fino in fondo le proprie capacità e i propri talenti per il bene comune.
Il primo passo è la raccolta di firme per la mia candidatura ed è consentito ai soli iscritti al Partito Democratico. Se sei interessato e desideri sostenermi, posso attivarmi personalmento o con amici a raccogliere le firme entro mercoledi 4 marzo.
La seconda tappa sono le elezioni primarie che si terranno domenica 15 marzo, dove tutti gli iscritti al PD o gli elettori delle primarie o cittadini che desiderano aderire al PD possono sostenermi.
Vi invito a sostenermi in questo cammino e vi ringrazio per l'attenzione che mi avete dimostrato leggendo queste righe, vi saluto cordialmente.
Paolo Cova
Capogruppo Partito Democratico zona 4

Scuole dell’Infanzia: questa non è qualità!

Il 3 febbraio è uscita la circolare “Iscrizioni alle Scuole dell’Infanzia del Comune di Milano” per l’anno educativo 2009/2010 che introduce cambiamenti sostanziali nell’organizzazione del servizio educativo e sembra allinearsi alle disposizioni del decreto Gelmini in materia.

Le scuole saranno aperte dalle 8 alle 18 contraddicendo quanto dichiarato dalla Carta dei Servizi, vero e proprio contratto con le famiglie milanesi, che sancisce in 8 ore l’equilibrio tra i bisogni del bambino e della famiglia e il carattere di eccezionalità nell’anticipare e posticipare gli orari del servizio.

La lettera che l'assessore Moioli ha inviato per rassicurare le famiglie è vaga e per nulla chiarificatrice. Abbiamo chiesto una Commissione straordinaria alla presenza dell'Assessore per discutere di questi argomenti e chiarire, una volta per tutte, come l'Amministrazione comunale immagini i Servizi. Educativi all'Infanzia del prossimo futuro e vogliamo sapere:

Diminuirà il tempo di compresenza?
Aumenterà  il numero di bambini per sezione?
Le “nuove” sezioni saranno composte in base all’orario di frequenza?

Allora la Scuola dell’Infanzia subirà un ulteriore peggioramento nella qualità della cura e della relazione affettiva ed educativa.
 

  • L’integrazione di bambini di condizioni differenti per nazionalità, ceto sociale, abilità sarà più difficile, e ci sarà il rischio di avere classi molto differenziate.
  • Il lavoro delle educatrici  sarà più faticoso, più orientato all’assistenza, e sempre meno educativo.
  • La sicurezza e il benessere dei bambini e delle educatrici sono già stati compromessi dalla riduzione del personale ausiliario e  dalla mancanza di una formazione permanente.

  Chiediamo:  

v      un consistente aumento del personale educativo che consenta le 5 ore di compresenza;
v      il mantenimento delle sezioni a 25 bambini;
v      il mantenimento di classi eterogenee per età, genere, condizioni socioculturali e non omogenee per orario di uscita;
v      una formazione permanente in entrata e in servizio per tutto il personale.

 

L’ASSESSORE MASSEROLI E PONTE LAMBRO

Masseroli  dice  che  entro il mese di marzo andrà in Giunta il progetto di
recupero dell’ex albergo dei mondiali ’90!?
Benissimo:  noi  saremo  ben  contenti se ciò avverrà; però venga subito in
Commissione  Consiliare  a  spiegare  i  contenuti  di  questa  delibera, e
soprattutto  a  dire  chi  sosterrà gli oneri relativi alle varie parti che
compongono il progetto di recupero.

Ricordiamo  all’Assessore  che non basta approvare le delibere per aprire i
cantieri  visto  che,  come  abbiamo  spiegato  ieri  in conferenza stampa,
l’accordo  per  la  costruzione  della  caserma, degli alloggi per le forze
dell’ordine  e  dell’annesso quartiere residenziale per 750 alloggi a Ponte
Lambro  era  stato  approvato dal Consiglio Comunale nel dicembre 2007:  ad
oggi  non  risulta  ancora  definito  il  percorso   per  il  trasferimento
dell’attività   agricola   che   da  un  secolo  è  presente  sull’area  da
urbanizzare.
Da  parte  nostra  c’è sempre disponibilità a collaborare e a dialogare per
l’interesse  della  città,  però alle promesse devono seguire i fatti: se i
fatti  finora  non sono arrivati,  non è certo colpa del gruppo del Partito
Democratico.

Pierfrancesco Majorino, Capogruppo PD
Natale Comotti e Marco Cormio, consiglieri PD

IL COMUNE DI MILANO HA IL BILANCIO BLOCCATO!

Questo  è  ciò  che  ci  è  stato comunicato nella giornata odierna durante
l'Ufficio di Presidenza del Consiglio comunale.
La  situazione,  gravissima,  riguarda  tutta  la spesa corrente – acquisti
vari,  interventi  di  manutenzione,  erogazione  di  sussidi, contributi a
organizzazioni   di  volontariato,  pagamento  realizzazione  di  progetti,
rinnovo di contratti a progetto e così via – e, nei fatti, sta paralizzando
l'attività  del  Comune  in  alcuni  settori  strategici – servizi sociali,
lavori pubblici etc.-.
In alcune Zone del Decentramento sono state compiute riduzioni dei fondi di
dotazione per i sussidi integrativi al reddito e per il diritto allo studio
dal  2  al  5%,  fino  ad  un  massimo  del  22%  (Zone 1-2-4-9); si spiega
probabilmente  così anche la scelta di congelare i contributi alle famiglie
affidatarie  e  tenere  bloccati  i  contratti  dei  Co.co.co.   dei  Musei
Scientifici.
Questo è dovuto al fatto che ci sarebbero errori di previsione sia per quel
che   riguarda   le  entrate   che  per  ciò  che  concerne  le  uscite  di
un'amministrazione  comunale, peraltro, ancora in attesa dei soldi bloccati
a  Roma  dal  Governo Berlusconi, ma comunque appostati nelle previsioni di
entrata.

Come  può  succedere  tutto  ciò  dopo  solo  un  mese  e mezzo di attività
ordinaria del 2009?

A ciò si aggiungono le incertezze sul futuro dell'assessorato al Bilancio –
attualmente  l'assessore  è  il  Sindaco stesso, non si comprende chi debba
assumersi  tale responsabilità in occasione del rimpasto prossimo venturo –
e,  soprattutto, l'incertezza riguardante l'intervento di esternalizzazione
dei servizi cimiteriali, attualmente investiti da scandali e inchieste.
Il  Bilancio  2009, infatti, è stato "strutturato" immaginando minori spese
derivanti  dall'esternalizzazione  del  personale dei servizi cimiteriali e
maggiori entrate derivanti dall'aumento delle tariffe per alcuni servizi.
Ad  oggi,  dunque,  questo  pasticcio  contabile  causato  dalla incapacità
politica  di  un  centrodestra  che governa tra mille conflitti sotterranei
rischia, seriamente, di far pagare un prezzo altissimo ai milanesi.

Chiediamo  che  si convochi immediatamente una Commissione Bilancio, che il Sindaco riferisca in Aula e che soprattutto, si intervenga in due direzioni: 
si  rivendichino  i  soldi  fermi a Roma, con una mobilitazione unitaria
della  città,  e si compia un’operazione-trasparenza sui conti pubblici con
un nuovo Bilancio.

Pierfrancesco Majorino, Capogruppo PD
Andrea Fanzago, Vicepresidente del Consiglio Comunale