INFRASTRUTTURE E MOBILITA’

Il Consiglio Provinciale di oggi ha affrontato il tema delle infrastrutture e della mobilità della Provincia di Milano.
L'Assessore De Nicola ha letto per quasi 2 ore la sua relazione dove presentava gli interventi  programmati nel piano delle opere pubbliche per quanto riguarda le strade e autostrade, le connessioni ferroviarie e delle metropolitane, il trasporto su gomma e le piste ciclabili.
Un lungo elenco già conosciuto, ma senza una sola considerazione politica su quale "Progetto di Provincia che si muove e viaggia" vedremo crescere con la Giunta Podestà.
Non un piccolo sogno e nessuna speranza di non vedere sempre auto incolonnate ad entrare in Milano ed attraversare da Ovest ad Est la nostra provincia.
Mentre gli interventi, che devono compensare infrastrutture devastanti per i territori, risultano ancora senza finanziamenti. Un esempio eclatante è il prolungamento della MM3 fino a Paullo.
Giovedi prossimo inizierà il dibattito e presenteremo le nostre proposte.

MENO FINANZIA,PIU’ LAVORO

Il Movimento Lavoratori di AC

Nel sistema d’impresa il lavoro occupa una posizione centrale, come mostrano i volti e le storie di tanti lavoratori ed imprenditori che talvolta pagano con la stessa vita una crisi che non hanno contribuito a determinare.

Nonostante ciò, ha ancora considerevole forza la scelta di produrre beni superflui per creare bisogni effimeri; in questa prospettiva può essere vista la pratica di generare denaro attraverso il denaro, la quale ha prodotto la cosiddetta “finanziarizzazione dell’economia” e la crisi globale che il mondo sta vivendo.

Occorre, invece, indirizzare gli investimenti verso la produzione di beni e servizi reali, effettivamente utili all’uomo. Una società in cui vi sia una più giusta distribuzione delle risorse ed un’equa ripartizione dei redditi, del resto, è più protetta dalle speculazioni.
È indubbio che il maggior pericolo della crisi economica sia l’esclusione finanziaria, che costituisce un elemento generatore di nuove povertà e determina quei fenomeni di emarginazione sociale che sono ampiamente presenti nella realtà odierna.
Il sistema del credito deve essere, invece, al servizio dello sviluppo e del bene comune. Le risorse finanziarie, cioè, vanno utilizzate in attività che favoriscano l’economia reale, avendo come fine il perseguimento del benessere e lo sviluppo dell’uomo nella sua integralità. In una sana economia di mercato, l’intermediazione finanziaria responsabile, e quindi non speculativa, è lo strumento che opera la distribuzione delle risorse.
Essere finanziariamente “inclusi” fa parte di quel gruppo di beni ritenuti essenziali nella vita sociale di oggi. Come ricorda C. Westermann “ogni attività umana, interessata unicamente alla rendita e al profitto e dimentica del dovere di aver cura e custodire la terra, è in contrasto con l’ordine di Dio”.
Qualsiasi forma di materialismo e di economicismo che tentasse di ridurre il lavoratore a un mero strumento di produzione, a semplice forza-lavoro, a valore esclusivamente materiale, finirebbe per snaturare irrimediabilmente l’essenza del lavoro, privandolo della sua finalità più nobile e profondamente umana. La persona è il metro della dignità del lavoro, il quale, per il Magistero Sociale della Chiesa “non può essere valutato giustamente se non si tiene conto della sua natura sociale”.

La globalizzazione non regolata ha fatto sì, invece, che la concorrenza si sviluppasse sopratutto sulla base del costo del lavoro. Tale approccio ha generato effetti pericolosi quali: distorsioni del libero mercato, precarietà, lavoro nero, lavoro minorile, lavoro sfruttato e sottopagato. Ad essi vanno aggiunti comportamenti al limite della legge, riconducibili ad un’applicazione non corretta dei contratti di lavoro, oltre ad una scarsa attenzione verso la sicurezza, i cui tragici effetti sono sotto gli occhi di tutti.

Si sta inoltre assistendo a un utilizzo poco responsabile degli strumenti della flessibilità. Tale approccio mette i giovani nella condizione di accedere a un posto di lavoro “solido” soltanto alla soglia dei quarant’anni. In questo modo si rischia di  “bruciare” intere generazioni. Ed il vuoto creato si ripercuote sull’intera società, minandola alle fondamenta.
Senza percorsi di vita stabili in termini di continuità lavorativa, livelli di reddito e mobilità verticale, viene negata la possibilità di formare una famiglia, di acquistare una casa, di vivere relazioni sociali serene. A conferma di ciò, le piccole e medie Imprese, pur se in sofferenza, stanno affrontando la crisi proprio grazie ai legami di solidarietà che coinvolgono datori di lavoro e lavoratori, uniti entrambi dall’obiettivo di preservare il lavoro producendo beni e servizi orientati alla qualità e valorizzando il lavoro costruito sulle competenze ed il sacrificio.

Non può certamente essere considerato progresso lo sfruttamento dei mercati e della terra fino al loro esaurimento. Il progresso, piuttosto, si esprime nello sviluppo dell’intelligenza e della cultura, perché queste qualità, intrinseche dell’essere umano, rappresentano la sua capacità creativa e quindi la fonte della attitudine a creare innovazione.
Ecco perché l’uomo è, e rimane, il “centro” del lavoro e del sistema economico. Secondo la Gaudium et spes (n. 67), infatti, “il lavoro umano, con cui si producono e si scambiano beni o si prestano servizi economici, è di valore superiore agli altri elementi della vita economica, poiché questi hanno solo valore di strumento”.
Da tale affermazione consegue che “il lavoro va remunerato in modo tale da garantire i mezzi sufficienti per permettere al singolo e alla sua famiglia una vita dignitosa su un piano materiale, sociale, culturale e spirituale”.

La recente Enciclica Caritas in veritate di Papa Benedetto XVI, poi, al punto 25 così afferma: “l’estromissione dal lavoro per lungo tempo, oppure la dipendenza prolungata dall’assistenza pubblica o privata, minano la libertà e la creatività della persona e i suoi rapporti familiari e sociali con forti sofferenze sul piano psicologico e spirituale”.
Il lavoro, dunque, è un elemento essenziale del percorso di autorealizzazione dell’uomo: esso rappresenta quella dimensione che rende il valore “qualità della vita” indipendente ed autonomo rispetto ad altri parametri, come quelli di carattere finanziario/speculativo.
Quest’autorealizzazione si determina, oggi, soprattutto attraverso un forte investimento sia nell’orientamento e nella formazione permanente, determinanti per la costruzione di un moderno sistema di welfare, sia nelle forme di partecipazione dei lavoratori alla proprietà delle imprese perché “i mezzi di produzione non possono essere posseduti contro il lavoro, non possono essere neppure posseduti per possedere” (Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Laborem exercens).


Alla luce di tali considerazioni, in occasione della Festa del lavoro 2010, il Movimento Lavoratori di Azione Cattolica e l’Azione Cattolica Italiana vogliono riaffermare:

  • il primato del lavoro e dell’economia reale, che produce beni e servizi concreti, sulla speculazione finanziaria;
  • la rilevanza, proprio in questa fase di crisi, della sussidiarietà e del recupero dell’ottica di uno sviluppo sempre più legato al territorio;
  • la necessità di una continuità di reddito legata a politiche di welfare d’attivazione;
  • l’importanza della responsabilità sociale d’impresa estesa, però, anche all’ambito dei contratti di lavoro, affinché il loro utilizzo sia corretto e controllabile;
  • l’importanza della formazione continua dei lavoratori collegata ad un’analisi dei fabbisogni professionali reali;
  • la necessità di politiche d’incentivazione al lavoro, diminuendo il peso della pressione fiscale sul lavoro e contrastando la dilagante precarietà;
  • l’opportunità di assumere una forte attenzione alle giovani generazioni, mettendo in campo efficaci strumenti di controllo e verifica delle politiche del lavoro sin’ora adottate;
  • la necessità di rilanciare, con forme di finanziamento agevolate, le imprese giovanili,  garantendo meccanismi di costituzione di reti fra aziende, al fine di determinare circoli virtuosi di socialità imprenditoriale;
  • l’opportunità di sostenere il ruolo delle piccole e medie imprese, che creano occupazione ;
  • l’esigenza di aumentare gli spazi di socialità dei corpi intermedi, ricostruendo valide e solide relazioni sociali di scambio e condivisione dei percorsi di vita e di lavoro, e contrastando così la cultura antieconomica dell’individualismo.

(In occasione del 120° anniversario della Festa del 1° maggio, il Mlac presenta il documento “Meno finanza, più lavoro”, condiviso dalla Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, è dedicato a Marta Lunghi, morta a 22 anni per un lavoro in nero pagato 5 euro l’ora)


 

PRIMO MAGGIO

Nei primi 10 mesi della mia esperienza in Consiglio Provinciale di Milano ho incontrato molti lavoratori e lavoratrici che avevano perso il lavoro, erano in Cassa Integrazione nelle sue varie forme o erano senza alcuna tutela a causa di fallimenti aziendali . Posso ricordare INNSE, Novaceta,Agile ex Eutelia, Lares- Metalli Preziosi, Nokia Siemens, Italtel, i dipendenti di AFOL, Call-Center di Poste Italiane. Anche amici e colleghi.

Ma quanti altri lavoratori hanno perso il posto di lavoro e mi sono sconosciuti?

Il mio pensiero va alle loro famiglie e al momento di difficoltà che stanno vivendo.

Il Lavoro e l’Occupazione sono le priorità di questo nostro paese.  

INCENERITORI

Gli inceneritori sono diventati un tema di attualità in provincia di Milano dopo che A2A ha fatto presentato la richiesta di costruire un inceneritore nel territorio di Milano al confine del comune di Opera.
Attualmente in Regione Lombardia è depositata anche la richiesta di ampliamento dell'inceneritore di Trezzo d'Adda.
Credo sia opportuno fare alcune precisazioni riguardo al Piano Rifiuti attualmente vigente:
-viene previsto il solo ampliamento degli attuali 3 inceneritori( Trezzo-Milano Silla 2-Sesto San Giovanni), oppure l'abbattimento di uno di questi con la costruzione di un nuovo impianto.
-la costruzione di un impianto nel Parco Agricolo Sud è penalizzante, termine voluto dalla Regione Lombardia al posto di escludente, previsto dalla Giunta Penati.

Il territorio dell'Adda Martesana Est è uno dei più virtuosi in Italia per il recupero dei rifiuti urbani in modo differenziato arrivando a circa il 68% e ha completato il ciclo dei rifiuti con un impianto di compostaggio a Masate, la presenza dell'inceneritore a Trezzo e una discarica a Inzago.
A questo proposito ho presentato questo Ordine del Giorno in Provincia di Milano per chiedere un Tavolo congiunto con Regione Lombardia, Provincia e Comuni interessati.

La localizzazione prevista da A2A è situata nel Parco Agricolo Sud e nella prossimità di alcuni insediamenti abitativi. Ho sottoscritto questo Ordine del Giorno presentato dal collega Gandolfi perchè Milano ha già sul suo territorio un inceneritore e soffre perennemente del problema del PM10.
Inoltre le Amministrazioni di destra che si sono succedute in questi ultimi 17 anni non hanno mai attuato la raccolta differenziata in modo sistematico.

Cosa propongo:
-aumentare la raccolta differenziata, nel 2011 ogni comune deve arrivare ad una quota del 65%. Attualmente Milano è intorno al 45%
-ho visitato un impianto a Vedelago che recupera la quota di secco che attualmente molti comuni destinano agli inceneritori. La parte del secco viene recuperata al 93% e viene reciclata con sabbia per costruzioni o come materia prima di rigenerata e a basso costo. Investire su queste forme di riciclo dei rifiuti consente di limitare o annullare la presenza di inceneritori

PONTE LAMBRO: AREA ECOMOSTRO, LO SGOMBERO DI OGGI NON BASTA

Oggi pomeriggio la Polizia Municipale ha sgomberato numerosi gruppi di Rom
che si erano accampati nell’area antistante l’Ecomostro di Ponte Lambro
negli ultimi giorni. Sono ormai vent’anni che ciclicamente questi episodi
si ripetono senza che nessuna delle Giunte che si sono succedute sia stata
in grado di restituire alla città un area in cui il privato non ha saputo
realizzare quanto avrebbe dovuto. (un albergo per i mondiali di calcio del
1990 )
L’Assessore Masseroli in questi quattro anni ha fatto molte promesse ma
pochi fatti, recentemente ha dichiarato che soltanto dopo l’approvazione
del PGT si potrà definire una soluzione reale per tutta l’area
dell’ecomostro.
In attesa che tutto questo si realizzi però l’Assessore Masseroli deve
imporre in tempi brevi alla proprietà,  la messa in sicurezza di queste
aree perché non divengano ricettacolo di spacciatori e di intrusioni
abusive come avvenuto sinora.
Maggior cura e sorveglianza significa anche evitare l’accumulo di quintali
di rifiuti che sabato mattina il parroco Don Agostino Brambilla e alcuni
volonterosi hanno ripulito dal margine della via Vittorini.
Perché troppo spesso nella nostra città i cittadini devono sostituirsi agli
amministratori.

Marco Cormio, consigliere Gruppo PD a Palazzo Marino

BILANCIO

La maggioranza di centro-destra ha approvato il bilancio di previsione 2010 della Provincia di Milano,sono stati fatti tagli consistenti nei capitoli che riguradano il lavoro, le politiche sociali e le famiglie.
Come Partito Democratico e con tutta la minoranza abbiamo presentato diversi ordini del giorno che indicavano le priorità da affrontare in questi anni di crisi.
In particolare per le lavoratrici e lavoratori che hanno perso il posto di lavoro e per permettergli di trovare nuova occupazione. Abbiamo avanzato proposte per rilanciare il mondo del lavoro.
Interventi per le piccole e medie imprese che hanno grosse difficoltà ad accedere al credito( i fondi stanziati dalla giunta per accedere al credito sono circa 4€ per PMI presente in provincia di Milano).
Proposte fattive per le famiglie in difficoltà con i mutui, le spese sanitarie e gli affitti. Richieste di sostegno per le famiglie numerose per accedere a servizi necessari come gli asili.

E' stato approvato un solo nostro emendamento a favore di AFOL( agenzia del lavoro) per un importo di 300.000€. Ci sembra assolutamente poco con una crisi occupazionale come quella attuale.

POLITICHE SOCIALI

Ho presentato questo Ordine del Giorno collegato alla Delibera del Bilancio Preventivo 2010 sul tema delle Politiche Sociali.
E' stato respinto dalla maggioranza di Destra senza nessun intervento che ne spiegasse il motivo.
Ritengo che in questo momento di difficoltà del nostro Paese gli Enti Locali si debbano far carico di interventi di Solidarietà, ma questo non rientra nel programma di destra che lascia le persone sole.


Il Consiglio Provinciale di Milano
  

VISTO CHE 

-E’ in costante aumento il numero delle aziende della nostra Provincia che hanno difficoltà a mantenere l’attività produttiva.
 
– le famiglie stanno subendo gli effetti di questa crisi economica con la perdita o diminuzione del proprio reddito  

CONSIDERATO CHE
-I diversi nuclei famigliari devono fare fronte a impegni economici come i mutui, gli affitti o spese sanitarie.
– Le famiglie monoreddito e quelle numerose sono le piu’ colpite   

IMPEGNA LA GIUNTA

-A destinare risorse alle famiglie monoreddito e numerose, fondi per il sostegno agli affitti e ai mutui.
-A destinare risorse per interventi che abbiano effetto immediato di sostegno alle famiglie per consentire di accedere alle spese sanitarie    

GRAZIE E BUONA PASQUA

In questo giorno di festa voglio fare gli Auguri di una Santa Pasqua a tutti voi e ai vostri cari.
Voglio anche ringraziare tutte le persone che hanno sostenuto Fabio Pizzul con le 10270 preferenze.
L'elezione credo sia una grande opportunità per tutto il Partito Democratico e per la politica. Ho avuto l'occasione di lavorare con lui in campo associativo e ne ho potuto apprezzare le doti e le capacità.
Grazie.

Provincia, Cova (Pd): centrodestra vota contro ad un’indennità per agenti polizia stradale

Provincia, Cova (Pd): centrodestra vota contro ad un’indennità per agenti polizia stradale  

Nessuna indennità ulteriore, oltre quella generica, agli agenti che prestano servizio sulle tangenziali di Milano. Così ha deciso oggi la maggioranza di centrodestra a Palazzo Isimbardi bocciando un ordine del giorno sostenuto dal gruppo del Pd. 

L’ordine del giorno collegato al Bilancio in discussione in questi giorni in Consiglio provinciale chiedeva al presidente Podestà di stanziare delle risorse aggiuntive per garantire un’ulteriore indennità, a partire da un minimo di 2 euro al giorno, oltre a quella generica, ad ogni agente che presta servizio sulle tangenziali di Milano. 

“Incredibile che un’amministrazione che si vanta di dare ampio supporto alle forze dell’ordine – commenta Paolo Cova, consigliere provinciale Pd – poi voti contro ad un ordine del giorno che vuole sostenerle nel duro lavoro che fanno ogni giorno. La Provinca di Milano è la maggiore azionista della Società Milano-Serravalle, concessionaria delle tangenziali milanesi, chi se non lei avrebbe potuto prendere una decisione del genere?”. 

“Quello delle pattuglie della stradale – aggiunge Cova – è un lavoro pericoloso, al servizio dei cittadini. Noi a differenza della maggioranza in Provincia portiamo avanti azione concrete per sostenere il lavoro degli agenti. Il centrodestra si riempie la bocca di slogan, ma quando c’è da passare ai fatti, come in questo caso, si tira indietro”. 

“Noi però non demordiamo – conclude Cova -. Abbiamo presentato anche un emendamento al bilancio che riaffronta la questione. Vedremo se anche questa volta diranno di no”.