IDROCAMP

Nel Consiglio Provinciale del 10 giugno 2010 ero intervenuto per conoscere per quali motivi non era stata attivata l'iniziativa dell'Idrocamp.
Iniziativa molto bella e utile per le famiglie della provincia di Milano che potevano usufrire di attività ricreative per i propri ragazzi.
Non avendo ricevuto risposte giovedi 24 giugno ho presentato questa interrogazione che puoi leggere sotto o scaricare se clicchi qui. Rimango in attesa.

                                          Al Presidente della Provincia di Milano On.Guido Podestà                                       
                                                  All’Assessore con delega all’Idroscalo  On. Guido Podestà
                                                 
All’Assessore allo SportCristina Stancari 
 

Milano, 24 giugno 2010  

INTERROGAZIONE URGENTE CON RISPOSTA ORALE E SCRITTA EX  ART.  85 86, 88 e 59
    

                                                           PREMESSO CHE:

·         Dal portale della Provincia di Milano si evince che IDROCAMP 2010 si terrà presso l’Idroscalo con turni settimanali dal 5 luglio e fino al 3 settembre p.v.

                                                            VISTO CHE:

·         La Provincia di Milano ha organizzato da diversi anni l’iniziativa denominata IDROCAMP attraverso la quale molti genitori e famiglie hanno beneficiato di un campo estivo per i figli a partire da giugno, quando le attività scolastiche sono terminate.
·         Nelle precedenti edizioni, il costo pro capite a carico delle famiglie, è stato oggetto di grande attenzione da parte dell’amministrazione provinciale per mantenere il rapporto tra costo pro capite e qualità del servizio il più vantaggioso possibile per gli utenti.

                                                    SI CHIEDE DI

·         Conoscere le motivazioni per cui anche per l’anno 2010 IDROCAMP non è iniziata dal corrente mese di giugno.
·         Conoscere l’iter ed avere la documentazione degli atti di gara per l’affidamento del servizio di gestione dei campi estivi presso l’Idroscalo affidato alla Società Cooperativa Sociale ONLUS – Ce.se.d. con un costo a carico di genitori e famiglie di Euro 120 per figlio (dieci euro in più rispetto all’edizione 2009). 
                                             
                                                    SI CHIEDE ALTRESI’

·         Al Presidente della Provincia On. Guido Podestà e dall’Assessore allo Sport Cristina Stancari se in questa fase di crisi economica particolarmente acuta, intendono prevedere un impegno economico diretto dell’Amministrazione provinciale per andare in aiuto ai genitori e alle famiglie più svantaggiate.    

Paolo COVA (Gruppo PD)

DIRITTO ALLO STUDIO

A causa dei pesanti tagli imposti dal Governo, i Consigli di Zona hanno ridotto fortemente i fondi destinati al "Diritto allo studio"
In questo modo non sarà possibile assegnare alle scuole, dalle materne alle superiori, la quota destinata ad ogni singola scuola calcolata sul numero degli alunni, dei disabili, degli stranieri e delle famiglie disagiate, e per finanziare i progetti didattici proposti dai docenti.
In particolare il taglio in Zona 4 è notevole e consistente, rispetto alle altre zone di Milano.
Passiamo da 216.000€ nel 2008, a 166.000€ nel 2009 e a 29.000€ nel 2010.
Avete capito bene, solo 29.000€ che saranno divisi tra gli alunni( circa 18.000 dati 2009) di tutte le scuole materne, elementari, medie e superiori della zona 4.
Questo taglio mortifica ancora di più la situazione delle nostre scuole e la possibilità di garantire il diritto allo studio.

POZZO ADDA SP 525

Ho presentato un'interrogazione (che puoi leggere se clicchi qui) in Consiglio Provinciale di Milano per sapere le motivazioni che hanno portato l'attuale giunta di destra a togliere l'intervento di costruzione di rotatorie e tangenzialina sulla SP525.
Questa strada presenta un pericolosità molto elevata e ,come puoi leggere dai giornali , con mortalità elevata.
I Comuni di Pozzo e Inzago avevano concordato di sostenere una parte consistente delle spese per questa opera anche se era di competenza provinciale, ma la nuova giunta ha deciso di toglierla dagli interventi inseriti nelle Opere Pubbliche.
Si sono resi conto della pericolosità? che la vita delle persone non ha prezzo?

SITUAZIONE ESPLOSIVA NELLE CARCERI

«Situazione esplosiva nelle carceri

Urge un intervento prima dell’estate»

Appello della Caritas Ambrosiana al ministro della Giustizia

Dall’inizio dell’anno 32 detenuti si sono tolti la vita e 96 agenti penitenziari sono stati aggrediti e

feriti. Questi due semplici numeri raccontano la situazione drammatica delle carceri, effetto di una

popolazione carceraria che nella storia dell’Italia repubblicana non è mai stata così numerosa:

67mila presenza circa, oltre una volta e mezza il numero degli ospiti consentiti dalle norme.

Il sovraffollamento rende la vita impossibile a tutti: ai detenuti, ai poliziotti, agli operatori sociali. La

conseguenza è che il sistema carcerario sta diventando solo un luogo di afflizione, un posto

ingiusto e insensato, che viene sempre più meno agli scopi di rieducazione e reinserimento sociale

previsti dalla Costituzione.

Con l’avvicinarsi del caldo estivo, la situazione diventerà esplosiva. Le proteste dei detenuti che in

questi giorni stanno montando negli istituti della Lombardia e del resto d’Italia sono segnali

inequivocabili. Persino il mondo del volontariato carcerario, una presenza preziosa che ha sempre

garantito la propria collaborazione, è arrivato al punto di annunciare, attraverso l’organismo che lo

rappresenta la Conferenza Nazionale del Volontariato e della Giustizia, l’autosospensione dal

servizio.

Purtroppo il governo, nonostante i continui annunci, sta ancora discutendo sulle misure da

adottare. Pur non condividendo completamente i provvedimenti previsti nel decreto Alfano, peraltro

ancoro imbrigliato nella burocrazia legislativa e nei veti incrociati dei partiti, si auspica che sia

adottato al più presto. La vera riforma, significativa e risolutiva, sarebbe quella di prevedere un

nuovo sistema sanzionatorio, basato sulla giustizia ripartiva. È noto che coloro che hanno usufruito

di pene alternative alla detenzione hanno un tasso di recidiva del 5%, mentre chi ha scontato tutta

la pena torna a delinquere 2 volte su tre (66%). Questi dati dovrebbero portarci a concludere che il

carcere non può essere la sola soluzione. Ne va dei diritti dei detenuti e della sicurezza dei

cittadini.

La Chiesa ambrosiana è da sempre vicina al mondo del carcere. Sono 500 i volontari che offrono

assistenza ai detenuti e ai loro familiari attraverso visite periodiche e l’affiancamento degli operatori

sociali nelle sette case circondariali e di reclusione presenti nella diocesi. Un aiuto prezioso senza

il quale non sarebbe possibile svolgere molte attività rieducative.

In particolare Caritas Ambrosiana gestisce a Milano uno sportello di ascolto e orientamento per

problemi legati alla casa, al lavoro a questioni giudiziarie. Nel 2009 lo sportello ha seguito 192

persone. Inoltre l’ente ecclesiale è in grado, attraverso l’attività delle cooperative e associazioni del

progetto “Un tetto per tutti”, di mettere a disposizione 27 posti letto a Milano per le persone che

escono dal carcere e non hanno un alloggio. Fondamentale, infine, è l’azione di sensibilizzazione

attraverso percorsi di formazione nelle scuole e l’annuale visita dei detenuti con i cappellani delle

carceri. Un’iniziativa realizzata in collaborazione con la Pastorale giovanile che in 9 anni ha

coinvolto circa 1500 ragazzi.

INFRASTRUTTURE E DISABILI

Mi sembra opportuno segnalere quanto avvenuto in Consiglio Provinciale e in Commissione Politiche sociali.
Durante la discussione sulla mobilità e le infrastrutture, l'Assessore De Nicola(PDL) ha affermato che la manovra finanziaria comporterà una riduzione del 30% dei soldi destinati al suo assessorato.
Sorge fortissima la domanda: ma chi pagherà i servizi? aumenteranno i biglietti di viaggio? Diminuiscono le corse?
Poi: ma la politica del fare….. i sogni che hanno venduto in campagna elettorale?
Avevano affermato che avrebbero fatto tutte le infrastrutture che il centro sinistra non aveva fatto, ora devono tagliare anche quello che era iniziato.

In Commissione Politiche Sociali l'Assessore Pagani(LN) ha affermato che erano state presentate due delibere per interventi a vantaggio dei disabili sensoriali, ma che la ragioneria le aveva bloccate per mancanza di fondi.
La somma totale è di 2 milioni di euro ed era stat messa nel bilancio preventivo. Ora scopriamo che non ci sono i soldi.
Questo è un intervento molto importante e non è pensabile rimandare l'approvazione in quanto gli educatori potrebbero vedersi costretti a cercarsi un altro lavoro, interrompendo una continuità di rapporti con i ragazzi

NO AL DDL SULLE INTERCETTAZIONI-ANPI

A.N.P.I.

A S S O C I A Z I O N E N A Z I O N A L E P A R T I G I A N I D ’ I T A L I A

COMITATO NAZIONALE

____

00192 Roma – Via degli Scipioni, 271 – Telefoni 06/3211949 – 3212345 –3212807 – Fax 06/3218495

Ente Morale Decreto Luogotenenziale n. 224 del 5 aprile 1945 – c/c p. 36053007 – Cod. Fisc. 00776550584

www.anpi.it – e-mail anpisegreteria@libero.it oppure anpi.naz@libero.it

                                                                                  Roma, 11 giugno 2010

Il Ddl sulle intercettazioni, approvato ieri in Senato, è un provvedimento

assolutamente inaccettabile, perché in profondo contrasto con la Costituzione

della Repubblica.

L’ANPI denuncia con forza l’atteggiamento del Governo che mentre da una

parte proclama la volontà di perseguire la corruzione attribuendosi oltretutto

meriti – che sono invece tutti della magistratura e delle forze dell’ordine –

nella lotta alla criminalità organizzata, dall’altra priva gli operatori della

giustizia di indispensabili mezzi di indagine, ponendo, allo stesso tempo,

inedite e assurde limitazioni al diritto-dovere della stampa di fare libera

informazione e del cittadino di riceverla come espressamente sancito dall’art.

21 della Costituzione: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio

pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampanon può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.

L’ANPI rivolge inoltre un appello per una mobilitazione unitaria e civile a tutte

le coscienze democratiche, ai partiti, alle forze sindacali, agli studenti,

all’associazionismo. Li invita quindi a partecipare alla sua Seconda Festa

Nazionale Italiani, di Costituzionead Ancona, occasione importante e

preziosa per lanciare un no forte, responsabile, massiccio a chi intende

cancellare la democrazia dal Paese.

Raimondo Ricci

Presidente Nazionale dell’ANPI