NEWS DAL PARLAMENTO

 

 

Di arance e di giudici

In settimana, alla Camera, abbiamo approvato la Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea, o Legge di delegazione europea 2013 bis. La solita dicitura lunga e complicata per dire che serviva un atto del Parlamento italiano – ora tocca al Senato – per superare tutte le infrazioni in cui siamo incorsi finora. E non sono poche. Tant’è che non mi sogno di farvi una pesante elencazione di quanti e quali ambiti siamo andati a toccare. Vi parlerò solo dei tre che hanno colpito maggiormente l’immaginario collettivo.

I primi due toccano direttamente il settore di cui mi occupo ed una interessa da vicino quanti in Lombardia praticano la caccia. Con un emendamento è stato, infatti, ridotto il numero di inanellamenti e delle specie di volatili da usare come richiami vivi, mentre per altre specie si mantengono gli inanellamenti, ma con un numero minore di catture. Molti vorrebbero l’eliminazione tout court della caccia che usa i richiami vivi, ma questo dovrebbe rappresentare il giusto compromesso tra le diverse opinioni.

L’altra questione di cui avrete senz’altro sentito parlare ha a che fare con l’agroalimentare. Grazie a un emendamento del Pd è passata la nuova regola sul limite minimo di frutta nelle bibite analcoliche: da ora nell’aranciata ci dovrà essere non più il 12 ma il 20% di succo d’arancia. Con buona pace sia dei produttori del frutto sia dei consumatori. Rimane il dubbio sulle bevande che provengono dall’estero e che potrebbero continuare a contenere una percentuale inferiore. Non posso che invitarvi a bere italiano.

Infine, un emendamento leghista ha introdotto la responsabilità civile dei magistrati. Passato per soli 7 voti e con molte astensioni, il provvedimento stabilisce che chi ha subìto un danno ingiusto per motivi che si possono far risalire direttamente alla persona del magistrato, può agire contro lo Stato e contro il suo rappresentante per ottenere il risarcimento dei danni. Anche questa potrebbe sembrare una battaglia di civiltà, ma per il Pd andava fatta dentro un quadro più preciso e completo: in Parlamento esistono diverse proposte sulla responsabilità civile dei giudici, mentre così il delicato tema è stato trattato forse in modo troppo frettoloso.

 

Un aiuto all’Emilia Romagna. E non solo

E’ stato definito decreto terremoto, ma il disegno di legge che abbiamo approvato in settimana alla Camera va ben oltre lo stanziamento di risorse per continuare la ricostruzione dell’Emilia Romagna. Praticamente all’unanimità (un solo astenuto) è stato convertito in legge il provvedimento che prevede misure urgenti a favore delle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dal sisma, ma anche dai successivi eventi alluvionali verificatisi tra il 17 e il 19 gennaio 2014. Inoltre, il decreto assicura l’operatività del Fondo per le emergenze nazionali. Tocca ora al Senato prenderlo in esame.

Il testo contiene risorse per 201 milioni di euro e mira a garantire la continuità dell'attività di ricostruzione avviata a seguito del sisma del maggio 2012 e a coordinarla con gli interventi necessari per la ricostruzione, l'assistenza alle popolazioni e la ripresa economica dei territori colpiti. Interviene poi verso i comuni interessati dagli eventi alluvionali del gennaio 2014, quelli della provincia di Modena colpiti dalla tromba d'aria del 3 maggio 2013 e i comuni delle province di Bologna e ancora Modena vittime nuovamente degli eventi atmosferici del 30 aprile 2014.

Il provvedimento prevede che il presidente della Regione Emilia-Romagna venga nominato Commissario delegato, mentre le aziende agricole, che ricadono nei territori colpiti dagli eventi calamitosi, ottengono la concessione di contributi in conto capitale fino all'80 per cento del danno accertato; prestiti ad ammortamento quinquennale per le esigenze di esercizio; la proroga delle operazioni di credito agrario; la proroga delle scadenze delle rate delle operazioni di credito agrario; l'esonero parziale del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali propri e per i lavoratori dipendenti.

Inoltre, come premettevo, a livello nazionale, il decreto prevede la possibilità di defiscalizzare le donazioni ai Comuni per eventi calamitosi, il rifinanziamento del Fondo nazionale per le emergenze di 100milioni, coprendo così tutte le calamità che ad oggi hanno avuto la dichiarazione di stato di emergenza, e questo avviene in almeno otto regioni italiane, oltre a 6 milioni di euro per la manutenzione delle reti di monitoraggio che consentono di dare il primo stato di allarme sui territori in presenza di eventi eccezionali.

 

Per l’Europa e per il mondo

Nuova tornata di ratifiche tra i lavori della Camera. Ve le elenco senza entrare nel dettaglio, ma non perché si tratti di ordinaria amministrazione: spesso questi accordi sono alla base della convivenza civile – e pacifica – in Europa e nel mondo.

Abbiamo, dunque, approvato l’Accordo tra i rappresentanti dei Governi degli Stati membri dell'Unione europea, relativo al finanziamento degli aiuti Ue forniti nell’ambito del quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020, in applicazione di un apposito accordo di partenariato e all’assegnazione di assistenza finanziaria ai Paesi e territori d'oltremare. Ora passa all'esame dell’altro ramo del Parlamento.

Inoltre, è stato dato l’ok definitivo al disegno di legge di ratifica dell’Accordo sulla creazione del blocco funzionale dello Spazio aereo, chiamato Blue Med, con la Repubblica di Cipro, la Repubblica ellenica e la Repubblica di Malta. Il testo era già stato approvato dal Senato.

Infine è stato approvato il disegno di legge sulle Disposizioni concernenti partecipazione a Banche multilaterali di sviluppo per l'America latina e i Caraibi. Provvedimento che ora va al Senato.