Infezioni secondarie negli ospedali e Regione Lombardia pensa di portarci cani e gatti

Alcuni articoli del Regolamento di attuazione delle disposizioni della riforma della legge regionale 33/2009, il Testo unico sulla sanità, nei capitoli riguardanti le norme relative alla tutela degli animali di affezione e prevenzione del randagismo di Regione Lombardia, trovano contrario l’on. Paolo Cova, parlamentare del Pd e veterinario.
“Dopo il parere positivo della Commissione consiliare Sanità, la Giunta ha dato il suo ok definitivo al regolamento di attuazione di queste norme – fa sapere Cova –. A questo punto, sarà mia premura interessare il Ministro della Sanità sul grave fatto dell’approvazione degli art. 22 e 23 del regolamento, quelli che consentono l’accesso degli animali negli ospedali e nelle strutture sanitarie”.

Cova spiega perché: “Da medico veterinario credo che sia importante rispettare prima di tutto la salute dei pazienti ricoverati negli ospedali: immaginare che persone allergiche al pelo di cani o di gatti possano trovarsi in sala aspetto o in corsia con questi animali, mi fa pensare che non ci sia rispetto per i malati. E questo è solo un esempio, forse addirittura il meno pericoloso”.
Un rischio ancora più grande c’è, secondo il parlamentare: “Si parla tanto di lotta alle infezioni secondarie contratte negli ospedali, tanto che alcuni hanno lanciato un vero e proprio allarme, e Regione Lombardia pensa di portarci anche gli animali. Oltre tutto, i due articoli vengono inseriti nelle norme sul randagismo, dove c’entrano talmente poco da risultare completamente avulsi”.

Roma, 24 febbraio 2017