Nei giorni scorsi c'è stata una moria di pesci nella cava di Basiglio. Sono stati trovati 4,5q di pesci morti. Sono state fatte delle analisi e dei prelievi. Ho presentato un'interrogazione scritta per conoscere la causa di morte e la presenza di liquido oleoso maleodorante.
INCENERITORE TREZZO ADDA
Giovedi 10 febbraio 2010 gli abitanti di Trezzo d'Adda, di Grezzago e dei comuni limitrofi sono venuti a manifestare in Consiglio Provinciale con i loro sindaci. La delegazione di 15 sindaci dell'adda martesana e il Sindaco dei Ragazzi è stata ricevuta dai capigruppo, dal Presidente del Consiglio Provinciale. Il Presidente Podestà non era presente e non ha mandato a rappresentarlo neanche il vice-presidente o un assessore.
Questa cosa è una vera vergogna nei confronti dei Sindaci e dei cittadini che non riescono ad avere un colloquio diretto con il Presidente della Provincia da un anno.
Il risultato positivo di questa manifestazione è stata la convocazione di un incontro tra i tecnici della provincia che seguono il tema rifiuti e i consulenti dei Comuni per definire i percosi da fare per impedire il raddoppio dell'inceneritore.
Nei prossimi giorni ulteriori aggiornamenti.
Cova (Pd) mi auguro Provincia dia ascolto alle richieste del territorio
Domani in Consiglio 26 sindaci della Martesana contro ampliamento inceneritore di Trezzo
Cova (Pd) mi auguro Provincia dia ascolto alle richieste del territorio
“Mi auguro che domani la Provincia, con un atto di responsabilità, dia ascolto ai 26 sindaci della Martesana che saranno presenti in Consiglio per esprimere la loro contrarietà al raddoppio dell’inceneritore di Trezzo sull’Adda. Sono mesi che chiedono udienza al presidente Podestà e al presidente Formigoni, ma finora nessuno li ha convocati. Questa non è la Provincia vicina ai comuni, questo è il federalismo che non ascolta il territorio”. Così Paolo Cova, consigliere provinciale del Pd, commenta la notizia dell’arrivo domani in consiglio di 26 sindaci della zona della Martesana.
Milano, 9 febbraio 2011
Silvia Mascheroni
Ufficio stampa
Gruppo Provinciale Pd
IN PIAZZA FEBBRAIO
E' uscito il nuovo numero di"In Piazza". C'è anche un mio articolo sul prezzo del latte fresco alla stalla.
CASELLO RHO
Ho ricevuto la risposta alla mia interrogazione sulla soppressione del casello in uscita da Milano a Rho sull'autostrada Milano-Torino.
Nella replica ho fatto presente che non era stata presa in considerazione la soluzione proposta dai sindaci di aprire un casello nello spazio a lato del nuovo cavalcavia come si vede nella foto 3.
CAMBIAGO
Mercoledi 2 febbraio si è tenuta la commissione Ambiente della Provincia di Milano con all'ordine del Giorno la richiesta di insediare un Impianto di rifiuti speciali pericolosi e non a Cambiago.
L'impianto ha dimensioni consistenti si parla di una richiesta di 300.000t/anno.
Questo territorio ha già dimostrato disponibilità ad accogliere impianti legati al ciclo dei rifiuti, a Masate c'è il compostaggio- A cambiago una discarica come ad Inzago. A Trezzo l'inceneritore. Non è un territorio affetto dalla sindrome da Nimby, anzi ha dato disponibilità ad accogliere l'inceneritore quando la Lombardia era in emergenza rifiuti e Formigoni cercava un sito dove installare l'inceneritore.
Credo che questo territorio debba essere rispettato
CASA DELLA PACE
Giovedi 27 gennaio 2011 il Consiglio Provinciale ha discusso sulla delibera:
Variazione destinazione d'uso della struttura ex-Casa della Pace e cambio denominazione in "Spazio del Sole e della Luna" presso il centro scolastico Puecher.
La discussione in aula era stata preceduta da 2 commissioni provinciali su questo tema.
Il dibattito è stato aspro perchè il cambio di nome viene ricondotto al solo e semplice motivo che la parola Pace viene identificata dalla maggioranza come parola di sinistra. Questo vuol dire che si semplifica in modo esagerato un termine e il significato della parola Pace.
Inoltre è stato approvato anche la variazione di gestione della struttura senza riconoscere il lavoro profondo ed intenso svolto in questi anni per aggregare e far crescere un territorio.
La proposta tende a centralizzare quando poi le stesse forze di maggioranza si esprimono per un federalismo e un decentramento del potere. Ma solo dove vogliono loro.
IL GIORNO ARTICOLO SU TREZZO
Il Giorno ed. della Martesana mi ha dedicato un altro articolo. L'argomento è la mia protesta in Consiglio Provinciale ma anche un'attenzione alla discarica di Inzago.
LETTERA APERTA SUI FATTI DI QUESTI GIORNI
Dopo aver sentito e letto i numerosi interventi di questi giorni sulle vicende giudiziarie del Presidente del Consiglio, non sentiamo il bisogno di intervenire sul merito delle questioni che occupano da troppi giorni le prime pagine dei giornali. Come politici che tentano di offrire la loro testimonianza cristiana nel servizio alle istituzioni e a questo nostro Paese, ci sentiamo piuttosto in dovere di manifestare la nostra preoccupazione per la deriva che sta interessando in modo sempre più evidente la vita pubblica italiana. Un’intera generazione politica, e non facciamo differenze di schieramento, rischia di venire precipitata in un formalismo che accompagna alla proclamazione di valori e tradizioni che spesso vengono qualificati con l’impegnativo aggettivo di cristiani, una serie di comportamenti pratici che sconfinano nella categoria dell’a-moralità e pretendono di non diventare oggetto di giudizio in nome dell’assoluta intangibilità della sfera privata e della libertà, altrettanto assoluta, di scelta dell’individuo. Per chi fa politica la dimensione pubblica non è un accidente o un qualcosa di totalmente separato dalla propria esperienza di vita (anche privata), tanto quanto per chi si definisce credente la testimonianza quotidiana non può essere separata dalle proprie abitudini di vita, anche privatissime. Non si tratta di ergersi a giudici di nessuno; per questo esiste la magistratura nella città terrena e il buon Dio in quella celeste. Il punto è un altro: il patrimonio morale e culturale di un popolo o di una nazione non sono indipendenti dal comportamento e dalle abitudini di chi in essi riveste ruoli di responsabilità, a qualsiasi livello. Il Vangelo non è tenero con chi si definisce cristiano e rischia di recare scandalo, ovvero di offrire una testimonianza dissonante e contraria rispetto a quanto proclama o afferma di credere: meglio che si leghi una macina al collo e si getti nel mare. La rilevanza penale di un comportamento è fondamentale per il giudizio terreno di chi è investito del compito di vigilare sul rispetto delle leggi, ma le conseguenze morali e culturali di ogni nostro comportamento vanno oltre il codice penale e toccano elementi più profondi e radicali quali l’ethos collettivo e la possibilità di indicare criteri per vivere una vita buona. La grave preoccupazione per l’emergenza educativa che ha spinto i vescovi italiani a dedicare un intero decennio della comunità cristiana proprio al tema della trasmissione dei valori, suona purtroppo come profetica: quali modelli offriamo ai giovani? Quali prospettive educative si aprono di fronte ai più piccoli? Che cittadini stiamo formando? Sono domande che, se guardiamo a quello che sta accadendo in questi mesi, rischiano di condurci attraverso riflessioni colme di smarrimento se non di angoscia.
La politica farà le sue scelte e adotterà le sue strategie che condurranno probabilmente a un duro scontro tra chi difende le ragioni del Presidente del Consiglio e chi ritiene che i suoi comportamenti siano lesivi della dignità dell’intero Paese. Questo non toglie però nulla alla necessità di una profonda riflessione sulle conseguenze che abitudini e comportamenti che si trascinano da tempo e di cui i protagonisti si sono a più riprese vantati, rischiano di far precipitare sull’intera società italiana. Anche dalle gerarchie ecclesiastiche si sono opportunamente levate, negli ultimi giorni e non solo, voci preoccupate al proposito. Nessuno ha titolo per considerarsi paladino esclusivo del cristianesimo in politica e nessuno può arrogarsi il diritto di invocare i valori cristiani, e tanto meno il Vangelo, per difendere le proprie scelte politiche che rimangono, è bene ricordarlo, nel campo dell’opinabile e del provvisorio. Ci piace richiamare, per concludere, un passaggio della Lettera a Diogneto, uno scritto del padri apostolici: i cristiani "dimorano nella terra, ma hanno la loro cittadinanza nel cielo. Obbediscono alle leggi stabilite, e con la loro vita superano le leggi. Amano tutti, e da tutti vengono perseguitati. (…) Sono poveri, e fanno ricchi molti; mancano di tutto, e di tutto abbondano" (V,9-11.13). Anche oggi c’è bisogno di cristiani così e di politici che, dicendosi cristiani, abbiano l’umiltà di servire e rifuggano l’arroganza del potere.
Giuseppe Adamoli, Alessandro Alfieri, Emanuela Baio, Mario Barboni, Giovanni Bianchi, Luigi Bobba, Carlo Borghetti, Daniele Bosone, Gianluca Bracchi, Virginio Brivio, Giovanni Burtone, Ezio Casati, Mario Cavallaro, Paolo Corsini, Silvia Costa, Paolo Cova, Paolo Danuvola, Lino Duilio, Andrea Fanzago, Enrico Farinone, Luca Gaffuri, Francesco Garofani, Gianantonio Girelli, Marco Granelli, Lorenzo Guerini, Daniela Mazzuconi, Alessia Mosca, Giovanni Orsenigo, Beppe Pagani, Flavio Pertoldi, Fabio Pizzul, Gigi Ponti, Francesco Prina, Marco Riboldi, Matteo Richetti, Ettore Rosato, Antonio Rusconi, Giovanni Sanga, Fabrizio Santantonio, Carlo Spreafico, Gianluca Susta, Patrizia Toia
Milano, 23 gennaio 2011
VIDEO-MI SPOGLIO IN AULA PER PROTESTA
Nei giorni scorsi ho scritto della mia protesta in aula del Consiglio Provinciale di Milano per sostenere i cittadini, i comitati, Legambiente, WWF, sindaci e partiti politici dell'Adda Martesana.
Regione Lombardia e Provincia di Milano non vogliono incontrare gli amministratori dei 26 comuni interessati al Raddoppio dell'Inceneritore di Trezzo sull'Adda.
qui puoi vedere il link del video della mia protesta
http://www.youtube.com/watch?v=iuoItqTKWSI&feature=mfu_in_order&list=UL