L’’ATTACCO DELLA “PADANIA” AL CARDINAL TETTAMANZI E’ GRAVE, CALUNNIOSO E INACCETTABILE

 

Leggiamo con un misto di stupore e tristezza le strumentali provocazioni che il quotidiano della Lega Nord “La Padania” indirizza all’Arcivescovo di Milano, il cardinale Dionigi Tettamanzi. Ci pare si tratti di un vero e proprio attacco gratuito e sconsiderato a una personalità che negli anni del suo ministero milanese ha sempre assicurato un magistero capace di guardare, senza distinzioni di sorta e senza alcuna presa di posizione neppure velatamente politica, alla verità del Vangelo e alla necessità di mettersi dalla parte di tutti coloro che soffrono o sono in difficoltà.

I toni e i contenuti delle dieci domande della “Padania” ci paiono inaccettabili e rappresentano una vera e propria calunnia nei confronti del cardinal Tettamanzi (tutte le dieci domande contengono acclarate e documentabili falsità) e un’offesa per tutti coloro che, pur nell’inevitabile e auspicabile diversità di accenti, posizioni e impegni, si sentono parte della comunità cattolica ambrosiana che ha apprezzato e continua ad apprezzare l’operato del Cardinale che si è sempre collocato in grande sintonia con il Papa (si veda il suo intervento di oggi sui rom) e i suoi confratelli Vescovi.

Non possiamo dimenticare  che proprio il cardinal Tettamanzi è stato promotore, in tempi in cui la crisi sembrava ancora lontana, di quella straordinaria iniziativa che prende il nome di “Fondo Famiglia e Lavoro” che ha contribuito in modo determinante a tenere desta l’attenzione dell’opinione pubblica sulle famiglie più in difficoltà e ha offerto un aiuto concreto anche a coloro che risultavano esclusi da ogni possibile intervento istituzionale.

 Pensiamo che la polemica politica debba avere la capacità di non superare il pericoloso limite che la porta a gettare discredito su istituzioni che rappresentano un patrimonio comune dell’intera collettività. Il cardinal Tettamanzi è stato un dono prezioso per l’intera diocesi e ha sempre saputo relazionarsi con la realtà sociale e politica nell’assoluto rispetto dei ruoli e delle distinzioni che, con tutta evidenza, i promotori della inopportune e offensive domande dimostrano di non conoscere o di voler a bella posta cancellare.

Se poi l’iniziativa ha l’obiettivo non dichiarato di screditare l’Arcivescovo e il suo operato  in vista dell’ormai prossima successione, siamo di fronte a un tentativo che non fa onore neppure all’intelligenza di coloro che lo hanno pensato.

 

Carlo Borghetti, Ezio Casati, Paolo Cova, Andrea Fanzago, Marco Granelli, Enrico Marcora, Rosario Pantaleo, Manfredi Palmeri, Fabio Pizzul

SICOMORO E REFERENDUM

il nuovo numero del Sicomoro presenta alcune riflessioni sulle recenti elezioni amministrative.

Le scadenze elettorali non sono ancora finite e vogliamo dare il nostro contributo sui referendum nazionali e anche su quelli milanesi.
Spero che siano uno strumento di discussione e di approfondimento.
Domenica 12 giugno andò a votare e sosterrò 4 Si nei referendum nazionali.

LA BONIFICA AREA EX SISAS E DINTORNI

Nel Consiglio provinciale del 19 maggio mi sono interessato ancora della situazione della Bonifica dell'area ex Sisas di Pioltello e delle conseguenze del repentino svuotamento dell'area. Nei mesi scorsi mi ero interessato del materiale finito alla discarica di Inzago e dopo più di 5 mesi ho ricevuto la risposta(pag 1 e pag 2) da parte dell'Assessore alla Sicurezza.
Come potrai ascoltare dal video del consiglio (http://www.youtube.com/watch?v=zDu3hiWaj84) il sopralluogo è stato fatto dopo 50gg dall'evento, vanificando ogni possibilità di risalire alla causa del problema.
Nei giorni scorsi sono ancora intervenuto per il materiale finito a Cornaredo e ho fatto un'ulteriore interrogazione per conoscere quale società ha avuto l'autorizzazione a detenere i rifuti provenienti da Pioltello.
Un altro punto ancora senza risposte è la bonifica di Santa Giulia. Alla mia interrogazione non è seguita nessuna risposta

SICOMORO BALLOTTAGGIO

In questo numero del Sicomoro vogliamo affrontare il tema del ballottaggio alle amministrative di Milano.
Un tema caldo di questi giorni e che potrebbe avere anche ripercussioni a livello nazionale.
Ti offriamo le riflessioni da parte di chi proviene dal mondo dell'associazionismo cattolico e vuole affrontare il tema delle amministrative milanesi come ricerca del bene dei suoi cittadini.
Ciao

UN CONVINTO SOSTEGNO A PISAPIA

UN CONVINTO SOSTEGNO A PISAPIA

Caro amica/o,

le parole e i toni che stanno caratterizzando questi ultimi giorni prima del ballottaggio di Milano ci paiono fuori luogo e fuori misura. Questo consiglierebbe un silenzio triste e preoccupato, ma il tentativo di spaventare e influenzare l’elettorato milanese proponendo lo scenario di una città

abbandonata al disordine, all’arbitrio e all’illegalità in caso di vittoria di Giuliano Pisapia pare a noi, che siamo parte della comunità cattolica milanese, così manifestamente fazioso e strumentale che non possiamo tacere.

Siamo molto preoccupati per lo scarso rispetto per i ruoli istituzionali, piegati a interessi e polemiche di parte con l’unico obiettivo di perpetuare posizioni di potere e nessun rispetto per la libera capacità di scelta dei cittadini che hanno il diritto di essere informati sui diversi programmi e non di veder denigrato e sbeffeggiato l’avversario, mal trasformato in una sorta di nemico della civile convivenza.

Essere moderati oggi significa essere rispettosi degli altri e delle regole, rifuggendo dagli eccessi verbali e dalle forzature ideologiche, come strumentalizzare le istituzioni ai fini di parte.

Abbiamo scelto con convinzione di appoggiare la candidatura di Giuliano Pisapia a sindaco di Milano perché ci sembra, in questo momento, l’unico in grado di garantire il rispetto delle diverse culture che hanno fatto e fanno grande la città di Milano. Una città che ha bisogno di un progetto capace di dare risposte alle tante fragilità che la caratterizzano e di far diminuire le disuguaglianze che rischiano di creare profondi fossati tra chi ha tutto e chi vive ai margini della metropoli. Alcuni della destra tentano arbitrariamente di far credere che si voglia trasformare Milano in una sorta di città “consegnata” all’invasione di chissà chi. Al contrario, si tratta di riconsegnare alla città la capacità di includere e di pretendere il rispetto di regole che non servano solo ad escludere, ma possano essere fatte rispettare in virtù di un’autorevolezza delle istituzioni riconosciuta e condivisa da tutti.

Il programma e la campagna elettorale di Pisapia ci garantiscono riguardo la possibilità di costruire una Milano in cui i diritti e la cittadinanza non sono una gentile concessione dall’alto, ma un patrimonio comune da far crescere e custodire. Nel riconoscimento dei diversi ruoli e nella promozione dei soggetti sociali necessari al futuro della città, prima fra tutti la famiglia.

Con Giuliano Pisapia e con i partiti che lo hanno sostenuto sono stati elette e lavoreranno persone che hanno scelto di dedicarsi alla cura della città e non alla difesa di interessi di parte. Non c’è alcuna ragione di temere derive massimaliste o chiusure stataliste: temi come la sussidiarietà e la valorizzazione della libera iniziativa non sono esclusiva di una parte politica, sono patrimonio comune e condiviso anche per chi ha scelto di aderire al progetto che ha portato Pisapia alle soglie di Palazzo Marino.

Non c’è un uomo solo al comando, c’è una parte consistente di milanesi che ha scelto di cambiare la città e che rifugge dai toni aggressivi e denigratori che una precisa parte politica ha scelto di far propri abdicando alla propria responsabilità di rappresentare e garantire tutti i cittadini.

Per portare a compimento questo progetto serve il contributo di tutti e non può mancare la convinta adesione di chi ha maturato il proprio cammino e il proprio impegno all’interno del mondo cattolico ambrosiano.

Milano non può perdere questa occasione. Noi abbiamo scelto di partecipare a questa avventura e crediamo che sia indispensabile sostenere Giuliano Pisapia. Ti proponiamo di fare altrettanto
.

Con amicizia e stima.

Andrea Fanzago, Marco Granelli, Maria Grazia Guida, Emanuele Lazzarini, Rosario Pantaleo,

Ornella Bergadano, Giuseppe Bonelli, Carlo Borghetti, Ezio Casati, Paolo Cova, Paolo Danuvola, Lino Duilio, Enrico Farinone, Mariapia Garavaglia, Franco Monaco, Daniela Mazzuconi, Fabio Pizzul, Fabrizio Spirolazzi, Patrizia Toia, Andrea Motta

E’ possibile sottoscrivere la lettere a trovare altri firmatari su

www.facebook.com/pages/Un-convinto-sostegno-a-Pisapia/214324758590159?sk=wall

Milano, 24 maggio 20

IMPIANTO TRATTAMENTO RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI A CAMBIAGO

La società Stucchi a fatto richiesta di un impianto di trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi per un quantitativo di 300.000t/anno nel comune di Cambiago.
Questo comune è vicinissimo alla discarica di Cavenago e al prossimo impianto di compostaggio di Masate. I cittadini si sono organizzati in un comitato e il Sindaco Silvano Brambilla si è battuto contro questo impianto.
In verità è già stato dato il parere di V.I.A.(Valutazione Impatto Ambientale) ma c'è ancora la volontà di limitare il quantitativo di materiale che varrà trattato in questo sito.
Con i consiglieri dell'opposizione in Consiglio Provinciale di Milano abbiamo presentato una mozione che va nell'ottica di chiedere la riduzione del quantitativo e dei codici CER autorizzati. I cittadini temono in particolare quelli con particolari odori e da triturazione essendo in prossimità del centro abitato

BARRIERE ANTIRUMORE TANGENZIALE EST MILANO

Nei mesi scorsi avevo presentato un'interrogazione per conoscere il Piano antirumore sulla Tangenziale Est di Milano, in particolare per i cittadini che abitano il tratto da Rogoredo a Cascina Gobba. Dopo aver ricevuto risposta i Comitati
PRU Rubattino
Pecorini
Ungheria
Rogoredo
si sono attivati per fare richiesta di audizione alla Commissione Provinciale 2^ Trasporti e Mobilità della Provincia di Milano. Con il collega Ceccarelli(PD) abbiamo fatto richiesta di convocare questa audizione per consentire agli abitanti di fare osservazioni su questo Piano e per contenere il rumore su questo tratto della tangenziale.

CORNAREDO E MATERIALE AREA EX SISAS

In  questi giorni è  arrivata , come un fulmine a ciel sereno, la notizia che anche a Cornaredo erano state stoccate del materiale proveniente dalla bonifica dell'area ex Sisas. Nei mesi scorsi sembrava che fosse stato stoccato solo a Saronno e Bollate. Poi a inizio gennaio abbiamo scoperto Inzago ora anche a Cornaredo.
Il dramma di questa situazione è l'eccessiva parcellizzazione del materiale che sembra cancellare la sua tracciabilità. Dove finirà tutto il materiale?
Ho presentato questa interrogazione in Consiglio Provinciale.
Non ho ancora ricevuto risposta alla mia interrogazione del 4 gennaio su Inzago e ho più volte sollecitato il comando della polizia provinciale per avre riscontri ad eventuali campionamenti del materiale arrivato ad Inzago e sui codici CER.