Nè FORMICHE Nè CICALE

Il Centro Italiano Femminile (CIF) ha organizzato per oggi un convegno sul tema del lavoro.
Ho avuto occasione di partecipare e di fare alcune osservazioni molto interessanti.

La formazione e la conoscenza svolgo un ruolo importante, non solo perchè sono un'opportunità per un lavoro più remunerato o migliore.
Una solida formazione serve per renderci liberi e anche nei lavori più semplici e umili donano la capacità di creare e esprimere se stessi. La formazione non termina con la fine della carriera scolastica ma deve continuare anche dopo.

L'assemblea,molto partecipata, era quasi totalmente composta da donne, tranne pochissimi uomini. Subito la mia immagine è andata agli incontri che faccio solitamente per la politica. Solo uomini e pochissime donne.
Nel mondo del lavoro serve la presenza di donne che con il loro ingenio, la loro creatività e i loro talenti possono dare nuove soluzioni all'economia.
 
In politica serve un segno di svolta e cambiamento che deve avvenire anche con il coinvolgimento delle donne,ampiamente escluse fino ad ora, ma sempre attente alle necessità della nostra società.
 

CONSIGLIO PROVINCIALE DI MILANO

Negli ultimi mesi il Consiglio Provinciale di Milano si è dedicato solamente a risposte alle interrogazioni dei consiglieri provinciali e alle mozioni presentate. Pochissimo lavoro di consiglio.
Nel mese di settembre abbiamo affrontato una sola delibera importante e riguardava l'ennesimo assestamento di bilancio della provincia.
Oggi andremo ad affrontare " Modifica art.14 dello Statuto della Società Milano Serravalle-Milano Tangenziali SPA".
Una delibera importante perchè va a variare l'assetto del consiglio di Amministrazione di Serravalle.
Finalmente un atto importante dopo il niente di mesi.

CAVICCHIOLI E PIZZUL(PD):PROVINCIA IN CONTRADDIZIONE

Inceneritore di Trezzo
CAVICCHIOLI E PIZZUL (PD): “PROVINCIA IN CONTRADDIZIONE: OGGI DICE CHE I RIFIUTI AUMENTANO. MA NON ERANO IN DIMINUZIONE?”

 

Animato confronto sul termovalorizzatore di Trezzo sull’Adda, questa mattina, in VI Commissione Ambiente del Consiglio regionale. Nell’ambito delle audizioni per l’Atto di indirizzo per la programmazione della gestione dei rifiuti, si sono trovati allo stesso tavolo i sindaci del trezzese, rappresentati da Danilo Villa di Trezzo e Vittorio Mapelli di Grezzago, e alcuni esponenti di Prima srl, la società che ha chiesto il raddoppio dell’impianto di termovalorizzazione.

A fronte delle osservazioni critiche dei rappresentanti del territorio, i tecnici della società hanno ribadito la propria volontà di procedere al raddoppio motivandola con la necessità di far fronte a un possibile aumento dei rifiuti, anche in vista di Expo 2015, e dicendosi disponibili ad aumentare le possibilità di recupero di energia dell’impianto, soprattutto in riferimento al teleriscaldamento.

Durante la seduta, i rappresentanti della Direzione Ambiente di Regione Lombardia hanno anche annunciato di aver ricevuto dalla Provincia di Milano l’aggiornamento annuale della stima del fabbisogno impiantistico che, sulla base di un previsione di aumento della produzione di rifiuti, viene data in ulteriore crescita.

“Non si comprende davvero l’atteggiamento della Provincia di Milano che, da un lato, afferma che la produzione dei rifiuti è in costante calo, dall’altro ritiene di dover innalzare ulteriormente il fabbisogno di trattamento termico, ovvero la quota di rifiuti da bruciare negli inceneritori”, dichiara Arianna Cavicchioli, consigliere regionale del Pd.

“Lo stesso documento citato quest’oggi in commissione – continua il collega Fabio Pizzul – pare cadere in contraddizione quando prende atto di un calo del 4,4% nella produzione dei rifiuti nel 2010, ma prevede un netto aumento dei rifiuti stessi per il 2011, così da giustificare la necessità di nuova potenzialità di termovalorizzazione”.

Nel frattempo, la Provincia di Milano ha presentato in Regione alcune osservazioni che vanno contro l’ipotesi di raddoppio dell’impianto di Trezzo.

“La richiesta di ampliamento dell’impianto di termovalorizzazione, pur se legittima da parte dell’azienda – concludono Cavicchioli e Pizzul – ci sembra in netto contrasto con la volontà del territorio e con i dati concreti della produzione di rifiuti. E’ bene che  la Provincia chiarisca una volta per tutte quale linea intende tenere su una questione così delicata”.

Milano, 12 ottobre 2011

Ex Sisas, Cova (Pd): perché Provincia non ha controllato anche dopo ripetute richieste?

Ex Sisas, Cova (Pd): perché Provincia non ha controllato anche dopo ripetute richieste? 

“Perché la Provincia non ha controllato il materiale che veniva stoccato nella discarica di Inzago proveniente dalla Ex Sisas? Perché si è scelto di non andare a verificare cosa stava realmente succedendo, nonostante le ripetute sollecitazioni”. Queste le domande che il consigliere provinciale del Pd Paolo Cova ha posto durante il suo intervento nel corso del consiglio provinciale di oggi.

 

“All’inizio dell’anno  – ha ricordato Cova – avevo lanciato l’allarme sui rifiuti smaltiti nella discarica di Inzago. Ma le mie interrogazioni (una a gennaio, una a marzo e una a maggio) sono state ignorate dalla Provincia. Non ho nemmeno avuto risposta sulla destinazione finale del materiale proveniente dall’area ex Sisas di Pioltello. Solo dopo 50 giorni, l’amministrazione provinciale ha provveduto ad un sopraluogo, ma non è stato effettuato nessun prelievo. Nessuno ha controllare il materiale uscito dalla Ex Sisas che è finito nella discarica di Inzago o negli altri luoghi nella provincia di Milano. Una grande leggerezza”.

 

“Solo la Daneco Impianti, la società che ora è indagata per tangenti – ha concluso Cova – ha provveduto ad effettuare i controlli. Assurdo che il controllato abbia svolto il ruolo di controllore. Alla luce di tutto ciò, mi chiedo quale sia la motivazione che ha spinto il presidente Podestà, che ha la delega all’Ambiente, e l’assessore alla Sicurezza e Polizia Provinciale Bolognini, a non verificare la reale corrispondenza del materiale conferito in discarica. Forse avrebbero fatto meglio a svolgere meglio il proprio ruolo”

  

Milano, 6 ottobre 2011  

SICOMORO

Dopo la pausa estiva riprendiamo a pubblicare il Sicomoro.
Trovate il commento all'arrivo del Card. Scola, una mia riflessione su rapporto politica e cittadini, il dibattito su coppie di fatto, donne e politica. Se vuoi leggere il Sicomoro clicca qui

Jabil – Nokia, Cova (Pd): non si sacrificano i lavoratori per un’area edificabile in più

Jabil – Nokia, Cova (Pd): non si sacrificano i lavoratori per un’area edificabile in più


 “L’occupazione in questo periodo di difficoltà è da tutelare in ogni modo. Non si possono sacrificare centinaia di lavoratori solo per sfruttare un’area edificabile in più, come pare stia accadendo nel caso della Jabil  – Nokia. La Provincia si attivi per scongiurare la chiusura dello stabilimento”. E’ intervenuto così oggi in Aula Paolo Cova, consigliere provinciale del Pd.
 
“Un’azienda che è un’eccellenza della Provincia di Milano – ha aggiunto Cova – vede la sua lenta morte. Poco per volta è stato ridotto il numero di lavoratori e ieri la Jabil – Nokia ha decretato la chiusura degli stabilimenti di Cassina de’ Pecchi in provincia di Milano e di Marcianise in provincia di Caserta. Nel nostro territorio saranno oltre 350 i lavoratori che perderanno il posto”.
 “Le competenze professionali presenti a Cassina de’ Pecchi sono elevate – ha concluso  Cova – e spero che non vengano sacrificate in toto solo per avere un’area libera da utilizzare per investimenti edilizi. Mi auguro che l’amministrazione comunale di Cassine de’ Pecchi dica un chiaro ‘no’ e non si presti a questo gioco”.
  Milano, 29 settembre 2011