VIDEO INTERVENTO CAMBIAGO

Più volte ho commentato le vicende dell'Impianto di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi di Cambiago.
300.000t/anno che verranno trattate a Cambiago, paese del milanese, già interessato da una discarica.
Una superficie limitata e un quantitativo enorme, quasi 1000t al giorno che entrano a Cambiago.
Forse è necessario autorizzare un quantitativo ridotto.
Se clicchi qui sotto puoi vedere il link del mio intervento in Consiglio Provinciale del 31 maggio 2912.

http://www.youtube.com/watch?v=AliTXBFeE10&feature=player_embedded

DISCUSSIONE DELIBERA PTCP ED EMENDAMENTI

Giovedì 17 maggio è iniziata la votazione dei primi emendamenti al PTCP della Provincia di Milano.
In precedenza era stato approvato l'Ordine del Giorno presentato dalla minoranza che chiedeva la definizione degli "Ambiti Agricoli Strategici" nei parchi regionali e nei Parchi locali di interesse sovracomunale(PLIS).
Un ottimo risultato per il PD e tutta la minoranza.
Ieri discussione degli emendamenti alla Relazione Generale e alle Norme.
I primi emendamenti che contribuivano a dare senso all'Ordine del Giorno sono stati approvati.
Inoltre è stato approvato un altro emendamento che alza ad almeno il 30% del riuso di aree dismesse o abbandonate per consentire la possibilità di incrementare il consumo di suolo.
Bocciato l'emendamento che riduceva le città "Poli Attrattori" e che avrebbe ridotto il territorio consumato.

SOTTOPASSO VIA SULMONA

Nell'estate del 2005 al passaggio del sottomarino Toti, era stato chiuso il passaggio a livello in fondo a via Toffetti a Milano.
Questa situazione aveva creato notevoli disagi al traffico, in particolare sul cavalcavia di viale Puglie.
Si attendevano i lavori del Lotto 4° della Paullese con il sottopasso di via Sulmona- via Varsavia per arrivare all'Ortomercato di Milano.
Il 2 maggio 2012, dopo 7 anni è stato aperto il sottopasso!
Questa opera consente di migliorare la viabilità nella zona piazzale Bologna- piazzale Cuoco, ma crea anche qualche disagio agli abitanti di via Sulmona.
In sè è un intervento valido.

Un “NO” al Centro Commerciale a Vaprio è una “POSIZIONE IDEOLOGICA”?

Un  “NO” al Centro Commerciale a Vaprio è una “POSIZIONE IDEOLOGICA”?

L’ultima chicca del nostro sindaco Orlandi:
rispondendo alle  valutazioni che il PD locale, da qualche tempo e in più occasioni attraverso le pagine della “Gazzetta della Martesana”, ha espresso sulla inopportunità di insediare a Vaprio d’Adda un “Centro Commerciale”, il nostro Sindaco si difende definendole frutto della LOGICA “DELLO SCHIERAMENTO PARTITICO”.

Il PD di Vaprio d’Adda ha incontrato la “ASSOCIAZIONE dei COMMERCIANTI Territoriale Adda Milanese”, rappresentata dal presidente Angelo Legnani, ed ha raccolto dalla stesso il parere dell’Assocazione che rappresenta: alla “Conferenza dei servizi” esprimerà “PARERE NEGATIVO” alla realizzazione del Centro Commerciale di Vaprio.
Non risulta a nessuno, tranne forse al Sindaco Orlandi, che l’Associazione dei Commercianti sia un “Partito Politico” e pertanto la loro posizione non può certo bollarsi come ideologica ma a difesa della propria autonomia di settore.

Mantenere in vita i pochi esercizi commerciali nel centro storico contribuisce a renderlo vivibile ed è questa la preoccupazione del PD di Vaprio, senza nessuna “ideologia”.
Per quanto all’altra asserzione del Sindaco che il “PD non ebbe nulla a ridire”, ricordiamo a tutti che nel 2006 il PD non esisteva ancora e che i rappresentati del Centro sinistra, quando fu approvato il “PGT”, abbandonarono  l’aula in segno di protesta per l’assoluta “sordità” ad ogni osservazione contraria.

Successivamente nel 2007 il “forum per il PD”, fece una serie di iniziative di comunicazione alla cittadinanza (gazebo, volantini) richiamando anche la contrarietà all’area “AP2” destinata ad un insediamento di tipo commerciale non precisato.

Ed in ultimo, recenti notizie apparse sulla stampa nazionale, riferiscono che le indagini in corso a carico di un importante “personaggio” della Giunta Regionale, arrestato, toccano anche le procedure per la concessione delle autorizzazioni alla costruzione di nuovo Centri Commerciali, tra i quali si cita quello di Vaprio d’Adda; sarebbe più opportuno che l’Amministrazione Comunale di Vaprio d’Adda, invece di “nascondersi ideologicamente” dietro desuete etichettature nei confronti di coloro che esprimono il proprio pensiero sul futuro del paese, torni ad una “prudente politica” che rilanci il paese e non lo renda una sorta di “terra di nessuno”.
 
                                                                                              PARTITO DEMOCRATICO                
                                                                                              Circolo di Vaprio d'adda

Parco Sud, Brembilla (Pd): direttivo dice no alla 4° corsia dell’A1

Parco Sud, Brembilla (Pd): direttivo dice no alla 4° corsia dell’A1
 
Milano, 29 marzo 2012 –
“Non si ‘brucerà’ ulteriore verde nel Parco Sud per far posto ad un’opera di nessuna utilità. Il Parco va preservato e per questo oggi, durante il direttivo, abbiamo votato contro il parere di ampliamento della quarta corsia della A1 da Milano Sud a Lodi che avrebbe insistito sui Comuni di San Giuliano Milanese, Melegnano e Cerro al Lambro. I membri di centrodestra erano a favore dell’ampliamento, ma siamo riusciti a far prevalere la posizione contraria grazie anche alle numerose assenze tra le fila del Pdl e della Lega”. Ne dà notizia Bruna Brembilla, consigliera provinciale del Pd  e componente del direttivo del Parco Agricolo Sud.

“Abbiamo votato contro – spiega Brembilla – perché la relazione istruttoria presentata dagli uffici dice chiaramente che questo ampliamento danneggerebbe il parco senza risolvere il problema del traffico. La stessa relazione di accompagnamento alla delibera riporta che non ci sono studi che parlano di  ‘benefici per la collettività’ ma che tale opera comporterebbe un ‘forte consumo di suolo agricolo’. Senza contare i problemi che avrebbe comportato l’ampliamento del ponte che attraversa il fiume Lambro, un’area di particolare pregio ambientale”.

“In cambio del via libera alla realizzazione della quarta corsia – aggiunge Brembilla – il Parco avrebbe potuto contare su  2 milioni di euro in opere. Per noi il consumo di suolo deve avere dei reali benefici. Deve essere chiaro che non siamo pregiudizialmente contro le infrastrutture, ma non possiamo permettere che si rinunci ad importanti spazi verdi quando si nega così esplicitamente l’utilità dell’opera per i cittadini”.
 
“Il parere del direttivo del Parco – conclude Brembilla – era obbligatorio, anche se non vincolante. Vedremo ora che conseguenze ne trarrà Autostrade per l’Italia”.