Il Circolo PD Mecenate Ponte Lambro Lomellina ha pubblicato questo foglio informativo sui temi della zona. Se vuoi leggere clicca qui
INIZIO RIFORME COSTITUZIONALI ALLA CAMERA
Oggi in aula è stata presentata una Mozione sull’inizio delle Riforme Costituzionali da parte dei partiti che sostengono il Governo Letta. Accanto a questa sono state presentate altre Mozioni su questo tema.
E’ ormai chiaro che sia necessario provvedere ad operare dei cambi di parte della Costituzione per riuscire a renderla più attuabile in questo periodo storico.
Penso alla modifica della legge elettorale che può prevedere anche un cambio del Parlamento da un bicameralismo perfetto ad un monocameralismo. Questo anche per rendere più agevole l’iter delle leggi che devono avere il doppio passaggio ad oggi.
Il mio voto sulla Mozione di maggioranza è stato favorevole, ma ho anche delle serie preoccupazioni sul mandato dato al Governo.
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NEWS DAL PARLAMENTO 25 MAGGIO
Agricoltura in ginocchio
E’ sotto gli occhi di tutti come l’annata meteorologica 2013 sia un vero disastro. Ma c’è qualcuno che soffre più di altri delle piogge incessanti e del freddo che persiste come un lungo autunno: sono gli agricoltori che, come imprenditori, hanno subito danni ingenti e forse non ancora esattamente quantificabili. Per questo ho presentato al Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo, un’interrogazione urgente sui danni che il maltempo ha prodotto sull’agricoltura lombarda.
Nel documento spiego i problemi che le continue precipitazioni hanno comportato nei campi: sono impediti gli interventi di lavorazione dei terreni, di semina e di raccolta; non sono stati possibili gli interventi di diserbo, concimazione, distribuzione del letame e dei reflui; i terreni non sono stati preparati con le opportune arature; i programmi di coltivazione aziendali devono essere modificati proprio per l’impossibilità di effettuare le semine programmate con un aumento dei costi di produzione e la mancata produzione. Inoltre, aspetto non secondario, Regione Lombardia produce il 40% del latte italiano e la mancata raccolta dei foraggi che alimentano i bovini da latte va a pesare enormemente sui costi di produzione.
Ho chiesto, dunque, al Ministro se intende mettere in atto interventi urgenti per contrastare la grave situazione che sta interessando gli agricoltori lombardi e se non intenda procedere a valutare lo stato di calamità.
Stamina: c’è il decreto
Si chiama Decreto Stamina e permetterà una sperimentazione di 18 mesi con il cosiddetto Metodo Stamina, che fa un particolare uso delle cellule staminali in determinate cure, preparate secondo il sistema inventato da Davide Vannoni, presidente di Stamina Foundation.
Il decreto è stato emendato in fase di discussione alla Camera per riuscire ad avviare la sperimentazione. I casi erano due: si poteva usare il protocollo per i trapianti, oppure quello per i farmaci, e la scelta è caduta su quest’ultimo perché il Metodo Stamina viene riconosciuto come trattamento farmacologico.
Non nego che i dubbi sono tanti, ma in questo modo abbiamo garantito la continuità nella cura di pazienti che sono già stati avviati su questa strada. Alla fine, quello che abbiamo perseguito è stata la volontà di fare chiarezza e dare il massimo delle certezze ai futuri pazienti, oltre che la fondamentale sicurezza nei trattamenti. E d’altra parte, senza questo decreto, si rischiava di aprire un fronte dove chiunque poteva somministrare farmaci senza garanzie minime per i pazienti.
Di lotta e di governo
Uno dei temi che viene affrontato e che sembra di vitale importanza per il futuro del Pd, è se deve essere un partito di “sinistra” oppure un partito di “centrodestra”. Questa domanda sta creando tensione nei circoli e negli iscritti e simpatizzanti, perché sembra sia la causa della situazione attuale e del Governo cui partecipiamo.
Personalmente, è un’altra la questione più importante ed è: vogliamo essere un partito che vuole governare, oppure un partito che vuole solo fare opposizione?
Non è un aspetto secondario, perché da questo derivano le politiche che poi si sceglierà di portare avanti e di attuare. Decidere di essere forza di governo implica che ci si debba scontrare e confrontare anche con temi e argomenti nodali con atteggiamento di governo e non scegliendo la via breve dell’essere sempre e comunque “contro”. Vuol dire mettere in campo tutte le proposte che vanno nella direzione della soluzione dei problemi. E riconosco che non è facile.
In Europa senza sconti
Il Presidente del Consiglio Enrico Letta è intervenuto alla Camera martedì 21 maggio, spiegando ciò che avrebbe detto nel suo intervento al Consiglio Europeo del giorno dopo. Letta ha spiegato che il Consiglio Europeo avrebbe trattato i temi delle politiche energetiche e della lotta all’evasione fiscale e alla frode.
Sul primo punto il nostro Presidente ha evidenziato l’interesse interno dell’Italia alle fonti rinnovabili e al sistema per ridurre i costi energetici. Sul secondo, la volontà di non dare tregua alle frodi e all’evasione fiscale, in particolare per l’Italia. Inoltre la richiesta di maggiore trasparenza tra Paesi Ue su evasione fiscale e lotta a quei Paesi terzi che permettono di evadere. E per rafforzare l’importanza di questa trattazione, Letta ha sottolineato come senza Stati Uniti d'Europa tutto diventa più difficile e complicato da gestire.
Sembrano questioni apparentemente distanti tra loro, ma che in realtà vanno di pari passo, se non altro per le implicazioni macro e micro economiche. In un certo senso, sono faccende che hanno a che fare con la sopravvivenza stessa della nostra Penisola. Da un lato la necessità di cominciare a risparmiare e tagliare gli enormi costi dell’energia per la produzione e la vita civile. Dall’altro la nostra eterna – e riconosciuta internazionalmente – piaga. Perché non è uno slogan pubblicitario dire che l’evasione danneggia tutti. Se da un lato dobbiamo limitare le spese, dall’altro ognuno di noi deve contribuire al mantenimento di questa nazione, in base alle sue possibilità. E senza sconti. Dal primo all’ultimo.
On. Cova: Parteciperò alla 100 chilometri del Passatore. Una gara, ma anche un modo per apprezzare la migliore agricolt
Tra gli ultramaratoneti che correranno, nella notte tra sabato 25 e domenica 26 maggio 2013, la 100 chilometri del Passatore, la corsa che percorre la distanza tra Firenze e Faenza, giunta alla 41esima edizione, ci sarà anche uno dei nuovi parlamentari dell’attuale governo.
Si tratta di Paolo Cova, onorevole del Partito democratico, eletto in Lombardia alle politiche dopo un periodo da consigliere provinciale, e attualmente componente della XIII Commissione Agricoltura della Camera. Veterinario, cittadino milanese, ma soprattutto noto runner, è un affezionato partecipante alla 100 chilometri del Passatore.
“Anche quest'anno ho potuto apprezzare l'ottima organizzazione della corsa che permette di assaporare un pezzo della nostra bella Italia – commenta Cova –. Correre in questo territorio, accanto a un paesaggio stupendo con colori unici, vuol dire cogliere come questi territori si sono organizzati negli anni per arrivare a produzioni tipiche. Nel corso di questi 100 chilometri si possono ammirare lo sviluppo degli agriturismi e le varie coltivazioni, mentre nel territorio romagnolo, correndo nella notte, si sente il profumo della frutta in maturazione. Insomma, partecipare alla corsa del Passatore permette anche di apprezza la nostra agricoltura”.
Roma, 24 maggio 2013
AGRICOLTURA:MALTEMPO IN LOMBARDIA
Le continue piogge stanno creando gravi problemi in Regione Lombardia al sistema Agricoltura. Tutti i settori sono in grave difficoltà perchè non si riesce a raccogliere i prodotti giunti a maturazione e non si sono fatti tutti i lavori per preparare i terreni alla coltura.
Ho presentato questa Interrogazione al Ministro dell'Agricoltura con altri colleghi del PD con me in commissione agricoltura.
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CONSIGLIO EUROPEO
Alcune brevi considerazioni sull’intervento del Presidente del Consiglio Enrico Letta fatto alla Camera martedi 21 maggio 2013.
Relazionava sul suo intervento al Consiglio Europeo del 22 maggio 2013.
Il Consiglio Europeo verte su :
-Politiche Energetiche
-Lotta all’evasione fiscale e alla frode
Sul primo punto ho evidenziato l’interesse interno dell’Italia alle fonti rinnovabili e come ridurre i costi energetici.
Sul secondo punto la volontà di non dare tregua alle frodi e all’evasione fiscae, in particolare per il nostro paese.
Inoltre la richiesta di maggiore trasparenza tra paesi UE su evasione fiscale e lotta a quei paesi terzi alla UE che permettono evasione. Inoltre ha sottolineato come senza Stati Uniti d'Europa tutto diventa più difficile
On. Cova: Maltempo in Lombardia: il Ministro valuti interventi urgenti e stato di calamità per gli agricoltori lombardi
L’on. Paolo Cova, parlamentare del Gruppo del Pd, ha presentato oggi, 21 maggio 2013, al Ministro delle Politiche Agricole De Girolamo, un’interrogazione urgente sui danni del maltempo in agricoltura in Lombardia.
Nel documento Cova elenca i problemi che le continue precipitazioni hanno comportato nei campi: “Sono impediti gli interventi di lavorazione dei terreni, di semina e di raccolta; non sono stati possibili gli interventi di diserbo, concimazione, distribuzione del letame e dei reflui; i terreni non sono stati preparati con le opportune arature; i programmi di coltivazione aziendali devono essere modificati proprio per l’impossibilit à di effettuare le semine programmate con un aumento dei costi di produzione e la mancata produzione”.
Inoltre, aspetto non secondario per Cova, che fa parte della XIII Commissione Agricoltura della Camera e svolge la professione di veterinario nell’ambito dell’allevamento dei bovini da latte, “Regione Lombardia produce il 40% del latte italiano e la mancata raccolta dei foraggi che alimentano i bovini da latte va a pesare enormemente sui costi di produzione”.
Il parlamentare Pd chiede, dunque, al Ministro “se intenda mettere in atto interventi urgenti per contrastare la grave situazione che sta interessando gli agricoltori lombardi e se non intenda procedere a valutare lo stato di calamità”.
Roma, 21 maggio 2013
News dal Parlamento 19 MAGGIO
Verso il congresso
Dopo l'assemblea di sabato scorso, sta partendo il percorso congressuale del Partito democratico. Faccio su questo fondamentale passaggio per il Pd alcune mie considerazioni sui punti tematici che secondo me sono da affrontare per cercare di dare più respiro al partito.
Un primo punto è tornare a dare dignità alle assemblee, alle direzioni a ogni livello e alle segreterie, riducendo drasticamente il numero dei componenti. Solo in questo modo possono diventare un luogo decisionale serio, dove il confronto può anche essere aspro, ma dove si può arrivare a fare scelte chiare e trasparenti, anziché rimandarle ad altre sedi.
Il secondo aspetto deve essere la separazione netta tra percorso politico e istituzionale con ruoli di ‘dipendenza o funzionariato’ partitico. Trovo che sia l’unico modo per cercare competenze, destinate al cammino istituzionale, selezionate direttamente dalla società civile e non imposte da una selezione interna ai dipendenti del partito.
Debiti Pa: i soldi, finalmente
Finalmente il Governo ha sbloccato i pagamenti della pubblica amministrazione, sul fronte degli enti locali. La Camera dei deputati ha approvato (450 favorevoli, nessun contrario e i 107 astenuti del MoVimento 5 Stelle) il decreto che rende spendibili 40 miliardi di euro. Per la cronaca sono 17mila le amministrazioni locali che attendono fondi e il debito stimato da Bankitalia è di 90 miliardi di euro.
Per ora il Ministero dell’Economia ha comunicato che sono state accolte 1.500 richieste e che ha concesso tutto il plafond disponibile di 3,6 miliardi per le domande presentate entro il 30 aprile. In totale, le domande richiedevano un importo complessivo di circa 5,76 miliardi di euro. Il Ministero ha fatto sapere che il plafond è stato determinato secondo il criterio proporzionale, sulla base di una percentuale pari a circa il 62% dell'importo richiesto. Ora, le erogazioni delle anticipazioni, pari a 1,8 miliardi per il 2013 e 1,8 miliardi per il 2014, saranno effettuate dalla Cassa depositi e prestiti, con il perfezionamento dei relativi contratti con gli enti locali interessati.
Voglio sgombrare il campo da un dubbio: le domande accolte riguardano tutte piccole e medie imprese che attendevano da ormai troppo tempo di venir pagate per un servizio dato a un determinato ente locale (nella quasi totalità dei casi Comuni, ma anche qualche Unione di Comuni, Comunità montana e Provincia). Non è, dunque, come erroneamente pensa qualcuno, un modo per dar soldi alle banche, ovvero a quelle imprese che avevano ceduto i debiti alle banche. Per dirla in soldoni, qui si tratta proprio di riconoscere il giusto compenso alla piccola ditta – di solito si tratta di lavori pubblici – che ha lavorato per il municipio del suo paesello.
Il Governo sostenga l’agricoltura
Sappiamo tutti bene che viviamo in un momento di pressoché totale stagnazione degli investimenti e di incapacità di autofinanziamento delle imprese italiane. Per contro, le aziende produttrici hanno necessità di un incremento del fabbisogno finanziario. E a risentirne di più sono le imprese agricole. L’indebitamento bancario per il settore agricolo rischia però di diventare un onere gravoso, soprattutto in questa fase di difficoltà economica e di restrizione creditizia. Eppure, molte di queste realtà avrebbero semplicemente bisogno di riequilibrare la loro posizione finanziaria attraverso l’accensione di operazioni di ristrutturazione dei debiti bancari. A Stato e Regioni meglio nemmeno chiedere, per mancanza di risorse e per i limiti posti dalla Commissione europea.
Ecco perché, assieme ad altri colleghi parlamentari, ho presentato al Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali una question time sul tema in cui chiediamo di sapere “quali iniziative intenda assumere il Governo per facilitare l’accesso al credito delle imprese agricole e il ricambio generazionale”. Secondo noi, l’obiettivo deve essere di sostenere sia le aziende in difficoltà che quelle che intendono rilanciare la propria attività mediante il ricorso a investimenti innovativi. E di favorire politiche di aggregazione e di integrazione per il ricambio generazionale, anche utilizzando i fondi comunitari destinati ai Piani di sviluppo rurale.
QUESTION TIME SU CREDITO ALLE IMPRESE AGRICOLE
Ho sottoscritto Interrogazione su Credito alle imprese agricole, se vuoi leggere clicca qui.
Cercare di dare fiato alle imprese agricole deve essere anche una priorità di questo governo perché rappresenta un settore ancora molto attivo e produttivo anche in fase di crisi nazionale ed internazionale.
Bisogna prestare attenzione anche ai giovani agricoltori
On. Cova: Il Ministro della Salute modifichi il Modello 4 che mette in grande difficoltà gli allevatori
Il Modello 4, più noto agli operatori di settore come Foglio Rosa, è al centro di un’interrogazione al Ministro della Salute dell’on. Paolo Cova, parlamentare del Pd. La confusione che genera, il rischio di sanzioni anche pesanti, hanno indotto Cova – che di professione fa il veterinario nell’ambito dell’allevamento bovino – a chiedere un intervento del Ministero, competente in quanto la questione ha a che fare con la farmacovigilanza sugli animali e il modo in cui sono trattati e alimentati.
Nell’interrogazione Cova ricorda che “il Mod. 4 è un documento che deve essere, obbligatoriamente, compilato in caso di trasporto di animali della specie suina, bovina, ovina, caprina, equina, bufalina ed altri animali da cortile, quali volatili e conigli”. Il documento continua precisando che nella sezione B ‘dichiarazione per il macello’ del Mod. 4 vi è l’obbligo di dichiarare se gli animali siano sono stati trattati o alimentati con sostanze farmaceutiche e se tale trattamento non si sia verificato nei precedenti 90 giorni o fin dalla nascita. Questioni che allevatori e veterinari si trovano a dover affrontare praticamente ogni giorno.
“In questi anni di lavoro che ho svolto proprio nell’ambito dell’allevamento di bovini da latte – aggiunge Cova –, mi sono accorto che la compilazione di questa parte del Modello, modificata tra l’altro in tempi recenti, nel 2006, genera negli allevatori una notevole confusione, visto che le voci sembrano essere discordanti tra loro. Quindi è facile compiere errori. Tuttavia sbagliare questo documento significa incorrere in sanzioni amministrative e addirittura penali. Ho constatato che questo avviene in quanto la formulazione del Modello 4 è ancora legata a un vecchio schema, in cui il sistema della farmacovigilanza non era così attento come ora”.
Perciò, dice il parlamentare Pd, se “il Foglio Rosa chiede correttamente agli allevatori il rispetto dei tempi di sospensione dei trattamenti prima del trasporto, nel contempo però chiede anche se è stato effettuato un trattamento nei 90 giorni antecedenti, chiarimento che diventa superfluo e inutile. E mette in estrema difficolt à gli operatori del settore”.
Per questo Cova con l’interrogazione intende sapere “se il Ministro non ritenga opportuno prevedere con proprio atto la modifica della sezione B e quante siano, dal 2006 ad oggi, le sanzioni riscontrate relative all’errata compilazione di questa parte del Modello 4”.
Roma, 15 maggio 2013