Il tema della pena e del modo di espiarla è un tema che suscita sempre un grande dibattito nell'opinione pubblica, ma anche nelle aule parlamentari dove si definisco i modi per espiarla.
In questi giorni è in discussione la "Delega al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili".
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L'ostruzionismo della Lega Nord e di M5S stanno rallentando l'approvazione, mi spiace che vengano usati temi molto populisti.
Facile dire che la vita in carcere è molto bella e denota che non si conosce cosa avviene in un carcere.
Inoltre tutti i dati dimostrano che i carcerati che accedono a pene alternative recidivano molto meno di chi sconta la propria pena solo in carcere. I dati dicono che solo il 22% recidiva se ha svolto attività integrative o pene alternative, contro un 65% di carcerati normali.
Una società seria che ha cura del recupero attuerebbe pene alternative
IL QUARTIERE
Pubblicato il nuovo numero del "Il Quartiere". Foglio informativo del quartiere Rogoredo a Milano. C'è anche un mio pezzo.
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NEWS DAL PARLAMENTO 30 GIUGNO
Perché con gli F35 c’entra la pace
Questa settimana si è fatto un gran parlare della mozione sugli F35. Anche io ho espresso voto favorevole al documento della maggioranza e ho pure sollecitato l’inserimento, nel testo, di un passaggio che ritengo fondamentale: il secondo capoverso, quello che rende questa mozione assolutamente adeguata ai tempi che stiamo vivendo, recita: “L’articolo 52 della Costituzione, interpretato dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 164 del 1985, riconosce il valore della difesa della Patria anche attraverso la prestazione di adeguati comportamenti di impegno sociale non armato”. Esiste, infatti, tutto un mondo di operatori impegnati in una forma di difesa civile che mette in atto quelle azioni di pacificazione che le forze armate non possono svolgere. In questo senso, l'associazionismo italiano ha sperimentato molteplici interventi civili di pace volti alla prevenzione e alla trasformazione dei conflitti attravers o azioni civili non armate e nonviolente. E non dimentichiamo che nel nostro Paese esiste anche il Servizio civile nazionale che ha questi stessi scopi.
Inoltre, a garanzia di un’azione non belligerante, ma, al contrario, volta al mantenimento della pace, è anche il passaggio della mozione che pone i fondamenti del nostro modello di difesa in quell’articolo 11 della Costituzione che ripudia la guerra come strumento di offesa. Il fatto che poi, dal 2012, sia il Parlamento ad avere il potere di decidere e valutare sulle scelte militari, cosa che non avveniva prima, e che questo sia chiaramente scritto nella mozione, non dà adito a dubbi: le scelte andranno ben ponderate e non solo sugli F35 ma su tutti i cinque sistemi di arma previsti dai vecchi governi.
Abbasso la corruzione
Nei mesi scorsi ho aderito alla campagna di Libera ‘Riparte il futuro’ con cui l’associazione chiede di rafforzare la legge anticorruzione. In questi giorni sono scaduti formalmente i 100 giorni entro i quali i parlamentari che come me avevano preso questo impegno – definiti “braccialetti bianchi” dal simbolo che indossiamo – si erano impegnati a cambiare l’art. 416 ter del Codice penale, quello che regola il voto di scambio politico mafioso.
Purtroppo non ce l’abbiamo ancora fatta, ma lo consideriamo solo un ritardo tecnico, imputabile agli ostacoli per l’insediamento del nuovo Governo dopo le elezioni, tuttavia la nostra volontà è quella di riuscire ad approvare la legge prima della chiusura estiva. Ce lo chiedono gli oltre 250mila cittadini che hanno aderito alla campagna, ce lo chiede la parte migliore di questo Paese, che vuole ripartire uscendo dal pantano della corruzione. La buona politica passa anche da qui, per ricostruire quel patto di fiducia che deve esistere tra cittadini e politica. Per questo continuo a essere fiero di aver aderito, assieme a tanti colleghi, a questa battaglia e indosso il braccialetto bianco ben consapevole del significato che esso rappresenta. Sono sicuro che, anche grazie alla pressione che stiamo esercitando come intergruppo dei braccialetti bianchi in Parlamento, riusciremo a portare a buon fine questa battaglia di civiltà in tempi brevissimi.
La scuola prima di tutto
Il Gruppo del Partito democratico alla Camera ha portato all’attenzione dell’Aula e fatto votare una mozione a sostegno della scuola, dell’università, della ricerca e della cultura. Tra i tanti temi che il documento pone all’attenzione del Governo (le infrastrutture ormai obsolete e da rivedere, l’autonomia scolastica vera, il potenziamento del tempo pieno e prolungato, il rilancio dell’istruzione tecnica e professionale, un piano pluriennale per l’immissione in ruolo del personale precario, un piano di innovazione digitale e di formazione del personale), il primo punto da cui è fondamentale partire sono gli investimenti: è necessario raggiungere la media dei Paesi Ocse.
Per noi del Pd il comparto della conoscenza costituisce un settore strategico e una priorità indifferibile. Su questi temi si gioca il futuro del nostro Paese e la sua possibilità di tornare a crescere.
Invece, negli ultimi anni i governi che si sono succeduti hanno umiliato e impoverito le istituzioni della conoscenza pubblica e della cultura attraverso la politica dei tagli lineari. Il nostro Paese ha, così, commesso un grave errore strategico ignorando come la risposta prevalente alla crisi nei Paesi più avanzati sia stata quella di investire sul sistema dell'istruzione, della ricerca e del patrimonio culturale. Per questo siamo convinti che occorra una netta inversione di tendenza. Dunque, non vogliamo semplicemente incoraggiare e sostenere l’azione del Governo, ma ci batteremo affinché questo settore diventi una priorità nelle scelte che verranno fatte.
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Ecco chi uscirà
Lo chiamano “svuota carceri”, ma è molto di più di una semplicistica definizione che, oltre tutto, all’opinione pubblica, di solito, piace poco. Il decreto sulle carceri è stato votato dal Consiglio dei Ministri ed è diventato realtà. L’obiettivo è liberare 10mila detenuti entro il 2016 a fronte di un’emergenza di 20-30mila unità. Nell’arco di un paio d’anni si avrà una diminuzione di 6mila detenuti. Ma voglio tranquillizzare chi mi legge: lo stesso Ministro Cancellieri ha escluso che i provvedimenti possano riguardare detenuti che hanno commesso gravi reati, ad esempio i maltrattamenti nei confronti dei minori, o di mafia, ma esclusivamente tutta una serie di altre persone che hanno commesso degli errori e che non per questo non possono risolvere i loro problemi con la giustizia magari trovandosi un lavoro, o sono ancora in attesa di giudizio &n dash; moltissimi in Italia. Inoltre, per le donne madri e i soggetti portatori di gravi patologie viene contemplata l’opportunità di accedere alla detenzione domiciliare nei casi in cui debba essere espiata una pena non superiore ai 4 anni.
A monte c’è sempre il solito problema: il sovraffollamento di istituti di detenzione obsoleti da tutti i punti di vista, infrastrutturali e sociali. Per questo avevo partecipato con interesse alla festa per l’anniversario della fondazione dell’associazione milanese Estia, un gruppo di volontari che lavora nel carcere di Bollate. Associazione e carcere che rappresentano un vero modello e che, per il momento, rimangono un unicum in questo Paese che vuole definirsi civile, ma sul piano dei diritti dei detenuti ancora non lo è.
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On. Cova: Sì alla mozione sugli F35, ma la difesa della Patria è anche nellimpegno sociale non armato
Ha espresso voto favorevole alla mozione della maggioranza sugli F35 anche Paolo Cova, parlamentare del Pd, che ha sollecitato l’inserimento, nel testo, di un passaggio che ritiene fondamentale: “Il secondo capoverso è quello che, secondo me, rende questa mozione assolutamente adeguata ai tempi che stiamo vivendo, ed è quello che recita: ‘L’articolo 52 della Costituzione, interpretato dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 164 del 1985, riconosce il valore della difesa della Patria anche attraverso la prestazione di adeguati comportamenti di impegno sociale non armato’. Esiste, infatti, tutto un mondo di operatori che attuano una forma di difesa civile per mettere in atto quelle azioni di pacificazione che le forze armate non possono svolgere. In questo senso, l'associazionismo italiano ha sperimentato diverse forme di interventi civili di pace volti alla prevenzione e alla trasformazione dei conflitti attraverso azioni civili non armate e nonviolente. E non dimentichiamo che nel nostro Paese esiste anche il Servizio civile nazionale che ha questi stessi scopi”.
Secondo Cova a garanzia di un’azione non belligerante, ma, al contrario, volta al mantenimento della pace, è anche il passaggio della mozione che pone “i fondamenti del nostro modello di difesa in quell’articolo 11 della Costituzione che ripudia la guerra come strumento di offesa. Il fatto che poi, dal 2012, sia il Parlamento ad avere il potere di decidere e valutare sulle scelte militari, cosa che non avveniva prima, e che questo sia chiaramente scritto nella mozione, non dà adito a dubbi: le scelte andranno ben ponderate e non solo sugli F35 ma su tutti i cinque sistemi di arma previsti dai vecchi governi”.
Roma, 26 giugno 2013
MOZIONE F35
Alcune informazioni sono opportune:
il Parlamento non aveva competenza su questo tema fino allo scorso anno. Infatti l'approvazione della Legge 244/2012 nell'art 4 ha attribuito al Parlamento la competenza sulla coerenza delle adozione dei programmi dei sistemi d'arma a seguito di valutazioni riguardanti la situazione geopolitica internazionale.
Questo cambiamento comporta che noi stessi deputati abbiamo la necessità di conoscere quale sia lo stato dei sistemi d'arma in Italia.
L'opinione pubblica è tutta incentrata sul progetto degli F35, ma quanti conoscono gli altri 4 sistemi d'arma in Italia? Quanti sanno quale sia la più invasiva e la più costosa?
Alla luce di queste considerazioni il PD ha scelto di presentare una Mozione che chiede di "non procedere a nessuna fase di ulteriore acquisizione senza che il Parlamento si sia espresso nel merito…" , una posizione da me condivisa perché mi permette di scegliere e decidere dopo una corretta valutazione e non solo con motivazioni preconcette o per il si o per il no.
On. Cova: La lotta alla corruzione deve essere la nostra priorità: subito in Aula una legge sul voto di scambio
Oggi scadono formalmente i 100 giorni entro i quali i parlamentari cosiddetti ‘braccialetti bianchi’, cioè quelli che hanno aderito alla campagna di Libera ‘Riparte il futuro’ con cui l’associazione chiede di rafforzare la legge anticorruzione, si erano impegnati a cambiare l’art. 416 ter del Codice penale, quello che regola il voto di scambio politico mafioso.
“Sono fiero di aver aderito, assieme a tanti colleghi, a questa battaglia e indosso il braccialetto bianco simbolo della campagna ben consapevole del significato che esso rappresenta”, commenta in proposito Paolo Cova, parlamentare e Braccialetto bianco del Pd.
“Sono perciò sicuro che, anche grazie alla pressione che stiamo esercitando come intergruppo dei braccialetti bianchi in Parlamento, riusciremo a portare a buon fine questa battaglia di civilt à in tempi brevissimi. Si tratterà solo di un ritardo tecnico, imputabile agli ostacoli per l’insediamento del nuovo Governo dopo le elezioni, ma la nostra volontà è quella di riuscire ad approvare la legge prima della chiusura estiva. Ce lo chiedono gli oltre 250mila cittadini che hanno aderito alla campagna, ce lo chiede la parte migliore di questo Paese, che vuole ripartire uscendo dal pantano della corruzione. La buona politica passa anche da qui, per ricostruire quel patto di fiducia che deve esistere tra cittadini e politica”, chiosa Cova.
Roma, 24 giugno 2013
NEWS DAL PARLAMENTO 23 GIUGNO
Una fiducia alle emergenze
In questi giorni siamo stati impegnati alla Camera ad approvare il Decreto sulle Emergenze ambientali che prevede interventi anche su Expo. Il provvedimento ha avuto un percorso travagliato perché è rimasto fermo in Senato per 40 giorni. Questa situazione ha messo in difficoltà la sua approvazione alla Camera, in quanto non c’erano più i tempi per poterlo emendare, pena la sua decadenza.Il contenuto di questo decreto – da noi approvato poche ore fa con 383 “sì” su 537 presenti e una maggioranza richiesta di 269 voti –, è di estrema importanza poiché riguarda i danni ambientali provocati sull'isola del Giglio a seguito del naufragio della nave Costa Concordia, le zone terremotate dell'Emilia, dell'Abruzzo e del Molise, oltre a finanziamenti compensativi per i territori interessati dalla costruzione della Tav in Val di Susa . E in aggiunta la manifestazione dell'Expo 2015 che a noi lombardi interessa da vicino.
Sul decreto il M5S e la Lega Nord hanno fatto ostruzionismo, ma in generale tutte le forze politiche hanno cercato di trovare un accordo, soprattutto su alcuni emendamenti importanti accolti e recepiti anche dal Governo. Quest'ultimo si era impegnato alla loro approvazione anche al Senato. Eppure, tutto ciò non è bastato a far cessare l’azione di grillini e leghisti e ha costretto il Governo a porre la fiducia al provvedimento, istituto cui l’esecutivo può ricorrere in caso di voti delicati.Al momento dell'approvazione del documento nella sua integrità il M5S si è astenuto, dimostrando così che riteneva comunque valido il provvedimento e che il comportamento tenuto in Aula era solo un mezzo per allontanare l'attenzione dei media dai loro reali problemi interni.
Legge elettorale: c’è una base di partenza
Ho aderito alla proposta di legge di riforma elettorale del collega del Pd Michele Nicoletti. E l’ho fatto perché mi sembra che vada nella giusta direzione, razionalizzando e rafforzando l’attuale forma di Governo. Vi riassumo i cinque punti decisivi:
-la proposta introduce il requisito del superamento della soglia del 40% per accedere al premio di maggioranza;
-il doppio turno di coalizione per garantire che il voto degli elettori possa comunque produrre una maggioranza solida in Parlamento;
-l’omogeneità tra Camera e Senato per evitare maggioranze difformi;
-il voto di preferenza con doppia preferenza di genere.
Inoltre, dimensiona le circoscrizioni elettorali su base provinciale, quindi con liste corte di 5-6 deputati, per evitare spese elettorali spropositate e consentire un rapporto effettivo tra elettori ed eletti.L’obiettivo è quello di mantenere la possibilità per ciascuna forza politica di presentarsi agli elettori con la propria identità e la propria proposta e di incentivare la formazione di coalizioni per evitare la frammentazione e per creare maggioranze capaci di governare. Insomma, dal mio punto di vista, una buona base di partenza.
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Sostegno dopo il maltempo
Continuano i passi avanti per fare avere un sostegno a tutti gli agricoltori lombardi dopo quest’inizio d’anno devastante. Come Pd abbiamo presentato in XIII Commissione Agricoltura della Camera una risoluzione, firmata naturalmente anche da me, che chiede al Governo di “riconoscere lo stato di calamità naturale sul territorio lombardo e attivare ogni iniziativa per alleviare la situazione di grave crisi del comparto agricolo causata dalle condizioni climatiche”.
Con questo documento chiediamo al Governo la sospensione del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali propri e dei lavoratori dipendenti; il differimento del termine per gli adempimenti degli obblighi tributari; l’ottenimento del ristoro economico a valere sul fondo di solidarietà nazionale; l’intervento nei confronti degli organi comunitari competenti, affinché i recenti eventi climatici siano riconosciuti come riconducibili a ‘forza maggiore e circostanze eccezionali’ in modo da consentire l’attivazione delle procedure che permettano ai produttori di mantenere il diritto agli aiuti”.
Sono le prime, concrete azioni di aiuto per le nostre aziende agricole, in ginocchio a causa dei danni subiti dal maltempo che le associazioni di categoria stimano nell’ordine delle centinaia di milioni di euro. A risentirne sono stati tutti i comparti, da quello zootecnico all’agromeccanico, ai contoterzisti.
Il decretone che toglie e dà
Il decreto 54/2013, quello su “Sospensione Imu, cassaintegrazione, precari della pubblica amministrazione e stipendi dei Ministri parlamentari", è approdato all’Aula della Camera. Mi pare di poter dire che il provvedimento riequilibra un po’ le disparità che l’opinione pubblica vede tra la politica e i cittadini. Il “decretone” prevede, infatti, la sospensione dell’Imu sulla prima casa e sui terreni agricoli, in attesa di una nuova riformulazione e di un generale ripensamento sulla partita delle tasse sulla casa. E' un tema molto caldo sul quale anche il Pd ha fatto una propria proposta in campagna elettorale: nessun pagamento dell’imposta fino a 500 euro. Una scelta che andrebbe a favore dell’80 per cento dei possessori di casa.
Ma non sono meno importanti gli altri due contenuti del decreto, ovvero il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali – anche in Lombardia sono centinaia le persone in cassaintegrazione – e il pagamento dei precari della pubblica amministrazione.
Ultimo punto previsto, che va dritto nella direzione del taglio ai costi della politica, è il divieto di cumulo di stipendio da parte dei Ministri che sono anche parlamentari.
Ora il provvedimento passa al Senato.
DAI TRE PONTI
Uscito il nuovo numero del notiziario del PD del quartiere Mecenate-Forlanini-Ponte Lambro-Lomellina.
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On. Cova: Nella risoluzione del Pd i primi interventi chiesti al Governo per i danni da maltempo in agricoltura
On. Cova: “Nella risoluzione del Pd i primi interventi chiesti al Governo per i danni da maltempo in agricoltura”
Una risoluzione che chiede al Governo di “riconoscere lo stato di calamità naturale sul territorio lombardo e attivare ogni iniziativa per alleviare la situazione di grave crisi del comparto agricolo causata dalle condizioni climatiche”. E’ il documento presentato dal Pd in XIII Commissione Agricoltura della Camera e firmato anche da Paolo Cova, parlamentare lombardo del Partito democratico.
“Con la risoluzione chiediamo al Governo la sospensione del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali propri e dei lavoratori dipendenti – spiega in sintesi Cova –; il differimento del termine per gli adempimenti degli obblighi tributari; l’ottenimento del ristoro economico a valere sul fondo di solidarietà nazionale; l’intervento nei confronti degli organi comunitari competenti, affinché i recenti eventi climatici siano riconosciuti come riconducibili a ‘forza maggiore e circostanze eccezionali’ in modo da consentire l’attivazione delle procedure che permettano ai produttori di mantenere il diritto agli aiuti”.
Secondo Cova queste sono “le prime, concrete azioni di aiuto per le nostre aziende agricole che sono in ginocchio a causa dei danni subiti dal maltempo in questi ultimi mesi”. I danni stimati dalle associazioni di categoria, ricorda il deputato Pd, “sono nell’ordine delle centinaia di milioni di euro e a risentirne sono stati tutti i comparti, da quello zootecnico all’agromeccanico, ai contoterzisti”.
Roma, 20 giugno 2013
PROPOSTA DI LEGGE SUL CONSUMO DEL SUOLO
Nei giorni scorsi ho firmato la Proposta di legge di "Valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo" preparata dall'ex Ministro Mario Catania.
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La Commissione Agricoltura e Ambiente della Camera hanno iniziato l'iter istruttorio mercoledi per cercare di giungere ad una sua approvazione in tempi brevi.
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