|
|
IL SICOMORO
Nel Sicomoro di novembre vi segnalo l'interessante incontro di lunedì 25 novembre h. 18.00 presso la Sala Sant'Ambrogio dal titolo " La Cattedra di Giuseppe Lazzati", il nuovo libro di E.Preziosi "Il Vittorioso. Storia di un settimanale per ragazzi" e l'esperienza della Maratana più famosa al mondo, quella di NY.
Se lo vuoi leggere clicca qui
On. Cova: Quote latte: sospendere i pagamenti delle multe finché la vicenda non sarà chiarita
“La vicenda delle quote latte sta prendendo una piega tutta processuale e quindi, non avendo certezza dei dati di produzione, mi pare opportuno sospendere ogni cartella esattoriale per i pagamenti delle multe. Vanno fermate le rateizzazioni e le richieste delle multe”, lo dice l’on. Paolo Cova, parlamentare del Pd, presentando in merito un’altra interrogazione al Ministro alle Politiche agricole Nunzia De Girolamo.
Nel documento, Cova ricorda che “con l’Ordinanza del 13-11-2013, sul procedimento n. 33068, il Gip Dr.ssa Giulia Proto ha restituito gli atti al Pm per una eventuale nuova iscrizione a carico dei funzionari di Agea per il reato di cui all’art. 479 c.p. – reato di falso in atto pubblico – in relazione alla gestione delle quote latte”. E riporta per intero le parole del tenente colonnello dei carabinieri Marco Paolo Mantile, incaricato delle indagini: “Non vi è piena coerenza tra i dati delle banche dati ufficiali né possibilità di completo raffronto dei dati di ciascuna di esse; la mancanza di un dato identificativo coerente ed univoco per tutte le aziende in produzione (..) favorisce fenomeni fraudolenti o elusivi ed ostacola la possibilità di investigazione per prevenire e reprimere eventuali comportamenti illeciti; sono emerse situazioni di anomalia ed incongruenza nei confronti realizzati tra le diverse banche dati, tali da suggerire adeguati approfondimenti; pur con le difficoltà segnalate, ne discende un quadro di significativa incoerenza dei dati, in particolare con riferimento alla produzione nazionale, sia consegnata che rettificata(Tmgp); raffrontando il numero capi nelle diverse banche dati con la media produttiva provinciale Aia, pur aumentata del 10% in via prudenziale, risulta una differenza produttiva media, rispetto alla produzione totale italiana dichiarata nei modelli L1, talmente significativa da mettere in discussione lo stesso splafonamento dello Stato italiano e quindi lo stesso prelievo supplementare imputato ai produttori a partire dal 1995/1996 fino al 2008/2009”.
Cova è ancora una volta molto chiaro nelle sue richieste: “Voglio conoscere la correttezza dei dati sulle produzioni e sulle presenze delle vacche nelle campagne 2011-2012 e 2012-2013 e sapere se i sistemi della Banca dati nazionale e del Sian (il Sistema informativo agricolo nazionale) documentano una tracciabilità e dei movimenti. Inoltre, il Ministero deve dirmi se il sistema è certificato”.
Roma, 21 novembre 2013
Quote latte: da tempo denuncio la situazione. Chiedo chiarezza su una vicenda che sconvolge il lattiero-caseario
“Oggi la vicenda delle quote latte è tornata prepotentemente alla ribalta con la notizia che la Magistratura sta indagando sul metodo di calcolo dell’Agea, l’Agenzia ministeriale per le erogazioni in agricoltura. Sul tema sto chiedendo da tempo al Governo di intervenire per fare piena luce su fatti che per anni hanno sconvolto il mondo lattiero-caseario”, dice l’on. Paolo Cova, parlamentare del Pd e veterinario di professione proprio nel settore dei bovini da latte, che in proposito ha anche presentato un’interrogazione a risposta scritta.
“Avevo già denunciato nelle Aule del Parlamento la situazione – aggiunge Cova – e cioè che dalle relazioni svolte dagli inquirenti, ufficiali della Guardia di Finanzia e dei Carabinieri, potevano emergere le prove che il numero delle vacche da latte presente nelle aziende era differente rispetto a quanto dichiarato dall’Agea. Questo significa solo una cosa: potrebbe configurarsi un danno a carico dello Stato italiano per una errata comunicazione del quantitativo di latte prodotto nelle aziende agricole, ma anche di tutti gli allevamenti da latte italiani che sono stati danneggiati, appunto, da uno splafonamento inesistente. Ora è ufficiale che si sta indagando in questa direzione”.
Cova chiede perciò che “il Presidente del Consiglio e il Ministero delle Politiche agricole pretendano chiarezza su questi dati e se i magistrati rilevassero davvero delle scorrettezze da parte dei funzionari Agea, diventa ancora più urgente arrivare alla verità. E’ il momento di schierarci a tutela dello Stato in questa vicenda che si trascina da oltre 30 anni”.
Roma, 18 novembre 2013
NEWS DAL PARLAMENTO 17 NOVEMBRE
|
|
On. Cova: Prezzo del latte: il Ministero rimbalza la palla sui produttori. Costretti ad accettare le condizioni
On. Cova: “Prezzo del latte: il Ministero rimbalza la palla sui produttori. Costretti ad accettare le condizioni dell’industria per non buttare il prodotto”
“Il prezzo del latte è senza pace. E a pagarne le conseguenze sono gli allevatori, costretti spesso ad accettare condizioni non dignitose. Ma l’alternativa è peggiore: buttare letteralmente il prodotto. E il Ministero delle Politiche agricole rimbalza la palla proprio sui produttori, dicendo che spetta a loro decidere se sottoscrivere o meno gli accordi”. Riassume così la risposta alla sua interrogazione sul tema Paolo Cova, parlamentare lombardo del Pd, che l’ha ricevuta oggi, giovedì 14 novembre 2013, in XIII Commissione Agricoltura alla Camera.
“In molte regioni d’Italia non si è ancora giunti a un accordo per la sottoscrizione dei contratti per la cessione del latte crudo bovino – dice Cova –. E risulta che il prezzo sia stabilito in modo unilaterale da parte degli acquirenti senza rispettare quanto disposto dal diritto nazionale e comunitario in materia”.
Nella sua interrogazione il parlamentare lombardo chiedeva “cosa intenda fare il Ministro per evitare che la mancata sottoscrizione del contratto di cessione del latte crudo penalizzi i produttori di latte, disattendendo quanto disposto dalla normativa nazionale, che dispone l’obbligo di contratti in forma scritta informati a principi di trasparenza, correttezza, proporzionalità e reciproca corrispettività delle prestazioni, con riferimento ai beni forniti”.
Il caso emblematico, portato da Cova a esempio, è quello della “società Italatte del gruppo Lactalis Italia, che si sta rivolgendo in maniera individuale ai produttori di latte della Lombardia, inviando una lettera in cui ricorda l’esistenza di un contratto di somministrazione latte, sottoscritto dalle aziende di produzione e in vigore fino al marzo 2014, e la mancanza di accordo sul prezzo del latte fornito, confermando il prezzo di 400 euro per 1000 litri di latte (0,40 euro per litro) e tutte le altre pattuizioni del contratto di somministrazione. Nella lettera la società sembrerebbe chiudere ogni ipotesi di contrattazione tra le parti, fissando il prezzo per la cessione del latte crudo in maniera unilaterale appunto a 0,40 centesimo per litro a fronte di un costo medio finale al consumatore di circa 1,60 euro per litro”.
A fronte di tutto questo, fa sapere Cova, dopo la seduta di Commissione, “il Ministero risponde che la contrattazione viene fatta dai singoli allevatori, al più è regolata dalle loro organizzazioni di categoria e professionali, ma se alla fine il produttore sottoscrive l’accordo, vuol dire che lo accetta. Ho replicato che così si dà ragione alle industrie le quali, essendo in posizione di forza, decidono il prezzo. Invece andrebbe trattato. Ma i produttori sono costretti ad accettare, altrimenti sarebbero costretti a buttare il latte”.
Roma, 14 novembre 2013
DECRETO ISTRUZIONE
La scorsa settimana è stato approvato in via definita il Decreto Istruzione. Un passo importante nel mondo della scuola dopo anni in cui sono stati operati tagli e disinvestimenti sull'istruzione. La scuola e la formazione è una parte importante della vita dei nostri ragazzi ed è necessario investire su di loro. Se vuoi leggere una scheda riassuntiva con i principali provvedimenti che sono stati approvati clicca qui.
IL QUARTIERE
La nuova pubblicazione del "Il Quartiere", notiziario di informazione del quartiere Rogoredo a Milano.
Se lo vuoi leggere clicca qui.
NEWS DAL PARLAMENTO 10 NOVEMBRE
|
|
lettera di Pietro Bussolati, segretario metropolitano PD Milano
Carissime, carissimi,
prima di tutto un sincero ringraziamento per l’impegno e la passione che tutti voi avete messo per rendere possibile questo Congresso provinciale dove il nostro Partito Democratico ha dimostrato la maturità di chi sa affrontare temi complessi, dividersi, discutere e poi scegliere.
Da Milano potremo tutti dimostrare che la partecipazione, i Congressi e le scelte servono per riflettere, crescere, riorganizzarsi, ma che occorre lavorare per un Partito Democratico unito, dove sarà necessario fare sintesi e compiere grandi passi in avanti.
Serve uno scatto d’orgoglio e di impegno del nostro Partito che si trova a fronteggiare sfide impegnative che metteranno alla prova la nostra capacità di rappresentare e determinare gli eventi e incidere sulla realtà quotidiana, offrendo speranza e aiuto a tutte le categorie sociali più deboli e risposta ai tanti bisogni che popolano la nostra Area Metropolitana.
Come ho detto lunedì sera durante l'Assemblea provinciale, una delle parole del futuro è Milano metropolitana: i nostri territori vivranno sfide locali che saranno da “traino” nazionale. La vera sfida che avremo di fronte sarà la capacità di fare del nostro Partito un laboratorio innovativo e sperimentale in grado di condizionare e non subire il cambiamento. L’innovazione non è strumento di una parte politica ma lo spingersi avanti, la voglia di rischiare, di mettere in dubbio le certezze più consolidate, è un’attitudine che come Partito dobbiamo saper valorizzare e fare propria.
Ringrazio Roberto Cornelli per l’importante lavoro svolto in una fase difficile per la politica e il Paese; con spirito di servizio e capacità umane ha saputo condurre e unire il Partito e conseguire risultati elettoralmente importanti. Siamo già d’accordo di incontrarci presto perché occorre guardare avanti ma ripartire da quanto di buono è stato sin qui fatto. Ringrazio il tesoriere Fabrizio Vangelista, il responsabile organizzativo Matteo Mangili e tutta la segreteria uscente.
I miei ringraziamenti vanno inoltre ad Arianna Cavicchioli, Arianna Censi e David Gentili, protagonisti, con i loro sostenitori e collaboratori, di questa importante fase di crescita del Partito Democratico. “Sono molte, molte di più le cose che ci uniscono di quelle che ci dividono”. Questo motto ispiratore dell’Unione Europea, vale anche per il nostro troppo spesso vituperato Partito Democratico, che rappresenta l’unica vera speranza delle istanze riformatrici di questo Paese.
Oggi coltivo l'auspicio che impareremo a collaborare insieme come comunità sui temi, sulle grandi questioni da affrontarle a testa alta, con il coraggio e l’orgoglio di appartenere ad un grande Partito, il nostro Partito Democratico.
Un abbraccio,
Pietro Bussolati
Segretario metropolitano del Partito Democratico di Milano