INTERROGAZIONE STABILE VIA FELTRINELLI 16

Il nostro gruppo con alcuni consiglieri dell'opposizione ha presentato questa interrogazione.

La presenza dell’amianto nelle case di via Feltrinelli 16 ha comportato in questi anni gravi problemi di salute alle persone residenti e i ritardi di intervento da parte dell’Amministrazione Comunale ne hanno accentuato la gravità.La decisione della Giunta Comunale di risanare questi stabili dall’amianto è stata accolta con favore, consci però della complessità di questo intervento.Nella Commissione  congiunta Edilizia Pubblica,Privata e Territorio di zona 4 del 2 luglio 2008, gli Assessori Comunali Verga e Simini hanno dato ampie garanzie su questo intervento. 

VISTO CHE

  1. la Giunta Comunale ha deliberato in data 5 dicembre 2008 l’approvazione del progetto definitivo per la ristrutturazione e bonifica dall’amianto dello stabile in via Feltrinelli 16
  2. durante la Commissione di zona 4 sono stati riscontrati diverse criticità nella mobilità degli inquilini
  3. era stata prevista una ristrutturazione degli appartamenti
  4. la bonifica dall’amianto richiede una particolare precauzione anche per i cittadini confinanti

 CHIEDIAMO CHE

 
-sia convocata una Commissione Edilizia Pubblica e Privata di Zona 4 per spiegare il progetto definitivo di ristrutturazione, il cronoprogramma e gli interventi di bonifica

-sia presentato il piano di mobilità degli inquilini

SOLIDARIETA’ ALL’ON. ICHINO

questa sera in Consiglio di Zona 4 ho letto questo intervento.

Spettabile  Presidente,
gentili colleghe e colleghi,
 
a nome di tutti i consiglieri del Partito Democratico e del Partito Democratico di zona 4 voglio esprimere, dopo le gravi minaccie da parte di membri delle Nuove Brigate Rosse, solidarietà e vicinanza all'On. Pietro Ichino.
Non possiamo e dobbiamo considerarle minacce banali, perché hanno un peso e significato molto profondo per la nostra democrazia. Evocano tempi bui e faticosi troppo recenti per essere archiviati e  dimenticati.
Converrete con noi che una società democratica si basa sul confronto e la discussione fra parti . Il dialogo, in questo senso,  è vitale per contribuire a far crescere e maturare le persone senza la necessità di scontri e conflitti. 
A ciò l'On Ichino è sempre rimasto fedele, ponenosi sempre in dialogo sul tema, importante e delicato,  del lavoro.
Quest’ultimo è parte integrante della vita delle persone, le tocca nella propria intimità e  determina la qualità della loro esistenza. Allo stesso tempo interviene nei rapporti tra persone, nei ritmi  delle famiglie, occupa gran parte della giornate di tutti noi.

Confrontarsi e dialogare su questo tema, per alcuni, non è accettabile; noi invece crediamo  sia indispensabile,  proprio per la ricaduta che ha sulla vita delle persone .
Siamo dunque grati a chi, tra i nostri parlamentari, si mette in gioco, come  l'On Ichino , per continuare a costruire la libertà nel dialogo e nel confronto.
In una fase sociale dove l'individualismo ha la predominanza, un uomo che continua a impegnarsi per il bene comune è una risorsa unica, preziosa e da valorizzare.

Non vogliamo, quindi, lasciarlo solo in questo compito difficile e siamo accanto a lui per sostenere questa opera  complessa di riflessione e costruzione di un nuovo modo di interpretare il lavoro.
 
Per tutti questi motivi mi sento di rinnovovare la nostra solidarietà e stima ad un uomo di Buona Volontà. 

Dr.Paolo Cova
Capogruppo Partito Democratico di zona 4  

Milano 29 gennaio 2009

IL CENTRO DESTRA LITIGA SUGLI STIPENDI E L’EXPO NON DECOLLA

E’ del tutto evidente che ancora una volta i conflitti di potere nel Centro Destra stiano frenando la preparazione dell’EXPO.

Questo balletto sugli stipendi e sulle risorse della società è davvero stucchevole; l’EXPO non è un affare per pochi, ma è o dovrebbe essere un' occasione per Milano. Vorremmo che i protagonisti di questo insopportabile teatrino dedicassero tanto tempo a individuare le cose da fare per rendere l’esposizione sicura, trasparente ed ambientalmente sostenibile quanto quello che stanno impiegando per discutere delle poltrone.

Pierfrancesco Majorino Capoguppo PD

L’AC SI MOBILITA PER IL FONDO “FAMIGLIA LAVORO”

ricevo e rilancio


Dopo l’annuncio dell’iniziativa del cardinale e della diocesi a favore delle realtà familiari in difficoltà  ci siamo interrogati su come l’associazione possa contribuire alla migliore riuscita di questa iniziativa.
Nella  riunione di presidenza del 5 gennaio abbiamo individuato due livelli di intervento rispettosi della nostra identità associativa.
Innanzitutto suscitare un’attenta riflessione sulla proposta.  
Le cause della crisi e i suoi effetti nella vita della gente possono e devono essere motivo per aprire una riflessione sugli stili di vita e sui criteri delle scelte economiche intraprese dai paesi occidentali e, più in piccolo, da ciascuna realtà produttiva.
Riteniamo urgente investire energie per offrire contributi pensati,  e insieme facilmente accessibili, per approfondire questo tema al fine di suscitare in molti la nascita di  una nuova mentalità, più attenta a ciascuna persona e non solo alla logica del profitto.
Per quanto concerne il secondo livello, che ha come scopo la raccolta di un contributo economico all’iniziativa da parte dell’Ac, la modalità messa a punto prevede una raccolta di fondi a partire dalla base e l’invio al c/c intestato alla presidenza, la quale consegnerà questi fondi  alla diocesi in occasione della celebrazione della Pasqua.
Siamo consapevoli che molti soci agiranno anche tramite le parrocchie, ci sembra, però, significativo partecipare  anche come Ac in questa gara di solidarietà

.I due livelli partono in contemporanea. Inizieremo da subito ad accogliere le offerte delle associazioni parrocchiali fino  al 10 aprile 2009. Seguiremo poi gli sviluppi di questa iniziativa.

Ecco i termini precisi per questa raccolta:

a)      scrivere come causale: “ Ac – fondo Fa.La.” 

b)      bonifico bancario: a favore di PRESIDENZA DIOCESANA AZIONE CATTOLICA  presso: CREDITO ARTIGIANO – agenzia 1 Milano – Iban:  IT13 C035 1201 6020 0000 0070 603  

oppure

c)       versamento mezzo posta: a favore di PRESIDENZA DIOCESANA AZIONE CATTOLICA  Milano c/c n. 47137203    
 

La presidenza diocesana dell'Ac 

TRASPORTI IN LOMBARDIA

L'Assessore della Regione Lombardia alle infrastrutture e alla mobilità, Raffaele Cattaneo, è impegnato a viaggiare con i pendolari per verificare la situazione dei trasporti lombardi.
Ottima azione mediatica e di impatto sui cittadini, ma credo che debba conoscere alla perfezione la mobilità lombarda dopo 4 anni di legislatura.
Inoltre ha dimostrato poca fiducia nella buona fede dei pendolari che continuano a lamentarsi e criticare il trasporto lombardo, andando a verificare di persona.

Ora dimostri di avere a cuore il problema e agisca politicamente.
Non basta guardare e stare fermi, lasciare che tutto si regoli da solo(liberismo) come hanno predicato per anni in economia.
Faccia valere il suo peso istituzionale  e permetta ai cittadini di viaggiare in orario e su mezzi di trasporto adeguati.

Le case del “Mazzini” continuano ad essere fredde

Questa mattina si è svolto un incontro con i giornalisti al Quartiere
Mazzini, nelle vicinanze di Piazzale Corvetto, nel corso del quale insieme
ai Consiglieri del Gruppo PD della Zona 4 abbiamo evidenziato
l’intollerabile situazione per la quale da più di un mese la temperatura
nelle abitazioni non è mai superiore ai 14-16 gradi.

Già da tempo abbiamo chiesto ad Aler di giustificare tale situazione e di
porvi rimedio, ma non abbiamo mai ricevuto risposte in merito.
Ora ci rivolgiamo all’Assessore Verga, al quale chiediamo di nuovo perché
al Quartiere Mazzini il riscaldamento delle abitazioni funziona così male,
proprio nei giorni più freddi dell’anno.

E’ diritto degli abitanti del Quartiere Mazzini avere un riscaldamento
delle abitazioni che li protegga dal freddo di questi giorni, ed avere una
risposta in merito ai guasti che hanno prodotto una situazione che dura da
troppo tempo!

Andrea Fanzago

Consigliere Comunale Gruppo PD

EMERGENZA RISCALDAMENTO

E' dall'inizio di dicembre che gli inquilini delle case Aler di Piazza Gabrio Rosa 9-11 hanno problemi di riscaldamento.
La temperatura in casa è tra 14°-16° con gravi problemi. In questi giorni di grande gelo, i disagi sono aumentati mentre non si è giunti ad una soluzione.
La collega Alziati(PD) ha presentato un'interrogazione in Consiglio di Zona 4 su questo argomento agli inizi di dicembre.
Il consigliere comunale Cormio ha scritto ad Aler per avere chiarimenti e personalmente mi sono interessato per capire cosa era successo e se i disagi si risolvevano in tempi brevi.
Ad oggi nessuna soluzione.

Domani lunedi 19 gennaio alle ore 11.30 con il consigliere comunale Andrea Fanzago abbiamo convocato una conferenza stampa in piazza Gabrio Rosa 9-11

INTERROGAZIONE DIREZIONE DIDATTICA ROGOREDO

Con il collega Di Pasquale abbiamo presentato questa interrogazione nel Consiglio di Zona del 15 gennaio 2009.

Visto che
– il nuovo dimensionamento scolastico delle scuole Pezzani-Sottocorno-Alvaro ha costituito la nuova direzione didattica a Rogoredo
– la nuova direzione risulta sprovvista degli strumentari più semplici per svolgere la propria funzione e una carenza dell’arredamento scolastico

Considerato che
– la direzione didattica deve affrontare e gestire l'afflusso dei nuovi bambini del quartiere Santa Giulia
– non è stata data risposta all'interrogazione dei consigliere Di Pasquale e Cova del 25 settembre 2008

Chiediamo

– la convocazione della commissione Educazione del Consiglio di Zona 4 con i responsabili dell’Assessorato Politiche Sociali e Famiglia, del Dirigente scolastico e il Presidente del Consiglio d’Istituto per avere chiarimenti sulla situazione del nuovo Comprensivo 
  

Milano, 15 gennaio 2009

                                                                                                                      I Consiglieri di Zona                                                                                                                       Giacinto Di Pasquale

                                                                                                                      Paolo Cova                                                                                                                                                                        

 

S.O.S. FAMIGLIE

Ricevo questa interessante sintesi da Anna Kemeny

SOS FAMIGLIE

 

Un’assemblea di grande interesse è stata organizzata dal Partito Democratico venerdì 19 dicembre 2008 presso il Consiglio di Zona in via Oglio. Il titolo, SOS FAMIGLIE, alludeva alle difficoltà in cui versa un numero crescente di persone comuni, a causa della crisi e della recessione economica. Nonostante lo spessore dell’argomento, gli intervenuti si sono espressi senza tecnicismi né enfasi retorica, ma anzi con grande efficacia e chiarezza.

 

Presiedeva SERGIO POGGIO, recentemente eletto coordinatore del PD per la zona 4.   Egli ha accennato alle cause della crisi finanziaria e di conseguenza anche economica che si è abbattuta sugli Stati Uniti e sull’Europa; il Governo italiano cerca di tamponarla, ma con misure inadeguate, molto modeste rispetto a quelle prese dalla maggior parte dei paesi europei. Poggio ha presentato gli esperti intervenuti, chiedendo loro quali iniziative per fronteggiare la crisi vengano dalla associazioni, dalla cooperazione, dai produttori più avveduti e dalla Provincia di Milano.

 

Il primo relatore, ROBERTO TREFILETTI, presidente del consiglio direttivo della Federconsumatori, ha puntato il dito contro vicende finanziarie di sconsiderata e colpevole leggerezza, come quella della Parmalat, che hanno mandato in fumo i risparmi di 800.000 persone. La sua associazione ha deciso di sperimentare il sostegno al consumo partendo dal quartiere San Siro, dove c’è un’alta densità di persone anziane, ma pochi negozi di alimentari. Gli anziani hanno difficoltà a muoversi in cerca di mercati e supermercati perciò anche la carta “Over 65”, che consente sconti nei negozi della zona, rischiava di perdere parte della sua efficacia. La soluzione è stata la carta “Vale la spesa”, anche questa realizzata col sostegno della Provincia; essa consente si prenotare al martedì un “paniere” di generi alimentari e di prima necessità, che poi al venerdì può essere ritirato sotto casa. Le informazioni sui prezzi si possono ottenere anche con un Sms.

Trefiletti ha spiegato che i prezzi al dettaglio sono aumentati anche se quelli alla produzione sono diminuiti. Quando la gente compra di meno, calano i prezzi delle merci a cui si deve rinunciare, mentre si elevano i prezzi degli alimentari-base, pane pasta e latte, di cui non si può fare a meno.

La tanto sbandierata Social Card, già richiesta da 270.000 persone, ma necessaria a molte di più, comporta una complessa trafila burocratica che parte dalla verifica dell’ISE (Indicatore di situazione economica), per cui chi ha la casa in proprietà difficilmente può ottenerla. Molte famiglie, schiacciate dal mutuo da pagare,  restano fuori da questo aiuto. La Federconsumatori si batte per aumentare il potere di acquisto delle famiglie, ma il governo è sordo a questa richiesta.

 

E’ toccato poi a RICCARDO GINI, responsabile di un Gruppo di Acquisto Solidale (GAS) in zona Vittoria. L’idea è quella di comprare generi di consumo-base direttamente dal produttore, qualcuno con cui si stabiliscono relazioni stabili, il che è abbastanza facile, perché gli stessi produttori si fanno volentieri conoscere. Meno ovvia l’organizzazione dei compratori, che devono ritrovarsi almeno una sera al mese e formare un gruppo solidale di gente attiva, uscendo dall’isolamento tipico della città. Tra loro alcuni volontari si assumono l’impegno dell’acquisto e della distribuzione settimanale dei prodotti, un responsabile per ciascun prodotto; si tratta soprattutto di alimentari. C’è un po’ di lavoro da fare, non si può pretendere di fornire tutti i prodotti e i costi possono essere superiori a quelli di un discount, ma si realizza l’interazione tra chi produce e chi consuma. Come possibile ulteriore vantaggio ci può essere anche il sostegno a cooperative di produttori anti-ndrangheta.

Il gruppo funziona meglio se non è troppo grande: loro sono cinquanta famiglie, che pagano gli acquisti con bonifici via internet, cosa non alla portata di tutti. Il loro spirito è quello di rendere possibile una decrescita felice: “Meglio accendere un fiammifero che maledire l’oscurità”. La loro esperienza ha suscitato interesse anche molto lontano; due troupes tv sono venute a intervistarli addirittura da Mosca.

LINA SCARUFFI, presidente del comitato soci COOP P.zzale Lodi e Rogoredo, ilustra l’iniziativa “Due mani in più” che la Coop, in collaborazione con la CARITAS, ha attuato per venire incontro alle persone che non possono muoversi da casa. Un gruppo di volontari consegna a domicilio la spesa e si ferma a scambiare due parole con i destinatari, contribuendo a far uscire dall’isolamento chi per età o malattia si trova impossibilitato a muoversi. Da tempo inoltre la COOP con la Caritas ha istituito la CARTA EQUA, molto meno umiliante della Social Card. La Carta Equa è di aspetto identico, sia come carta di credito per gli acquisti dell’offerente, che come carta prepagata ad uso dei beneficiari, scelti dalla Caritas secondo criteri di urgenza e necessità. La carta si appoggia sulla Banca Etica e funziona così: l’offerente usando la sua carta destina ogni volta alla Caritas l’equivalente dell’uno percento della sua spesa, a cui la Coop aggiunge un altro uno percento; queste somme vanno a confluire in un fondo che finanzia la carta equa ricaricabile per il consumo del bisognoso.  C’è anche l’iniziativa Coop “Il Buon Fine, che distribuisce merci non più in vendita, ma buone, in collaborazione con parrocchie come la S.Pio V, Rogoredo, e l’accoglienza di don Colmegna. Vengono distribuiti ogni mese 280 pacchi viveri. Si sta cercando di allargare questa iniziativa ad altri quartieri; il primo obiettivo sarà il Molise-Calvairate.  

Tocca poi a BRUNO CECCARELLI, consigliere provinciale eletto per il PD nel collegio della zona 4; il suo intervento affronta temi non facili della crisi economica con esemplare chiarezza, sostenuta da schemi proiettati sullo schermo. La crisi finanziaria ha fatto calare la produzione e scendere l’inflazione, due effetti che, se concomitanti, sono la spia di un malessere profondo. Per la carenza di liquidità e la crisi del credito, viene dilazionato il pagamento ai fornitori, innestando un circolo vizioso: le persone comprano di meno, non osando indebitarsi oltre, di conseguenza le aziende non vendono abbastanza e mettono in cassa integrazione i lavoratori, che a loro volta hanno un potere d’acquisto in drastico calo.

Come se ne esce? Per i monetaristi non occorre intervenire, perché il mercato si riequilibra da solo. Per i neo-keynesiani, invece, serve un forte intervento da parte delle pubbliche amministrazioni.

Il primo atteggiamento in nome della deregulation era in passato quello prevalente a destra. Ora quasi tutti si stanno orientando sulla necessità di intervenire, ma in Italia con ritardo e in forma minore. In contro tendenza, la PROVINCIA di Milano ha avviato il progetto “Alziamo La Testa”, per intervenire direttamente e con rapidità verso chi ne ha bisogno. Ceccarelli ha proiettato lo schema Maggiori spese, maggiori entrate, con il quale l’economista Tito  Boeri ha dimostrato che il governo italiano, con lo sbandierato intento di intervenire a favore di famiglie, treni, mutui, occupazione e social card, ha controbilanciato tali spese con le maggiori entrate di nuove tasse, raggiungendo addirittura un saldo attivo di 390 milioni di euro. Non è vero, quindi, che lo Stato investe per superare la crisi.

Con questo andazzo, è molto difficile per la Provincia trovare risorse, ma ciò non ostante Penati si è fatto promotore di un intervento di 250 milioni di euro, come misura eccezionale. L’intervento si muove su tre assi:

  1. Aiuti alle famigli per contrastare le nuove povertà.
  2. Soccorso alle povertà estreme, in concomitanza con enti di solidarietà come la Caritas.
  3. Sostegno all’occupazione.

Ci sono molti 50enni espulsi dall’occupazione, perché costano troppo, che non riescono a ricollocarsi mentre hanno ancora i figli all’università. La Social Card del governo è ottenibile solo da nuclei famigliari che non superino i 6mila euro di indice ISE, cioè  la somma di reddito più patrimonio. La Provincia invece ha tenuto una soglia molto più alta per valutare gli aventi diritto al sostegno, che potranno fare domanda dal 15 gennaio. Si procederà in modo semplice e veloce, con misure a sportello, scelta sofferta, ma non ce n’è per tutti, purtroppo.

Più del 70 per cento dell’intervento della Provincia è destinato alle piccole imprese che contano fino a 10 dipendenti, a condizione che stabilizzino il lavoro precario, assumano disoccupati e giovani al primo impiego, adulti che hanno perso il lavoro. L’aiuto medio è di 2.500 euro. Al numero verde 800 133 300 si possono avere informazioni da personale qualificato.

Mentre il Comune di Milano non sta facendo nulla, la Provincia sosterrà 25mila persone, contro qualche migliaio di aventi diritto alla Social Card, con un rapporto da 1 a 20. Naturalmente, chi otterrà un aiuto dal Fondo Affitti della Regione Lombardia non potrà chiedere anche l’aiuto della Provincia, ma il rischio di sovrapposizioni è comunque molto ridotto.

Oltre a quanto sopra, la Provincia ha istituito la Card over 65, che consente sconti nei negozi di una zona-pilota, e ha ottenuto la collaborazione di Coop e Conad, che già da ora mettono in vendita pane a 1 € al kg tutti i giorni. 

New keynesiani: cerca John Maynard Keynes in http://www.wikipedia.it/ 

Nello stesso sito c’è la spiegazione di deregulation (cerca deregolamentazione) e decrescita (cerca Movimento per la decrescita felice)

 

 

VINCENZO VITA, responsabile del CAF (Centro di Assistenza Fiscale) del Patronato CISL, ha presentato il servizio, totalmente gratuito, del sindacato per aiutare chi chiede la Social Card e deve riempire una complicata modulistica. La Social Card è una carta precaricata che permette di spendere 40 € al mese in negozi convenzionati. Gli anziani e le famiglie con bambini piccoli possono andare nei loro uffici per ottenere con un unico passaggio la certificazione ISE e la presentazione della domanda, che va fatta entro fine dicembre. Per calcolare l’ISE/ISEE (Indicatore di situazione economica/equo) si considerano i redditi famigliari più il 20% del patrimonio immobiliare e mobiliare; il totale non deve superare i 6mila €, 8mila per chi ha più di 70 anni.

I CAF sono sommersi dalle richieste di assistenza e informazioni: in un terzo dei casi sono costretti a rimandare a casa il richiedente, dopo aver calcolato che il suo ISE sfora il limite dei 6mila €.

Altri aiuti sono lo sconto sulla bolletta elettrica, e il Bonus Famiglie, che può arrivare a mille/due mila euro in presenza di figli disabili. I parametri da considerare sono diversi e complessi e il lavoro burocratico troppo farraginoso rispetto all’urgenza dei problemi e delle scadenze.

 

La riunione si è conclusa con gli interventi e le domande dei presenti. In sintesi, si è notata la mastodontica macchina burocratica della Social Card, in sostanza ottenibile da poche persone in estrema difficoltà economica, e forse non attrezzate per capire a chi rivolgersi e quale aiuto chiedere, con il rischio da una parte di perdita di un diritto, e dall’altra di sovrapposizioni. Si è notata la carenza di informazione sia sugli aiuti sociali che sulla validità dei prodotti scontati e di sottomarca della grande distribuzione. Si è chiesto inoltre come procurarsi la Carta Equa e come mettersi in contatto con i Gruppi di Acquisto.

A tutti è stata data esauriente risposta.

 

Anna Kemeny, Circolo PD Corvetto

ANCHE LA MAGGIORANZA HA PAURA DELLA NEVE.

Abbiamo proposto alla capigruppo di dedicare l'apertura della seduta di
consiglio di giovedì 15/1 ai fatti accaduti i giorni 6 e 7 gennaio, quando
la città rimase sommersa nella neve per due giornate intere.
La maggioranza non vuole che si apra un confronto su quegli episodi che hanno generato
indignazione tra i cittadini e disservizi nella città.
Anche la maggioranza ha paura della neve e non vuole che si identifichino
le responsabilità sui disservizi e si prevengano nuove situazioni critiche
quando Milano dovrà affrontare giornate di condizioni metereologiche
difficili.

Invieremo comunque al primo Ministro Roosevelt Skerrit, della Repubblica
Dominicana, le rassegne stampa dei giorni 7 e 8 gennaio affinchè sappia
come l'Amministrazione comunale di Milano, ed il Sindaco Moratti, affronta
le emergenze metereologiche.

Il Consigliere comunale
Andrea Fanzago