In questi primi mesi di attività il Consiglio Provinciale di Milano è stato impegnato ad affrontare la grave questione delle revoche delle nomine fatto dal nuovo Presidente Podestà e dall’analisi del Bilancio della Provincia.Già nel mese di luglio era stata presentata dalla maggioranza di centro-destra una modifica del Regolamento delle Nomine con l’intento di poter agire senza alcun vincolo, ma il tentativo è fallito grazie alla forte opposizione in Consiglio. Poi in pieno agosto Podestà ha continuato sulla sua strada di voler fare quello che voleva. Ha commesso l’errore di dimissionare persone che erano state elette da assemblee e consigli di amministrazione su cui non aveva potere ed ora si trova a dover fare retromarcia.Altro argomento molto dibattuto sui giornali e sulle televisioni era il “buco di bilancio” lasciato dalla Giunta Penati . Questo tema è stato usato in modo strumentale dal centro-destra per giustificare le loro difficoltà dei prossimi mesi. L’analisi e l’assestamento di Bilancio hanno mostrato che non corrispondeva al vero. Gli allarmismi di questi mesi si sono rivelati infondati e nei giorni scorsi abbiamo votato un assestamento di bilancio dovuto alla riduzione delle entrate per l’RC auto e minori introiti per l’Imposta di Trascrizione delle auto. Tutto questo certificato dai revisori dei conti che hanno scritto di “inesistenza di debiti fuori bilancio o di disavanzi di amministrazioni da ripianare”.
INTERROGAZIONE CRISI SETTORE LATTIERO CASEARIO
8 ottobre 2009 | Al Presidente On. Podestà Al Presidente del Consiglio Dapei All’Assessore all’Agricoltura Agnelli |
Oggetto: interventi a sostegno dell’agricoltura milanese
INTERROGAZIONE URGENTE CON RISPOSTA SCRITTA E ORALE EX ART. 83,84, 85 E 87
VISTO CHE:
– La crisi sta interessando il mondo dell’agricoltura e in particolare il settore lattiero-caseario
– Gli organi di stampa hanno riportato delle manifestazioni di agricoltori europei che sono avvenute in questi giorni a Bruxelles oltre che nelle nostre provincie lombarde.
– Il disagio e la preoccupazione dei nostri allevatori e agricoltori a continuare nella produzione di latte ad un prezzo eccessivamente basso, attualmente circa30cent/euro litro latte prodotto, a fronte di un aumento delle materie prime.
– Gli stessi allevatori percepivano 43,6cent/euro nell’anno 1997 con costi inferiori.
– Gli allevatori di vacche da latte della Provincia di Milano sono circa 300 con una produzione di 300000t annue ma in costante riduzione.
CHIEDIAMO:
– Quale politica di intervento nel settore lattiero-caseario intenda attuare la Giunta Provinciale al fine di difendere la produzione di latte nella nostra Provincia. Le aziende agricole sono una realtà produttiva preziosa per la nostra economia provinciale e per l’indotto che produce.
– Quale proposta intenda attuare per mantenere le aziende agricole come presidio del territorio e come custodi della storia e delle tradizioni lombarde nella provincia piu’ agricola d’Italia.
– Quali azioni di valorizzazione dei nostri prodotti agricoli si intendono promuovere in occasione dell’EXPO2015
Consiglieri Provinciali Partito Democratico
Bruna Brembilla e Paolo Cova
Provincia, Mauri (Pd): bilancio a posto.
"Su due sedute delicate con all’ordine del giorno temi importanti per i cittadini, il numero legale è stato garantito dalle opposizioni. Non credo ci siano dubbi sul nostro senso di responsabilità”. Commenta così Matteo Mauri, capogruppo Pd in Consiglio Provinciale, l’approvazione delle variazioni di bilancio avvenuta oggi in Aula.
“Come a questo punto non ci sono dubbi – afferma Mauri – sulla buona gestione delle finanze provinciali dell’amministrazione precedente. Dopo inutili allarmismi infatti, una buona notizia: il bilancio della Provincia è sano e le variazioni votate oggi in Aula, sono solo un normale aggiustamento dovuto ai minori introiti dell’Imposta provinciale di trascrizione degli autoveicoli e della Rc Auto derivati dalle difficoltà del mercato automobilistico”.
“E ciò non lo diciamo solo noi – aggiunge Mauri -, ma lo stesso concetto è stato espresso dai revisori dei conti che parlano di ‘inesistenza di debiti fuori bilancio o di disavanzi di amministrazioni da ripianare’”.
“Siamo orgogliosi – aggiunge Mauri – di questo risultato, ancora più grande se pensiamo che in piena crisi abbiamo messo a disposizione delle famiglie della provincia di Milano 25 milioni di euro”.
“Alla luce di tutto ciò – conclude il capogruppo del Pd – mi chiedo che senso abbia spendere 75 mila euro dei cittadini per pagare tre super consulenti esterni per fare la cosiddetta due diligence, il cui lavoro risulta superfluo dopo le scelte di oggi. Chiediamo loro, di conseguenza, di rinunciare al compenso”.
Milano, 29 settembre 2009
PIANO di GOVERNO del TERRITORIO
INVESTIMENTO IN VIA MECENATE
Lunedì 21 settembre una signora è stata investita sulle strisce pedonale in via Mecenate all’altezza di via Maderna.
Tale passaggio pedonale è inserito nel progetto “ Attraversamento Sicuro “ che l’assessorato al traffico ha proposto ai residenti per dare maggior sicurezza a i tutti coloro che devono attraversare questo viale ogni giorno.
Il progetto del comune a quasi 18 mesi dalla sua presentazione non è stato ancora completato, due incroci su tre interessati dal progetto non hanno ancora i dispositivi installati o funzionanti.
Tutto questo è gravissimo, ed alimenta la crescente delusione per le promesse d’intervento fatte dalle istituzioni, soprattutto tra quei cittadini che si erano mobilitati in passato per chiedere l’impegno del Sindaco e dell’assessorato sul problema.
L’assessore Croci si assuma le proprie responsabilità, venga sul posto entro pochi giorni e ci spieghi come intende davvero rendere più sicuro l’attraversamento pedonale in via Mecenate.
Molti residenti dubitano che i sistemi parzialmente introdotti possano limitare i rischi mortali per i pedoni provocati dalla disattenzione e dall’inciviltà di molti automobilisti.
Se si continua in questo modo al prossimo grave incidente la reazione dei residenti potrebbe essere incontrollabile e con conseguenze non prevedibili.
Basta superficialità, vogliamo attenzione costante, e risultati concreti.
Marco Cormio. consigliere comunale PD
LINEA FERROVIARIA MILANO-RHO-VANZAGO-LEGNANO
Oggetto linea ferroviaria Milano-Rho- legnano-Gallarate
INTERROGAZIONE URGENTE CON RISPOSTA ORALE E SCRITTA EX ART. 85,86,88 E 59
VISTO CHE
-il trasporto ferroviario ha un ruolo importante nella Provincia di Milano per contenere l’inquinamento atmosferico e nella prevenzione del traffico
-sono stati presentati i progetti per la realizzazione del 4º binario fino a Parabiago e del 3º binario a Legnano
-questi progetti hanno effetti invasivi sugli abitanti che abitano e vivono in prosssimità della suddetta linea
CHIEDO DI
-conoscere come la Giunta Provinciale intende operare per migliorare questa tratta e per mitigare i disagi provocati nei territori interessati
-conoscere lo studio delle frequenze dei treni su questa linea che giustifichino un 4º binario fino a Parabiago e di un 3º binario a Legnano
-conoscere quale motivazione tecnica richiede la presenza di più archi di alimentazione elettrica nella città di Vanzago ( più invasiva per gli abitanti) in alternativa ad un solo arco x tutti i binari. Consigliere Provinciale Gruppo Partito Democratico
CdZ 3 : il Consiglio bloccato dalle faide interne alla maggioranza
La maggioranza di centrodestra non sa dare alcuna risposta alla miriade di problemi che stanno sommergendo la città.
La scuola ricomincia nel disastro più completo grazie ai provvedimenti Gelmini; la giunta Moratti chiude le scuole civiche; le grandi e piccole imprese sono a rischio di chiusura; l’INNSE sta aspettando un’altra volta un intervento serio da parte del Comune, della Provincia e della Regione; le case popolari sono fatiscenti e in balìa dei malavitosi che organizzano le occupazioni abusive, lo spaccio e il malaffare; il territorio cittadino è cosparso di cantieri fermi o troppo lenti; il Comune è senza soldi per gli innumerevoli sprechi, i dissennati investimenti finanziari degli ultimi anni e per l’assenza di contributi da Roma, alla faccia del federalismo leghista; le istanze e i bisogni dei cittadini non trovano risposte adeguate
…… e la maggioranza che “governa” la città e la zona che fa ?
In zona 3 si dedica alle faide interne.
Forte dei loro 24 consiglieri su 41, il Popolo delle Libertà e la Lega convocano, con dieci giorni di ritardo sulla tabella di marcia, un Consiglio con diciannove punti all’ordine del giorno: prima la sfiducia all’unico esponente dell’UDC che viene così cacciato dalla maggioranza, poi la spartizione delle presidenze di commissione e per ultimi i provvedimenti di risposta alle istanze dei cittadini.
Peccato che hanno risposto all’appello soltanto in 20, niente numero legale, niente consiglio !
Intanto i cittadini aspettano.
E d’ora in poi questa maggioranza incapace riunirà il Consiglio di Zona 3 come una qualsiasi assemblea di condominio: prima e seconda convocazione, in modo che il numero legale sia ridotto a 11 consiglieri.
Questo è governare e rispettare gli impegni presi con i cittadini elettori ?
Sara RossinCapogruppo PD in CdZ 3
Scuola, Cova e Perego (Pd): il comune di Milano non abbandoni gli studenti del liceo civico Ghandi
"Non si possono lasciare indietro gli studenti e i lavoratori, abbandonarli e dimenticarli coma ha fatto il Comune di Milano con il liceo civico serale Gandhi". Ha commentato così Paolo Cova, consigliere provinciale del Pd le vicende che hanno coinvolto la scuola milanese.
"Si parla tanto di diritto allo studio – continua Cova – e poi si sceglie di togliere ai cittadini l’unica possibilità per ottenere il diploma di liceo continuando a lavorare. Nessuno nega che questo servizio possa avere un costo, ma proprio perché rimane l’unico, non vi si può rinunciare e sono certo che l’investimento si vedrà nel futuro di questi giovani".
"Questi studenti faticano il doppio degli altri – aggiunge Roberta Perego, consigliere provinciale Pd – per raggiungere gli obiettivi di chi frequenta una scuola diurna. Proprio per questo motivo vanno sostenuti con più convinzione, evitando di ragionare solo in termini di convenienza economica".
"Siamo al fianco degli studenti del liceo civico Gandhi – conclude Perego – nella loro protesta civile per il diritto allo studio e per non vedersi rubato un futuro che stanno conquistando con fatica giorno dopo giorno".
Milano, 17 settembre 2009
HO SCELTO BERSANI CON ROSY BINDI
Care amiche e amici
La vita di un partito politico vive di un confronto interno e un ascolto dei propri elettori, si misura con la presentazione di una proposta politica che viene sottoposta al vaglio dell’elettorato italiano. Questi passaggi vengo sminuiti e alcune volte rifiutati dall’opinione pubblica, ma sono parte essenziale di un dibattito politico che vede nei partiti un corpo intermedio di questa nostra società.
Il Partito Democratico ha iniziato una fase congressuale che deve continuare ad avanzare proposte per fronteggiare la crisi economica, sociale e morale che attanaglia l’Italia. Noi come amministratori pubblici e impegnati in politica abbiamo valutato alcuni punti per aderire alla Mozione Bersani partendo dai contributi dei Democratici Davvero di Rosy Bindi.
Un partito vero, strutturato, democratico, radicato nella società, un luogo aperto di incontro e confronto fra diverse provenienze accomunate dalla volontà di riformare la società ripartendo dai valori popolari, dai principi morali, dallo spirito di servizio e dalla concretezza dell’amministrazione per il bene comune. L’esperienza cattolico democratica è artefice e promotrice del superamento dell’individualismo nel partito e nella società per costruire umanità, cittadinanza vera, servizio al bene comune di tutti e non solo di una parte.
Il Partito Democratico deve contare su amministratori e dirigenti la cui condivisione della vita dei cittadini si esprima anche in uno stile di vita sobrio, rigoroso, responsabile. Deve darsi regole chiare che permettano il rinnovamento della classe dirigente, scegliere sistemi elettorali e primarie che garantiscano sempre un’ampia partecipazione dei cittadini e il rispetto delle culture che hanno costruito la sua storia e la sua identità come parte integrante e non aggiuntive.
Una linea politica riformista da intendere cioè come tensione a dare forma nuova al corpo sociale, a cambiare l'assetto della società, a colmare gli squilibri nei rapporti tra donne e uomini e tra i gruppi sociali. Una linea politica dove si afferma la necessità di aumentare l’uguaglianza, i diritti delle persone, il welfare, gli strumenti di sostegno al reddito, con una duplice strategia di riqualificazione dell’intervento pubblico e di alleanza tra Stato, terzo settore e iniziativa privata, in una concezione dove il mercato sia aperto e regolato, ma al quale non intendiamo affidare il controllo di beni essenziali quali la salute, l'istruzione, la sicurezza.
Daniela Mazzuconi, senatrice;
Paolo Cova, consigliere provincia di Milano;
Paolo Pilotto, consigliere provincia di Monza;
Andrea Fanzago e Marco Granelli, consiglieri comunali di Milano;
Gianluca Bracchi, capogruppo consiglio comunale di Cormano;
Marco Troiano e Giuseppe Carminati, consiglieri comunali di Brugherio;
Barbara Cerizza, consigliere comunale Vimercate;
Luca Ghezzi, vicesindaco di Cinisello Balsamo;
Marco Riboldi, consigliere comunale Monza,
Stefano Lampertico, ex sindaco di Gorgonzola.
IL SICOMORO
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